Le quattro Porte di Gioia del Colle

Locandina presentazione ‘Le quattro Porte di Gioia’

Domenica 27 settembre 2020, nel chiostro del Comune di Gioia del Colle, il direttore artistico del “Palio delle botti”, Claudio Santorelli insieme alla consorte Marilena Limitone, responsabile dei cortei storici e ambientazioni medievali, ha organizzato una serata in cui ha presentato gli scudi e i vessilli delle quattro Porte di Gioia: Porta Maggiore, Porta San Francesco, Porta del Casale e Porta San Domenico.

Gli scudi sono stati dipinti da quattro pittori gioiesi. Pompeo Colacicco ha dipinto lo scudo di Porta Maggiore, Sergio Gatti quello di porta San Francesco, Filippo Cazzolla quello di Porta del Casale e Mario Pugliese quella di Porta San Domenico.

I vessilli abbinati alle quattro Porte sono stati ideati dalla signora Marilena Limitone.

Dopo l’intervento della  conduttrice della serata, signora Marilena Limitone, sono intervenuti l’assessore alla Cultura del Comune di Gioia, avv. Lucio Romano, che ha manifestato la vicinanza e il sostegno dell’Amministrazione per la lodevole iniziativa,  e il signor Claudio Santorelli, che ha illustrato il progetto da lui ideato. È seguita la presentazione di una ricerca storica riguardante le quattro Porte di Gioia, tenuta dal prof. Francesco Giannini, che di seguito si riporta. Al termine c’è stato lo scoprimento degli scudi, i cui temi sviluppati sono stati illustrati dai rispettivi autori, la nomina dei  quattro Capi Porta e l’affidamento ad essi dei vessilli dei quattro quartieri. I Capi Porta avranno il compito di organizzare le iniziative nel proprio quartiere, con giochi, spettacoli, sfilate in costume, che saranno svolti nel corso di quattro giornate, una riservata ad ogni quartiere, in concomitanza con la prossima edizione del “Palio delle botti”, il quale si articolerà in sette giorni. Continua la Lettura

Anche in passato il Palio (la corsa) delle botti a Gioia

22 Settembre 2020 Autore:  
Categorie: Prodotti Locali, Storia

Costruzione di botti nella bottega artigianale di Stefano Santoiemma

La pandemia di questo 2020 bisestile ha sconvolto non solo le nostre abitudini, le nostre tradizioni, i ritmi frenetici del vivere moderno, ma ha impedito anche di condurre a termine a Gioia del Colle la quinta edizione del “Palio delle Botti”, organizzata quest’anno a partire da da un anno fa dall’omonima Associazione, fondata  dal gioiese Claudio Santorelli.

Già molto prima della fine de Settecento, periodo in cui lo studioso e religioso Francesco Filippo Indellicati mise a dimora la prima marza di vitigno, che chiamò Primativo, sia l’Apprezzo della Terra di Gioia del 1611 di Federico Pinto che quello del 1640 di Honofrio Tangho ci notiziano che il territorio gioiese aveva numerosi appezzamenti di terra coltivati a vigna, che producevano abbondanti e ottime qualità e quantità di vini bianchi e rossi. Dal Catasto onciario del 1750 apprendiamo che tutti i piccoli proprietari terrieri utilizzavano parte delle loro terre per coltivare la vite, da cui ricavavano il vino per le proprie necessità familiari. Continua la Lettura

Il Cristo Crocifisso nella Chiesa di Sant’Antonio a Gioia

14 Settembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Il Crocifisso nella Chiesa di Sant’Antonio a Gioia

La Chiesa di Sant’Antonio è nota anche come Chiesa del SS. Crocifisso, ricorrenza che un tempo si festeggiava solennemente con luminarie e banda ed ora si solennizza il 14 settembre di ogni anno, in modo meno mondano e con un più sentito spirito religioso, nel giorno che la Chiesa dedica all’Esaltazione della S. Croce.

A testimonianza di tale devozione, sul sagrato della chiesa, nell’angolo nord-ovest è stata eretta una Croce quadrata in pietra, poggiata su una piccola e ornamentale colonna irregolare, che si innalza su un basamento quadrangolare degradante verso l’alto, a forma di ara, sempre in pietra.

