Poesia dalla storia e dalla strada – Versi di Vito Antonio Lozito

librolozitoUn corale florilegio di commenti in cui dominano note di sincera amicizia ed ammirazione, introduce le liriche racchiuse in "Poesia dalla storia e dalla strada", 11° quaderno For.Um. edito Suma, in risposta all'urgente anelito di condivisione che riverbera nello sguardo di Vito Antonio Lozito e trapela dai suoi versi imprigionati in un lungo "silenzio" editoriale, finalmente interrotto.

Nel silenzioso ascolto di pensieri che si intingono nel vellutato inchiostro del raccoglimento, nascono emozioni imbrigliate nel turbinio di vorticanti versi.

Si trasfigurano in imprevedibili e inquiete folgori pronte a inabissarsi nello sguardo profondo, attento, ardente, assetato di vita ed incuriosito dal suo evolversi ed ancor più dal mistero che ne interrompe il caldo fluire, reciso di netto dalla mano di Atropo, complice Lachesi, o dallo spossato, ultimo sospiro di una lunga, desolata agonia. Mentre il tepore di un'antica elegia scioglie il gelo delle epigrafi "tra i silenzi di cipressi immobili di silenzio", con sguardo a tratti velato dal passato, dalla storia che lo ha nutrito, dall'umida, odorosa terra scura, solcata dai suoi primi versi, il poeta scaglia lapilli e scintille di fuoco verso un futuro immerso in una cosmica, aliena oscurità da intuire, esplorare, svelare in un viaggio introspettivo che non si nega al confronto con la realtà cui si ispira.

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Fra Serafino Melchiorre

24 Novembre 2007 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Gioiesi nel Mondo

Fra Serafino MelchiorreNasce a Gioia il 2 settembre 1932 in una modesta casa del centro storico, in Via Dei Mori n. 33.

Grazie alle notizie che ci fornisce suo fratello Fabio possiamo ricostruire la storia di questo frate che sembra essere lontano dai nostri tempi, ma indiscutibilmente attuale.

Terzo di sei figli, suo padre falegname lo avvia da piccolo alla scuola del maestro Domenico Procino, un bravo ebanista del suo tempo. Dopo aver completato gli studi presso la locale scuola elementare frequenta a Gioia la Scuola di avviamento professionale  di tipo agrario e contemporaneamente  segue i corsi di calligrafia e disegno, sotto la guida del maestro Iacobellis ed ha come compagni i fratelli Wanvesterhout.

Fra Serafino Melchiorre con Giovanni Paolo IIComincia a disegnare sul retro delle bollette esattoriali e si cimenta subito con lavoretti in terracotta creta, con il cui ricavato decide di partire dalla sua Puglia. Avendo manifestato buone doti artistiche, infatti,  all'età di 14 anni

si trasferisce a Venezia, dove frequenta la Scuola d'Arte, non potendo permettersi di seguire i corsi all'Accademia delle Belle Arti.

Segue le lezioni di pittura, non trascurando di interessarsi delle altre materie  artistiche; era attratto anche dalla lavorazione della ceramica, dalla scultura, dal mosaico, dalla scenografia, materia che cercava di  apprendere intrufolandosi nelle sale in cui si svolgevano tali attività. Queste prime conoscenze di base gli serviranno nella sua successiva attività artistica.

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IVREALPI, Le Alpi viste dall’Eporediese – del gioiese Matteo Antonicelli

20 Novembre 2007 Autore:  
Categorie: Gioiesi nel Mondo

IVREALPI, Le Alpi viste dall’Eporediese - del gioiese Matteo AntonicelliE' un'intelligente intuizione progettuale l'avere raccolto in quest'opera tutte le cime che sono visibili dal cuore dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea. Il testo ha il pregio di valorizzare Ivrea, l'Eporediese e il Canavese, accompagnando il lettore attraverso interessanti itinerari, talvolta sconosciuti al grande pubblico, nonostante la loro vicinanza.

Il lavoro svolto dall'autore è notevole non solo per la chiarezza espositiva e la completezza della ricerca ma anche per il metodo rigoroso e la precisione nella descrizione dei percorsi: un manuale agevole ed affidabile per chiunque ha voglia di spingersi alla scoperta del territorio montano.

La pagina chiave di questa originale guida escursionistica è al numero 150. Vi è infatti una foto con Ivrea e una panoramica delle montagne che la circondano.

Questa immagine è il motivo ispiratore del volume di Matteo Antonicelli, nato a Gioia del Colle (Bari), canavesano di adozione ed amante della montagna, al punto da conseguire il titolo di Accompagnatore Escursionistico del CAI, sodalizio nel quale ha svolto per un decennio l'attività di coordinatore dell'attività escursionistica per la sezione di Ivrea.

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“I Laghi del Canavese” guida del gioiese Matteo Antonicelli

16 Novembre 2007 Autore:  
Categorie: Gioiesi nel Mondo

I Laghi del Canavese - di Matteo AntonicelliLa guida "i LAGHI del CANAVESE – 103 itinerari escursionistici per 200 laghi", edita da Mulatero Editore di Agliè e` il frutto della ricerca dell'autore Matteo Antonicelli che dopo oltre due anni di lavoro, tra ricerca, cammino ed elaborazione, ha potuto mettere a disposizione degli appassionati di escursionismo il piacevole risultato.

