Il prof. Vito Jacobellis

16 Ottobre 2021 Autore:  
Categorie: Gioiesi nel Mondo, Storia

Il prof. Vito Jacobellis

Poco più di un secolo fa nasceva un noto nostro concittadino: Vito Sante Jacobellis, il quale ancora oggi viene ricordato con il soprannome di Cavatijddd.

Figlio di don Agostino, farmacista, e di Carolina Celiberti, nasce a Gioia il 6 agosto 1920.

È noto a una numerosa schiera di studenti gioiesi per aver insegnato Storia e Filosofia nel locale Liceo Scientifico.

Si è interessato di numerosi temi storici, consapevole della validità e dell’attualità del detto historia magistra vitae, e dalla storia della propria famiglia trasse gli insegnamenti per affrontare il difficile cammino quotidiano. Quei valori di umanità, di impegno, di ascolto, di dedizione agli altri, che avevano nutrito la sua crescita e che gli erano stati abbondantemente forniti dai suoi genitori, furono le linee guida che ispirarono il suo cammino nei vari campi in cui spese le sue energie.

La Storia dell’umanità e quella della sua famiglia, unitamente agli insegnamenti che da essi ricavava, lo portarono a privilegiare l’approfondimento degli eventi della Storia. Continua la Lettura

L’Arca di messer Luca D’Andrano

1 Ottobre 2021 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

L’Arca di Luca D’Andrano

Da un diploma del 1363 apprendiamo che nella Chiesa di S. Francesco vi era il sarcofago della famiglia D’Andrano, che era chiuso da una lastra di marmo raffigurante la moglie di Nicolò D’Andrano, Giacchina, in posizione supina e con le mani giunte.

La famiglia D’Andrano diede alla nostra città cavalieri, capitani, magistrati e con il suo mecenatismo l’arricchì di chiese, conventi e ospedali. Niccolò D’Andrano, padre di Luca, fece erigere la Chiesa ed il Convento di S. Francesco. All’interno della Chiesa vi era una cappella, detta Arca D’Andrano, in cui venivano sepolti i membri di quella famiglia.

Il figlio Luca, nato a Gioia alla fine del secolo XIII, personaggio illustre della corte del principe di Taranto, Filippo d’Angiò, del quale era Vicario, Giustiziere ed Erario, abbellì notevolmente queste opere recintandole ed aggiungendovi un ospedale.  Inoltre, abbiamo notizia di Roberto D’Andrano, testimone in un documento   rogato a Gioia nel 1267, e del figlio Angelo, in una transazione privata del 1301, entrambi gioiesi. ( N. Bitetti, V.U. Celiberti, Onomastica stradale di Gioia del Colle e del suo agro, De Robertis, Putignano, 1969 ). Continua la Lettura

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