La famiglia Soria a Gioia del Colle

9 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

La regione di Soria con l’omonima città, a nord della Spagna

L’Apprezzo della Terra di Gioia del 1640  dice: Fuori da detta terra dalla parte del Castello, accosto la Porta Maggiore, è un Convento di S. Domenico. Federico de Silva (nobile spagnolo sceso in Italia al seguito degli Aragonesi)  nel  sec. XVII sistemò il Convento e la Chiesa.

Non è il solo personaggio spagnolo che troviamo a Gioia del Colle. All’ascesa al trono di Federico d’Aragona, zio di Ferrandino, il regno di Napoli viene conteso tra Luigi XI di Francia e Ferdinando il Cattolico, di Spagna. I Francesi vengono sconfitti  e il Regno di Napoli resta in mano degli Spagnoli, diventando Vice Reame Spagnolo nel 1504.

Come gli Albanesi hanno lasciato traccia della loro presenza  con il borgo cha da loro prende nome e dai toponimi e cognomi che si sono perpetuati, così anche gli spagnoli hanno lasciato il segno della loro presenza a Gioia attraverso i cognomi di numerose famiglie. Ricordiamo che molti cognomi terminanti in –is sono di provenienza spagnola ( De Leonardis, Jacobellis, ecc. ). Continua la Lettura

Maria SS. del Monte Carmelo a Gioia

8 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Maria SS. del Monte Carmelo, dipinto di Paolo Lanari, 1797. Chiesa Madre di Gioia

Dagli Ordini o Decreti della Santa Visita effettuata nella Chiesa Madre di Gioia  dall’arcivescovo di Bari Ascanio Gesualdo nel 1623 è ispezionato per la prima volta il nuovo altare in onore di S. Maria del Monte Carmelo, il quale era appartenente alla famiglia Sforza.

Nella Visita  dell’arcivescovo Diego Sersale nel 1652 viene menzionato l’altare di S. Maria del Carmelo, di cui  possiede l’omonimo beneficio, fondato con giuspatronato dalla famiglia De Forzio o Sforza, il rettore d. Giovanni Battista Jannone per un legato di messe in memoria di Laura Mele. Lo stesso arcivescovo nella Visita effettuata nel 1658 ordina che per l’altare del Carmelo dovrà essere ridipinta la Croce. Si ricorda che vi sono due legati di messe e rendite: uno percepito da d. Giovanni Battista Jannone e l’altro, in memoria di Laura Mele, viene assolto annualmente con versamenti effettuati da Pietro Antonio e Giovanni Antonio De Forza ( a volte chiamato anche De Forzio o Sforza). L’arcivescovo Carlo Loffredo  a seguito della Visita effettuata nel 1695 nota che la cappella e l’altare di S. Maria del Monte Carmelo è senza rettore e dice che il giuspatronato appartiene ai coniugi Domenico Antonio Affatato e Anna De Forza; l’altare è privo di tutto il necessario per il sacrificio per cui ordina ai coniugi di provvedere in merito entro un mese, pena il trasferimento del patronato ad altri. Continua la Lettura

La solennità della SS. Trinità a Gioia del Colle

7 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

La rappresentazione della SS. Trinità

Quest’anno il 7 giugno ricorre la solennità della SS. Trinità. Con la solennità della SS. Trinità si conclude la terna del Tempo post Pasquale; infatti  questa fa seguito alla solennità dell’Ascensione del Signore e a quella della Pentecoste e inaugura nella domenica successiva  il Tempo “Per Annum” o  Tempo ordinario.

Questo Tempo si apre dopo la Pentecoste sotto il segno della Trinità, il mistero che ci rivela un solo Dio in Tre Persone. Come ci ricorda la “colletta”, Gesù ci fa partecipi di questo mistero della sua vita e ci permette di professare la vera fede, riconoscendo la gloria della Trinità e adorando l’unico Dio in tre persone, mistero che ci rende figli, nel Figlio, del Padre, e ci sospinge verso di Lui con quello slancio d’amore dello Spirito che abbiamo ricevuto sin dal nostro primo momento della nostra entrata a far parte del popolo dei cristiani. Questo mistero, dell’unità di una sola Persona, della Trinità di una sola sostanza e dell’unità della natura, dell’uguaglianza nella maestà divina, infatti, come recita il “prefazio”, caratterizza la nostra vita e la nostra fede dal momento in cui riceviamo il Battesimo  (ti battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo), ogni volta che ci segniamo con il Segno della Croce e anche nel momento del nostro distacco terreno, in cui si ripete ancora: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Continua la Lettura

Un episodio tragicomico verificatosi a Gioia nel 1859

7 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Storia

Ferdinando II re di Napoli

Ferdinando II re di Napoli effettuò quattro viaggi in Puglia durante il suo regno.
Lo storico acquavivese Antonio Lucarelli ci riferisce che l’ultima volta in cui i reali borbonici vennero in Puglia si verificò a gennaio del 1859, con uno sfarzoso corteo di principi e ministri, in occasione del ricevimento della Principessa Maria Sofia di Baviera, sposa del Principe Ereditario Francesco. Alle ore cinque e mezzo della notte  del 12 gennaio 1859 il corteo arrivò ad Acquaviva delle Fonti  e si fermò fino alle undici antimeridiane del dì successivo. Il De Cesare ricorda che  il corteo reale proveniva da Andria, dopo aver attraversato gl’ intermedi paesi di Corato, Ruvo, Terlizzi, Bitonto, Palo, Bitetto, S. Nicandro fra le accoglienze più clamorose. L’itinerario, con le relative tappe, fin dall’ inizio era stato prestabilito così: per l’andata, Caserta, Avellino, Ariano, Foggia, Andria, Acquaviva, Lecce, Bari; per il ritorno, Bari, Barletta, Manfredonia, Foggia, Avellino, Casera.

