Fugaci battiti d’ali tra le mura del Castello

13 Novembre 2012 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

L'ingresso alla prima sala della mostraTra breve si udranno solo quelli dei numerosi volatili, che popolano l’austero ed elegante maniero in questo periodo (corvi e piccioni, essendo migrati da un pezzo i falchetti), poiché presto prenderanno il volo dal Museo Nazionale i bambini della Puglia antica con i loro giocattoli e le loro storie. Non appena i singoli reperti, le piccole tombe e i corredi funerari verranno restituiti ai loro rispettivi musei, sembrerà davvero essere stata un “battito d’ali” la durata dell’esposizione temporanea dall’eloquente titolo, “Battiti d’ali. Storie di bambini nella Puglia antica”, che per cinque anni e mezzo, dal mese di maggio del 2007, ha emozionato, commosso, intenerito innumerevoli turisti italiani e stranieri di passaggio nella nostra città. E già un sentimento di malinconia e di nostalgia aleggia nelle sale del museo, mirabilmente allestite, e nel cuore di chi se n’è preso cura in tutto questo tempo, adoperandosi per la loro custodia e valorizzazione!

Ancora pochi giorni, quindi, per rivisitare le frammentarie testimonianze di vita di Optatus, Graecinia Sevia, Grapte, Thalame, Dizoma e dei tanti bambini e ragazzi anonimi, vissuti a Taranto, a Conversano, a Gravina, a Rutigliano, a Monte Sannace, ad Egnazia.

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