Il “Madonnaro”

Madonnari all’opera in Piazza Plebiscito nel 2012

C’è un mestiere che è in via di estinzione: il “Madonnaro”.

Ma chi sono i “Madonnari”e da dove deriva tale denominazione?

Come si può facilmente comprendere, il termine ‘Madonnaro’ deriva da Madonna, in quanto sin dagli esordi coloro che praticavano quest’arte disegnavano sul selciato immagini della Madonna e successivamente affiancarono a questa anche quelle dei Santi patroni delle città in cui si trovavano ad operare.

Si tratta di un’arte, una street art, anche se ingiustamente considerata un’arte minore, che alcuni hanno definito ‘arte dell’effimero’, ‘pitture del vento’, ‘preghiera dipinta’. Continua la Lettura

Villa Carano

Villa Carano, disegno di Raffaele Van Westerhout

A circa un chilometro da Gioia, lungo la strada Vicinale Vecchia Matera, in contrada Coticcia, su una ridente collinetta che spazia all’orizzonte e domina il Basso della Gaudella, è ubicata una graziosa villa.

Il pittore gioiese Raffaele Van Westerhout, tra la sua produzione artistica annovera anche la riproduzione di questa villa.

Essa è stata realizzata negli anni ’30 per volere del prof. Giovanni Carano Donvito per essere utilizzata, soprattutto durante i mesi estivi, dalla sua famiglia, come luogo di villeggiatura, di riposo e di studio, lontano dai disturbi cittadini.

La famiglia Carano, oltre a possedere una casa padronale in paese, era proprietaria di masserie e di possedimenti terrieri. Continua la Lettura

Presentazione del volume su don Giovanni Ingravallo

Locandina  di presentazione del libro, con la copertina del volume “Don Giovanni Ingravallo in alcuni suoi scritti”

Il giorno 6 luglio 2021 alle ore 20,00, nella Chiesa di Maria SS. Immacolata di Lourdes  di Gioia del Colle sarà presentato il volume ” Un prete senza strepito. Don Giovanni Ingravallo in alcuni suoi scritti”, pubblicato a cura di Pino Dentico.

Il testo gode del patrocinio del Comune di Gioia del Colle, Assessorato alla Cultura.

Il titolo, “Un prete senza strepito“, come lo stesso Pino Dentico riporta nel testo,  si deve ad una felice quanto incisiva definizione dell’Arcivescovo di Bari, mons. Enrico Nicodemo: “sacerdote secondo il cuore di Dio che sa lavorare senza strepito”.

Numerosi i contributi per la realizzazione del volume, sia per quanto riguarda i ricordi scritti sia per il materiale iconografico messo a disposizione. Da ricordare. oltre al curatore del volume, che ha condiviso con don Giovanni molte tappe del suo ministero: il compianto Antonio Lippolis, Vito Mastrovito e Francesco Giannini, che hanno conosciuto don Giovanni e per diversi anni hanno collaborato con lui nella sua parrocchia e, quindi, grazie a Pino Dentico, hanno potuto lasciare una loro testimonianza all’interno della pubblicazione.

Don Giovanni Ingravallo è stato parroco della Chiesa Maria SS. Immacolata di Lourdes dal 1952  al 1996: 44 anni di ininterrotto sacerdozio al servizio di Gioia.

Oltre ad aver completato i lavori di costruzione della Chiesa don Giovanni ha avviato e portato a compimento nuove opere parrocchiali, tra cui un Asilo infantile, una nuova canonica con aule catechistiche, una sala per rappresentazioni cinematografiche e teatrali e dei campi da gioco per i giovani, non solo quelli della sua parrocchia.

Coloro che lo hanno frequentato ricorderanno il suo impegno di evangelizzatore, di perseverante amante della liturgia  e della preghiera,  di vicinanza ai malati dell’ospedale e a quelli della parrocchia, che visitava frequentemente, di predilezione  per i più deboli e il suo continuo contatto con le famiglie, anche attraverso la benedizione delle case durante il periodo pasquale.

Attraverso i suoi scritti, alcuni dei quali Pino Dentico riporta nella pubblicazione, si percepisce la profonda cultura di don Giovanni e il suo stile curato nella forma e nell’appropriatezza del lessico, segno anche di sicura padronanza linguistica e lessicale.

Dedica di don Giovanni Ingravallo

Molti giovani lo ricordano  come docente di religione nel locale Liceo classico, nel quale ha insegnato per molti anni.

Un giusto riconoscimento ad un autentico ed esemplare sacerdote, quello che Pino Dentico, con la sua pubblicazione, ha voluto tributare a don Giovanni Ingravallo, per il quale è stata effettuata una raccolta di oltre mille firme per intitolargli una via cittadina.

Sempre in tema di pubblicazione, la mia mente torna indietro di quasi 60 anni, alla vigilia del mio compleanno, giorno in cui don Giovanni mi fece dono del romanzo di  Ettore Malot  Senza famiglia,  che conservo gelosamente, con la seguente dedica autografa: A Giannini Francesco auguro di cuore che si innamori sempre più delle verità della fede onde trovi in esse luce pace e conforto per la sua vita. Gioia del Colle 28-x-1962  Sac. Giovanni Ingravallo.

Un ulteriore tassello alla conoscenza di don Giovanni, che mette in luce la sua umanità e la sua attenzione verso i giovani, che cercava di educare cristianamente  mantenendo viva in essi la fede, sforzandosi  di tenerli impegnati in sane letture e in attività di socializzazione e di svago.

Per un approfondimento sulla figura e sull’opera di don Giovanni Ingravallo si può consultare l’articolo pubblicato su questo sito, al seguente link: https://www.gioiadelcolle.info/don-giovanni-ingravallo/.

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