La festa della Madonna del Carmine a Gioia

Luglio 16, 2020 by  
Filed under Storia

Chiesa Madre, Gioia.Tela raffigurante la Madonna del Carmine, opera del pittore Lanari, 1797

Il culto per la Madonna, madre di Gesù e della Chiesa, è praticato in tutte le chiese cristiane, sia che siano dedicate a Maria SS. sia che siano dedicate ad un Santo particolare.

A Gioia del Colle la Chiesa Madre o Matrice, già dal titolo ci fa capire che è intitolata a colei che ha dato la luce a Gesù. Inoltre nella stessa Chiesa è presente un cappellone, chiamato anche cappella del Santissimo o di Maria Bambina per la presenza, sull’ altare, di una nicchia che racchiude una culla in legno nella quale  è deposto  il simulacro di Maria Bambina. La stessa rappresentazione è presente  sull’ artistica vetrata policroma ovale allocata in alto in fondo alla zona presbiteriale.

Dal resoconto della Visita pastorale del 1623, effettuata a Gioia dall’ Arcivescovo di Bari, mons. Ascanio Gesualdo, veniamo a conoscenza  che nella Chiesa Madre per la prima volta viene citata la presenza di due nuovi altari: uno in onore di S. Domenica e l’altro in onore di S. Maria del Monte Carmelo. Quest’ultimo altare apparteneva alla famiglia Sforza. Leggi tutto

Maria SS. del Monte Carmelo a Gioia

Giugno 8, 2020 by  
Filed under Gioia Nota, Storia

Maria SS. del Monte Carmelo, dipinto di Paolo Lanari, 1797. Chiesa Madre di Gioia

Dagli Ordini o Decreti della Santa Visita effettuata nella Chiesa Madre di Gioia  dall’arcivescovo di Bari Ascanio Gesualdo nel 1623 è ispezionato per la prima volta il nuovo altare in onore di S. Maria del Monte Carmelo, il quale era appartenente alla famiglia Sforza.

Nella Visita  dell’arcivescovo Diego Sersale nel 1652 viene menzionato l’altare di S. Maria del Carmelo, di cui  possiede l’omonimo beneficio, fondato con giuspatronato dalla famiglia De Forzio o Sforza, il rettore d. Giovanni Battista Jannone per un legato di messe in memoria di Laura Mele. Lo stesso arcivescovo nella Visita effettuata nel 1658 ordina che per l’altare del Carmelo dovrà essere ridipinta la Croce. Si ricorda che vi sono due legati di messe e rendite: uno percepito da d. Giovanni Battista Jannone e l’altro, in memoria di Laura Mele, viene assolto annualmente con versamenti effettuati da Pietro Antonio e Giovanni Antonio De Forza ( a volte chiamato anche De Forzio o Sforza). L’arcivescovo Carlo Loffredo  a seguito della Visita effettuata nel 1695 nota che la cappella e l’altare di S. Maria del Monte Carmelo è senza rettore e dice che il giuspatronato appartiene ai coniugi Domenico Antonio Affatato e Anna De Forza; l’altare è privo di tutto il necessario per il sacrificio per cui ordina ai coniugi di provvedere in merito entro un mese, pena il trasferimento del patronato ad altri. Leggi tutto

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