Questa guida copre una lacuna nella regione canavesana. Numerose sono le pubblicazioni escursionistiche ma questa guida e` unica, associando l'argomento tematico dei laghi alla scoperta di numerosi angoli del Canavese altrimenti ignorati.

Nell'ampio territorio canavesano (si consideri che esso e` i due terzi della contigua Valle d'Aosta) tantissimi sono i laghi e laghetti, certamente in numero superiore a qualsiasi stima, anche se formulata da un appassionato frequentatore di montagna. Numerosi sono i laghetti riportati in questa guida e inesistenti sulla cartografia e nella bibliografia ufficiale. Ad essi, non esistendo la relativa toponomastica, e` stato assegnato un nuovo nome.

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Padre Pio De Mattia – Dispaccio di una guerra dimenticata !

13 Novembre 2007 Autore:  
Categorie: Gioiesi nel Mondo

Il Territorio del Nord-KivuCari amici, ecco l'ultimo dispaccio sulla guerra del Nord Kivu. L'ultimatum dato dal governo ai militari ribelli di Nkunda (il generale tutsi che occupò e saccheggiò Bukavu nel 2004) è scaduto il 31 ottobre; su pressione internazionale, finora si sono fatti vari tentativi per una soluzione politica e non militare del problema, ma pare che tutto sia inutile.

Intanto sono più di 700.000 gli sfollati che vivono miseramente in campi di fortuna o all'addiaccio per evitare gli scontri che da giorni sono ripresi un po' ovunque in questa regione, che si trova a nord della mia.

Ciao, Pio De Mattia Continua la Lettura

Don Mimì Padovano – “Un sacerdote speciale”

Mons. Domenico PadovanoL'undici novembre prossimo la comunità ecclesiale di Gioia del Colle si radunerà per celebrare un evento importante, ovvero il 25° anno di episcopato di Mons. Domenico Padovano, vescovo ausiliario della diocesi di Bari-Bitonto fino al 1987 e fino ad oggi vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli.

La celebrazione avverrà nella parrocchia S. Maria Maggiore, dove Mons. Padovano fu parroco per alcuni anni, prima di essere meritevolmente chiamato a svolgere il nuovo ministero episcopale.

E' stato un grande dono per la nostra comunità parrocchiale, subito accarezzata dalla dolce autorevolezza della figura di questo sacerdote, dal suo sguardo e dalla sua voce penetrante, con cui comunicava il proprio entusiasmo e l'amore per Cristo. Don Mimì, come tutti lo chiamavamo, nel suo primo discorso paragonò la comunità ad un'orchestra, in cui i vari strumenti suonano ciascuno la propria parte, ma insieme realizzano la musica che è scritta; voleva dire che ogni persona è importante per Dio e deve mettere a disposizione i propri carismi per l'edificazione della comunità,

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Il monumento ai caduti delle due grandi guerre

4 Novembre 2007 Autore:  
Categorie: Storia

Monumento CadutiL’idea di ricordare i soldati gioiesi caduti nella Grande Guerra viene ad un nostro concittadino nel 1920.

E’ appunto lo scultore Giuseppe Masi ( per il quale l’Amministrazione Comunale nel 1898 aveva deliberato di assegnare un sussidio di L. 60 mensili, perché completasse i suoi studi presso il Regio Istituto di Belle Arti di Firenze, studi che aveva interrotto a causa di ristrettezze familiari )  che nell’ottobre del 1920 presenta una richiesta al Commissario Prefettizio Michele Losappio per spostare la colonna esistente nella Piazza C. Battisti, dove sarebbe sorto il monumento dei cittadini gioiesi caduti per la Patria.

Tale richiesta viene discussa nella seduta consiliare del  15 ottobre, senza approdare ad alcun risultato.

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Filippo Vito Romano

3 Novembre 2007 Autore:  
Categorie: Primo Piano, Storia

RomanoRicorre quest'anno il 90° anniversario della nascita di un nostro concittadino: Filippo Romano.

E' nato, infatti,  a Gioia del Colle il 7 febbraio1917 in via Cavour n.95 da Michele e da Filomena Basile, entrambi contadini, ed è  morto in Africa Orientale (Berbera, Somalia) il 1940.

Si arruola nell'Aeronautica Militare, conseguendo il grado di primo aviere e la specializzazione di marconista.

Durante il secondo conflitto mondiale partecipa ad operazioni militari sia in Spagna che in Africa Orientale.

Per le sue gesta eroiche viene decorato con medaglia di bronzo e di argento al valore militare.

La medaglia di bronzo, come aviere scelto radiotelegrafista, gli viene assegnata nel 1939 Romanocon la seguente motivazione: "Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, partecipava quale marconista mitragliere a  bordo di apparecchio da bombardamento a numerose azioni, dando continua prova di coraggio e sprezzo di pericolo. – Cielo di Spagna, ottobre1937-febbraio1938."

RomanoDi tale onorificenza  si conserva una foto unitamente alle seguenti  parole del sacerdote don Vincenzo Angelillo: "Eterni questa fotografia – l'istante solenne – in cui – l'umile figlio del popolo – Primo Aviere  Filippo di Michele Romano   eroe da leggenda  – vien decorato – in Addis Abeba – dal Vice Re di Etiopia Amedeo – di Savoia  –  ed assurge al fastigio della Gloria – che infutura per i secoli – l'eroismo del Soldato italiano – che cade –  inseguito dal sogno della Vittoria".

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