La solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo, a Gioia del Colle
Quest’anno la Chiesa ha festeggiato l’Ascensione del Signore in data 24 maggio. Come la Quaresima ci ricorda il periodo di quaranta giorni di preparazione alla Pasqua così l’Ascensione è un evento che ricorre quaranta giorni dalla celebrazione della Pasqua ed è la naturale continuità dell’avvenimento pasquale, che completa l’aspetto di glorificazione del Signore. Cristo, infatti, […]
Quest’anno la Chiesa ha festeggiato l’Ascensione del Signore in data 24 maggio. Come la Quaresima ci ricorda il periodo di quaranta giorni di preparazione alla Pasqua così l’Ascensione è un evento che ricorre quaranta giorni dalla celebrazione della Pasqua ed è la naturale continuità dell’avvenimento pasquale, che completa l’aspetto di glorificazione del Signore.
Cristo, infatti, ascendendo al cielo, instaura la regalità universale, prendendo posto alla destra del Padre. Come ci ricorda la colletta della Messa dell’Ascensione, Cristo ascende al cielo con il suo corpo e in questo modo innalza innanzi a sé la nostra umanità e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere il nostro Capo nella gloria.
Anche il prefazio ci ricorda che Gesù non ci ha abbandonati nella povertà della nostra condizione umana, ma ci ha preceduti nella dimora eterna, per darci la serena fiducia che dove è Lui, Capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. Dopo la risurrezione Egli si mostrò visibilmente a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua vita divina.Riporto una ricerca del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, su questa solennità a Gioia.
La solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo.
Anticamente a Gioia del Colle la festa solenne dell’Ascensione di Gesù al Cielo, veniva celebrata il Giovedì seguente alla quinta Domenica dopo Pasqua e veniva chiamata la festa di Gesù Salvatore. Dopo la riforma liturgica, la solennità dell’Ascensione è stata spostata alla sesta Domenica dopo Pasqua.
A Gioia del Colle la festa dell’Ascensione rappresenta il culmine della Pasqua Gioiese. La festa si celebrava in Chiesa Madre con la Santa Messa solenne a mezzogiorno, al termine della quale si svolgeva il Corteo dei Puri e cioè la processione solenne della reliquia dell’impronta del piede destro di Gesù, fatta pervenire da Roma dalla Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme e della statua settecentesca di Gesù Risorto, accompagnate in modo festoso da tutti i bambini che dovevano ricevere la Prima Comunione.
I bambini indossavano una tunica bianca o alba e recavano tra le mani un giglio, simbolo di purezza, che doveva essere ben conservato in casa per propiziare una santa vita cristiana. Più anticamente si assisteva alla cavalcata dei bambini vestiti da angeli.
La processione percorreva l’anello viario extra murale, con la benedizione della reliquia ai quattro venti e con quella solenne in Piazza Plebiscito, che prevedeva la consacrazione dei fanciulli a Gesù Salvatore. La processione era composta dal crocifero, da tutte le confraternite di Gioia, dal Corteo dei Puri, dal Capitolo, dalla reliquia con l’ombrello eucaristico, dalla statua di Gesù Risorto, dai lampari, dal baldacchino, dalle Autorità e dal popolo Gioiese. In alcuni anni, per esigenze cautelative, venne portata in processione la statua di Gesù Risorto conservata nella Chiesa di sant’Angelo.
Dopo la riforma liturgica, la festa esterna dell’Ascensione di Gesù venne soppressa, riducendosi alla sola festa liturgica in Chiesa. La reliquia del piede destro di Gesù è attualmente conservata in Chiesa Madre, nella cappella laterale dei Santi, a destra del cappellone copatronale di San Rocco.
5 Giugno 2020