La sposa, imbarcandosi a Trieste sulla nave “Fulminante”, avrebbe dovuto scendere a Manfredonia; ma gli estremi rigori della stagione e l’insanabile morbo del sovrano sconvolsero i preparativi. Continua la Lettura

Carmina Martellotti: donna coraggio

6 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

12 febbraio 1799. Il sacerdote Francesco Soria dal pulpito della Chiesa Madre istiga la folla alla controrivoluzione. Disegno di Mimmo Alfarone.

La Storia è piena di personaggi maschili; raramente appaiono nei libri nomi femminili, quasi a ricordare che gli eventi storici siano di appannaggio esclusivo degli uomini, mentre le donne sono relegate alla gestione dei figli e della casa.

Fanno eccezione alcuni casi eclatanti, che proprio perché tali non sono passati sotto silenzio, ma accanto a questi i nomi di una miriade di donne, pur  impegnate nella società del loro tempo, sono caduti nel dimenticatoio.

Nella Storia minore, ma non per questo meno importante, cioè quella che interessa le vicende di una singola città o comunità, vi sono esempi luminosi di “eroine”, di donne che, sprezzando il pericolo e la propria incolumità, hanno manifestato un coraggio non comune e con il loro comportamento hanno contribuito a ripristinare l’ordine, la giustizia e far prevalere il rispetto della legalità e a coltivare i valori fondamentali del vivere civile. Continua la Lettura

La solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo, a Gioia del Colle

5 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

L’Ascensione di Gesù al Cielo

Quest’anno la Chiesa  ha festeggiato l’Ascensione del Signore in data 24 maggio. Come la Quaresima ci ricorda il periodo di quaranta giorni di preparazione alla Pasqua così l’Ascensione è un evento che ricorre quaranta giorni dalla celebrazione della Pasqua ed è la naturale continuità dell’avvenimento pasquale, che completa l’aspetto di glorificazione del Signore.

Cristo, infatti, ascendendo al cielo, instaura  la regalità universale, prendendo posto alla destra del Padre. Come ci ricorda la colletta della Messa dell’Ascensione, Cristo ascende al cielo con il suo corpo e in questo modo innalza innanzi a sé la nostra umanità e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere il nostro Capo nella gloria.

Anche il prefazio ci ricorda che Gesù non ci ha abbandonati nella povertà della nostra condizione umana, ma ci ha preceduti nella dimora eterna, per darci la serena fiducia che dove è Lui, Capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. Dopo la risurrezione Egli si mostrò visibilmente a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua vita divina. Continua la Lettura

I Padri Certosini a Gioia del Colle

3 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

La Certosa di San Martino a Napoli

L’antica piazza di Gioia era Piazza Duomo, quella antistante la Chiesa Madre, che era molto più ampia di quella odierna; infatti la Chiesa primitiva era molto più piccola di quella attuale e le abitazioni erano arretrate rispetto al fronte occupato oggi. La Piazza era anche il luogo dove si svolgevano i mercati e, come ci riferisce l’Apprezzo della Terra di Gioia stilato  dall’ architetto e tabulario Honofrio Tangho nel 1640 era di mediocre grandezza. In essa vi sono più poteghe con la Taverna dove si può  alloggiare. Indette poteghe si vendono tutte sorte di verdume, et altre robbe; pesci, quali vengono dalla Marina di Taranto. Continua la Lettura

Eccellenze scolastiche di ieri e di oggi a Gioia del Colle

La Bibbia di Manfredi dello scriptor Johensis

Sia nel passato che al presente le Scuole di Gioia si sono distinte per impegno degli studenti, per professionalità dei docenti, per l’ampia offerta formativa realizzata.

Nella Biblioteca Vaticana è presente la cosiddetta Bibbia di Manfredi, opera manoscritta firmata dallo scriptor Iohensis, uno scrittore di Gioia che operava alla corte del principe Manfredi. Lo stesso Iohensis ha firmato una Bibbia presente nella Biblioteca Nazionale di Parigi.

Non sappiamo con certezza se una scuola di scrittori amanuensi fosse presente a Gioia in epoca sveva; è certo però che in quel periodo un gioiese svolgeva il compito di scrittore e amanuense.

L’istruzione elementare con la legge Casati del 1859 venne introdotta nel Regno di Sardegna; entrò in vigore nel 1861 ed estesa al Regno d’Italia. Continua la Lettura

« Pagina precedente

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.