La Croce è rivolta in direzione nord, guarda cioè verso il “centro”  del paese, come per metterlo sotto la sua protezione.

Molti emigrati  gioiesi che risiedono in America continuano a tener desto il legame con la nostra città ed in particolare la venerazione per il SS. Crocifisso, con offerte volte a  solennizzare degnamente questa festa e per questo il 14 settembre una delle SS. Messe viene celebrata in suffragio dei benefattori gioiesi morti in America.

La denominazione, data da parte del popolo gioiese, di Chiesa del Crocifisso trova origine e motivazione dal fatto che sul secondo altare di destra dell’edificio sacro è presente un Cristo Crocifisso ligneo, di circa mt. 1,70 di altezza, racchiuso in una teca, la cui festa si solennizza il 14 settembre. Continua la Lettura

Dalla Strada Consolare alla Statale 100

Tracciato della Statale 100 di Gioia de Colle

La nascita di Gioia del Colle risalirebbe intorno al X secolo, allorquando gli abitanti del centro peuceta di Monte Sannace e i successivi utilizzatori di quel territorio lo abbandonarono e si spostarono più a Sud a circa 5 Km da quell’insediamento.

L’insediamento di Monte Sannace si  era sviluppato non solo per la posizione strategica del sito, posto a circa 400 metri sul livello del mare, su una collina che dominava il territorio circostante, per la presenza di boschi, acqua e terra da coltivare, ma anche per la sua posizione strategica, a cavallo tra le Murge Orientali e quelle Occidentali e in posizione baricentrica tra Bari e Taranto, i due centri economici più importanti della Puglia e di collegamento con l’Oriente, con l’Adriatico e lo Ionio e quindi con i centri commerciali e di traffico più importanti di quei tempi.

Al tempo dei Romani una via Consolare collegava Bari con Taranto, passando per Monte Sannace. Continua la Lettura

La festa della natività della Beata Vergine Maria a Gioia del Colle

8 Settembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Gioia, Chiesa Madre.
La nascita di Maria

Tra le tante feste dedicate alla Madonna spicca quella del giorno 8 settembre, in onore della Natività della Beata Vergine Maria.

La celebrazione della festa della Natività della Madonna è stata introdotta dal papa Sergio I (sec VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore. (Mess. Rom.)

Fino al 1611 l’otto settembre a Gioia si celebrava anche la festa patronale di S. Sofia. Anche la festa di San Vito  a Gioia  si celebrava liturgicamente l’8 settembre. La festa patronale di Santa Sofia, di rito greco, era celebrata nell’antica Chiesa di Sant’Andrea l’otto settembre di ogni anno e prevedeva un novenario, con l’offerta dell’olio alle Sante. La festa prevedeva una fiera dell’Estate che durava una settimana, dal primo all’otto Settembre di ogni anno. Continua la Lettura

Santa Sofia, prima Patrona di Gioia del Colle

7 Settembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Chiesa Madre, Gioia del Colle. Pala con la Madonna, San Filippo, Santa Sofia e le tre figlie Fede, Speranza e Carità.

Oggi, 7 settembre ricorre la festività di Santa Sofia, prima Patrona di Gioia del Colle.

Prima di San Filippo,  infatti, Patrona di Gioia era Santa Sofia (dal greco: Sapienza). Secondo alcuni studiosi, per il suo nome, sta ad indicare la Sapienza di Dio e non corrisponde ad alcuna Santa. Per la tradizione cristiana S. Sofia è venerata insieme alle tre figlie Pistis, Elpis, Agape, nomi greci che significano rispettivamente Fede, Speranza, Carità. Tutte e tre sono state martiri sotto il regno dell’imperatore Traiano (98-117). La più antica notizia sulla loro esistenza e venerazione risale alla fine del sec. VI, al presbitero Giovanni, il quale parla di sepolcri dei martiri romani al tempo di s. Gregorio Magno (590-604); successivamente afferma che esse erano venerate sulla via Aurelia con nomi greci e sulla via Appia con nomi latini.

Al tempo di papa Paolo I (760), i corpi delle sante martiri, furono trasferiti nella chiesa di san Silvestro in Campo Marzio.

