Integrazioni alla richiesta del titolo di Città per Gioia del Colle

Cartello segnaletico posto alle porte di Gioia del Colle

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Gioia del Colle del giorno 8 settembre 2025 della delibera della richiesta del titolo di Città, il giorno 7 novembre 2025 il prof. Francesco Giannini Francesco e il dott.  Francesco Capodiferro hanno consegnato alla Commissione consiliare per la Cultura le integrazioni richieste da alcuni consiglieri comunali.

Nello specifico il prof. Giannini ha sintetizzato la bozza di 10 pagine che aveva presentato e che era stata approvata in Consiglio, seguendo le direttive dell’art. 18 del DL 267/2000, che recita: Il titolo di Città può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno ai Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza.

Il dott. Capodiferro ha recuperato i nomi degli scrittori, locali e non, che hanno scritto libri o effettuato ricerche su Gioia del Colle, a conferma della veridicità delle affermazioni esposte nella richiesta di ottenimento del titolo di Città.

Auspichiamo che il Consiglio comunale di Gioia in tempi brevi provveda ad approvare le integrazioni richieste e presentate dal prof. Giannini e dal dott. Capodiferro per dar avvio all’iter per l’ottenimento del titolo di Città per Gioia del Colle.

Di seguito riporto la documentazione che è stata presentata alla Commissione Cultura del Comune di Gioia.

In passato il titolo di Città era assegnato anche ai Comuni per complessità di funzioni (residenziali, produttive, commerciali) servizi e con presenza di Centro storico, quartieri residenziali, aree periferiche.

Con la riforma del 1929 il titolo di Città era erogato ai Comuni, anche in presenza di una popolazione non minore di 10.000 abitanti, che avevano provveduto lodevolmente a tutti i pubblici servizi e in particolar modo alla pubblica assistenza.

Nel 1943 fu abolito il numero di abitanti e il titolo era conferito ai Comuni che avevano provveduto lodevolmente a tutti i servizi pubblici e in particolar modo alla pubblica assistenza.

L’art. 18 del DL 267/2000 recita: Il titolo di Città può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno ai Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza.

Gioia aspira al titolo di Città perché rientra nei requisiti previsti dalle disposizioni legislative.

Ha una complessità di funzioni (residenziali, produttive, commerciali), ha servizi, un Centro storico, quartieri residenziali, aree periferiche (tra cui la frazione di Montursi, densamente abitata). Continua la Lettura

Una dimora ecologica per pipistrelli

Targa BAT BOX in via Etrusco

Gioia è stata sin dai tempi passati una città accogliente nei confronti di popolazioni di diversa provenienza: peuceti, bizantini, albanesi, svevi, spagnoli, magrebini, ecc.

Non di meno, questo spirito di accoglienza è stato riservato anche a volatili.

Un Foglio di Identità territoriale fatto pubblicare dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gioia del Colle e dell’Associazione Meridiana Onlus a marzo del 2004, a cura di Vincenza Montenegro, Voli a rischio, il falco grillaio e Gioia del Colle, costituisce un documento importante che pone le basi per la protezione del falco grillaio nel nostro territorio, per evitare il rischio di estinzione di questa specie avicola.

Questo volatile rimanda alla nostra memoria il ricordo di un personaggio che in passato ha legato il suo nome a Gioia del Colle: l’imperatore Federico II, che in alcuni ritratti è raffigurato con un falco su un trespolo accanto ai suoi piedi, avendo, lo stesso sovrano, studiato il volo di questi rapaci e riportato i suoi studi in un libro ampiamente e fedelmente illustrato, intitolato De arte venandi cun avibus. Continua la Lettura

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