La “ngegne” ( la noria )

24 Gennaio 2011 Autore:  
Categorie: Storia

La NoriaUno degli strumenti utilizzati in passato dai nostri agricoltori e che fa ormai parte dell’archeologia agricola è senza dubbio la “ noria “.

Fino a qualche anno fa, quando la falda acquifera del territorio gioiese era affiorante anche a meno di tre metri di profondità, si era soliti recuperare l’acqua sorgiva necessaria sia per l’alimentazione umana, sia per il bestiame, sia per le culture foraggiere ed ortofrutticole, attraverso pozzi scavati artigianalmente.

Infatti ancora oggi non solo nelle abitazioni del centro storico,  in numerose abitazioni monofamiliari è presente un pozzo, generalmente scavato  in un deposito quaternario e rivestito in pietra calcarea o con conci di tufo, attraverso il quale veniva prelevata dalla falda superficiale l’acqua necessaria per i fabbisogni  giornalieri della famiglia.

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Il Molino ” Excelsior ” di Gioia del Colle

11 Gennaio 2011 Autore:  
Categorie: Prodotti Locali, Storia, Turismo

Ciminiere industriali di Gioia

Nella prima metà del secolo scorso Gioia del Colle era rinomata non solo per lo sviluppo del settore caseario, la mozzarella, o meglio il fiordilatte, e gli altri prodotti della lavorazione del latte, ma anche, per restare al campo alimentare, per la produzione di vino primitivo e di olio d’oliva.

Prospetto Mulino ExcelsiorIl panorama economico del paese era costellato anche da numerose industrie di trasformazione di prodotti vitivinicoli ( distillerie ), da industrie tessili, da ebanisterie e soprattutto da complessi industriali per la produzione di pasta e per la molitura e la sfarinatura dei cereali.

Una foto del 1903, la prima riportata nell'articolo,  presenta la veduta di Gioia dalla via per Santeramo e mostra il panorama industriale di Gioia, con una presenza di ciminiere che svettano sull’abitato, a conferma del confortante sviluppo economico-industriale del nostro Paese all’inizio del Novecento.

La scelta della zona posta ad ovest del paese, in prossimità della periferia dell’abitato, come insediamento di industrie, era dettata da due favorevoli coincidenze:

–  la presenza di due ben distinte linee ferroviarie, la Bari-Gioia-Taranto, che collega l’Adriatico e lo Ionio e la Gioia-Rocchetta Sant’Antonio, che collega il nostro territorio alle  coste del mar Tirreno,  importanti e utili vie di comunicazioni e di traffici commerciali,

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