La più antica testimonianza del culto si S. Sofia a Gioia la rintracciamo negli Ordini di S. Visita, per Gioia, promulgati il 24 ottobre 1578, impartiti dall’Arcivescovo di Bari, Antonio Puteo. In tale documento nella parte riguardante le chiese si dice: Che il Cappellano di s.ta Sophia nella via di Matera ripari fra uno anno detta cappella, e vi faccia celebrare le messe, che è obbligato sotto pena predetta ( cioè di libbre 200 di cera bianca lavorata da applicarsi per noi a’ loci pij a nostro arbitrio).

Si tratta di una cappella di origine greco- bizantina, ubicata nell’omonima contrada, che insieme a quelle di S. Pietro d’Ambul, ubicata nella stessa zona, e  di Santa Lucia de’ greci, ubicati nei pressi dell’omonima chiesa, confermerebbe  i rapporti tra Gioia e il mondo orientale e una forma di colonizzazione religiosa greco-bizantina a Gioia. A maggior conferma di ciò va ricordata la presenza della chiesa di S. Maria Maddalena e di Sant’Andrea, anch’esse di origine bizantina. Continua la Lettura

L’antica festa patronale di Santa Sofia a Gioia del Colle

Santino di Santa Sofia con le tre figlie. Fede, Speranza e Carità.

Su Santa Sofia, prima Patrona di Gioia, è possibile consultare alcuni articoli presenti su questo sito.

Riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, che ringrazio per il suo contributo, volto ad arricchire  la nostra conoscenza sulla Storia e sulla celebrazione della festa di Santa Sofia e delle sue tre figlie Santi e Martiri, a Gioia del Colle.

L’antica festa patronale di Santa Sofia, vedova di Milano e delle tre figlie Martiri: Fede, Speranza e Carità a Gioia del Colle 07 settembre.

Secondo la tradizione leggendaria, riportata dall’Abate Losapio, l’antico ed allargato villaggio di Gioia del Colle fu evangelizzato da San Pietro Apostolo e fu consacrato a San Marco Evangelista, che ne divenne il primo protettore. 

In seguito il sette Settembre dell’anno 134 d. C.  giunse da Roma a Gioia del Colle, Santa Sofia vedova di Milano con le tre figlie Fede, Speranza e Carità, che avevano l’intenzione di raggiungere la Terra Santa, per vivere nei territori frequentati da Gesù. Santa Sofia si trattenne per tre mesi, evangelizzando, aiutando, curando e beneficando la popolazione locale, i cui uomini erano tutti segretamente innamorati della bellissima madre milanese. Le Sante donne abitavano presso le grotte sottostanti all’attuale Chiesa Madre, che vennero chiamate la Casa di Santa Sofia. Continua la Lettura

Lo scultore Giuseppe Masi

2 Settembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia

Lo scultore Giuseppe Masi

Figlio di Donatantonio e di Maria Vincenza Sasso, nasce a Gioia del Colle il 9 maggio 1879. Fin dalla più tenera età manifestò un acuto spirito di osservazione ed una innata, abilità nel lavorare l’argilla, con la quale raffigurava fedelmente animali e statuette.

Terminata la scuola dell’obbligo continuò gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

Il Consiglio comunale di Gioia nella seduta del 29 novembre 1898 viene a conoscenza di una lettera del Masi, con la quale chiedeva al Comune un sussidio per completare i suoi studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze poiché, a causa di ristrettezze economiche familiari, non aveva potuto frequentare e continuare i suoi studi nell’anno scolastico 1897-98. A sostegno e giustificazione della sua richiesta il Masi aveva allegato alla domanda due diplomi rilasciatigli dal R. Istituto in data 6 e 8 luglio 1896; in uno gli veniva conferita la menzione onorevole di 2° grado per la Sezione di Disegno e di Architettura e nell’altro gli veniva conferita la medaglia d’argento per le Sezioni di Disegno plastico e di Figura. Il Masi si impegnava a presentare ad ogni fine anno scolastico gli attestati di promozione e, a completamento dei suoi studi, di eseguire qualche lavoro scultoreo proposto dall’Amministrazione o di ristrutturare le due statue presenti nelle nicchie della facciata della Chiesa Matrice di Gioia, allora ancora di proprietà comunale. Continua la Lettura

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.