Filippo Maria Cazzolla

Il Maestro Filippo Maria Cazzolla

Filippo Maria Cazzolla ha da poco compiuto 60 anni (infatti è nato a Gioia del Colle l’1 febbraio 1964), ma non li dimostra affatto. Sarà per il suo infaticabile e variegato interesse per molte attività a renderlo sempre uno spirito giovanile, tra le quali vanno ricordate quelle di sommelier, di musicista, di scenografo, di ristoratore, di impresario, anche se il vero amore della sua vita è la pittura.

A Gioia e anche fuori della nostra Regione va ricordato e si è fatto apprezzare per aver osato scommettere nel 2004, grazie alla collaborazione di Marco Losavio e Alceste Ayroldi, due professionisti del settore, nell’apertura di un locale in via Donato Boscia, angolo via Paolo Losito, che ha voluto chiamare Ueffilo, parola che nel dialetto gioiese sta ad indicare un sorso (di vino).

Si tratta di un Jazz Club, rinomato ritrovo di celebrità musicali di valore internazionale, Club di riferimento nel panorama musicale di qualità, dove si poteva godere di atmosfere da tipico jazz club americano, accompagnate da una singolare attività di Restaurant.

È stata un’esperienza che ha puntato su una proposta musicale raffinata al punto di riuscire ad attirare un pubblico da ogni parte d’Italia, consacrando nel 2011 il Ueffilo tra i più importanti Jazz Club d’Italia. Questa sua esperienza è terminata nel 2015, anno in cui ha ceduto l’attività per dedicarsi pienamente alla pittura. Continua la Lettura

La libertà di volare in ogni forma

Una delle installazioni di palloncini e cuoricini di ceramica nel Centro storico di Gioia

Grazie alla fantasia dei pittori gioiesi Mario Pugliese (e alla collaborazione di Sergio Gatti )  al loro amore per la nostra Gioia del Colle, artisti che hanno  pensato a far rivivere il Centro Storico di Gioia, il primo  aprendo la sua  bottega artigianale, Studio Uno Tre, al n. 13 di Via Barba e poi ideando il progetto di abbellire il Centro Storico con opere pittoriche di altri artisti gioiese e non, a partire dalla I edizione del 2012, e il secondo aprendo il suo studio-laboratorio in  via Michele Petrera sempre nel Centro Storico, la culla del nostro Paese si è arricchita di preziose opere che testimoniano quanto la nostra storia è legata alla presenza federiciana. Sono appunto Le Porte dell’Imperatore, alle quali nei tre anni successivi si sono aggiunte altre Porte.

Facendo seguito all’originale volontà di abbellire il Centro Storico di Gioia con la creazione delle Porte dell’Imperatore, per rendere più vivo e fruibile il nostro nucleo abitativo originario, un altro artista locale si è cimentato in un’opera volta a rievocare il nostro passato e a rendere più bella questa parte del nostro paese.

Le sculture in oggetto sono bassorilievi in pietra, eseguiti nel 2012 dal nostro concittadino, maestro costruttore, che, quando ha posto fine alla sua attività lavorativa, ha riscoperto di possedere un vero talento artistico: lo scultore Mario Vacca.

Questi lavori, eseguiti su pietra, nella sua bottega artigianale sita nel Centro Storico di Gioia, in via Carlo III di Borbone n. 17, sono stati donati al Comune di Gioia nel 2013 e sono stati inseriti sul prospetto di alcune abitazioni del Centro Storico. Hanno quasi tutti per soggetto Federico II, Bianca Lancia, falchi, elementi questi ultimi legati anch’essi all’illustre personaggio Normanno-Svevo. Continua la Lettura

Prima di tutto l’uomo

Video “Prima di tutto l’uomo” di Elio Scarciglia

Con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 viene istituita la Giornata della Memoria.  La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati

Per ricordare la giornata del 27 Gennaio 1945, nel 2011 un nostro corregionale, Elio Scarciglia, ha prodotto il docufilm “Prima di tutto l’uomo”. Il titolo prende il nome dai versi di un’intensa poesia del più importante poeta turco del ‘900, Nazim Hikmet.

In questo docufilm Scarciglia partendo dai campi di internamento La Casa Rossa di Alberobello e il Mulino e Pastificio Pagano di Gioia del Colle arriva alla Risiera di San Sabba di Trieste, unico vero campo di concentramento in Italia, che vide la morte di numerosi ebrei che vi erano rinchiusi.

Il regista, attraverso una carrellata di fatti e misfatti dello scorso secolo, ci guida con creatività artistica e scelta rigorosa delle testimonianze, dalla Casa Rossa di Alberobello alla Risiera di San Sabba di Trieste, unendo le drammatiche vicende del Sud con quelle ancora più angosciose del Nord. Il film si sviluppa tra il presente intriso di razzismo contro il “diverso” e il passato visto dall’unico campo di concentramento di Trieste. Il regista effettua questo lungo viaggio dal Sud e il Nord del nostro paese, per risvegliare la memoria e le nostre coscienze. Continua la Lettura

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