Metamorphosis di Michele Fasano

Michele Fasano

Un cittadino gioiese fa onore alla sua e nostra città: Michele Fasano.

Di lui abbiamo parlato in un articolo postato su questo sito: https://www.gioiadelcolle.info/michele-fasano/.

Michele Fasano, produttore indipendente, si è laureato presso la Dams di Bologna ed è stato allievo di Tonino Guerra.

Per iniziativa di Michele Fasano nel 2005 nasce la Sattva Films production & school srl – uninominale, per sviluppare a livello internazionale la sua esperienza nel campo della produzione filmica e dell’implementazione di progetti di formazione teorico/pratici in ambito cinematografico, conferendo alla nuova società l’attività della precedente ditta individuale. Continua la Lettura

Il prof. Orazio Svelto “Padre del laser italiano”

Da sx il Premio Nobel Mourou Gérard Mourou, il prof. Orazio Svelto e l’ing. Paolo Salvodeo, direttore generale El. En.

Il prof. Orazio Svelto (la cui biografia è possibile leggere su questo sito al seguente link: https://www.gioiadelcolle.info/orazio-svelto/#more-23), in qualità di esperto, nel 2000 ha collaborato con il Comitato Nobel per l’attribuzione del Premio Nobel per la Fisica di quell’anno.

Nel 2018 ancora una volta è stato invitato dalla Fondazione Nobel a partecipare a Stoccolma alla celebrazione della consegna del Premio Nobel per la Fisica. Un ulteriore riconoscimento della sua professionalità e delle prestigiose ricerche e degli studi da lui svolti nell’ambito della conoscenza e dell’utilizzo del laser; una grande soddisfazione, che solo in parte compensa la mancata e doverosa attribuzione del Premio Nobel per la Fisica alla sua persona.

Dopo aver ricoperto il ruolo di professore di Fisica della Materia al Politecnico di Milano ininterrottamente dal 1976 al 2009 il prof. Svelto ha continuato le sue ricerche e i suoi studi  nel campo dei laser, in qualità di Professore Emerito del suddetto Politecnico. Continua la Lettura

Antiche Chiese e Cappelle rurali nel territorio di Gioia

Apprezzo della Terra di Gioia del 1611

Nei secoli passati nel territorio di Gioia erano ubicate numerose Chiese e cappelle rurali, di molte delle quali non rimane che la denominazione, poiché sono andate distrutte o per opera di popoli invasori o per l’azione distruttrice del tempo.

Più numerose delle Chiese cittadine erano le Cappelle rurali perché, costruite accanto alle numerose  masserie presenti sul nostro territorio,  venivano utilizzate non solo dai proprietari, ma anche dai contadini, braccianti, pastori che facevano parte della forza lavoro delle estese proprietà latifondistiche, individui che abitavano quasi tutto l’anno in quelle grandi dimore rurali e che raramente tornavano in città, presi dai numerosi, continui ed incessanti impegni lavorativi in campagna.

Nell’Apprezzo della Terra di Gioia stilato nel 1611 dal tabulario Federico Pinto si dice: Sono in detta Terra devote ed onorevoli Chiese … e particolarmente vi è la Chiesa Maggiore nominata il Capitolo … Vi sono ancora in detta Terra due altre Chiese, una nominata Santa Maria della Grazia servita da Monaci Domenicani … L’altra Chiesa nominata di San Francesco servita da Frati conventuali … E fuori di detta Terra su una pianura vi sono tre Chiese, e cappelle antiche poste in diverse parti della campagna, che hanno del guasto di numero 300 e più, e per questa quantità ed antichità di Chiese dinota detta Terra essere stata di popolatissimo numero di gente, e di molta grandezza, che non è adesso.

Sicuramente il numero 300 è da attribuire ad un errore di trascrizione perché se così fosse stato, pur essendo in quei tempi il territorio gioiese più esteso di oggi, essendosi ridotto a causa delle usurpazioni operate dagli abitanti di Sammichele, Turi, Putignano e Noci, avvenute nei primi anni del Seicento, ci sarebbe stata una chiesa ogni 8 abitanti, mentre è ipotizzabile un numero di circa 30 Chiese, tenuto conto che nel 1611 si registravano a Gioia 526 fuochi, pari a circa 2630 abitanti.

Sia Padre Bonaventura da Lama che l’abate Francesco Paolo Losapio affermano che Gioia esisteva anteriormente all’anno 506 d.C. essendo stato il paese più volte distrutto e ricostruito. Continua la Lettura

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