La Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Gioia del Colle

29 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia

La Chiesa Evangelica Battista in Via Ugo Bassi n.27

Gioia ha dimostrato sempre di essere una città accogliente sin dalle sue origini. La struttura del Centro Storico testimonia il passaggio e l’insediamento  nel nostro territorio di diversi popoli: bizantini, schiavoni, aragonesi, ebrei, …

Questi popoli, anche lontani dalla propria patria, mantenevano le loro tradizioni e i loro culti nelle nuove terre che li ospitavano.

Nel ‘500 i bizantini presenti a Gioia officiavano nelle chiese secondo il rito greco, mentre la popolazione locale seguiva il rito latino.

In tempi più recenti Gioia ha permesso la pratica di diversi culti religiosi, come testimonia la presenza degli Evangelici Pentecostali con una loro chiesa, degli Evangelici Battisti con una loro chiesa, dei Testimoni di Geova con la loro Sala del Regno, dei musulmani con la loro moschea e persino  un Cimitero loro assegnato.

Ancora oggi in via Ugo Bassi, n. 27 è presente un edificio che presenta un arco sul quale è presente la seguente iscrizione: Chiesa Cristiana Evangelica Battista, anche se l’edificio da qualche anno non è più utilizzato per mancanza di un pastore e scarsità di ‘fedeli’. Continua la Lettura

La Costituente Democratica Progetto per la Città a Gioia del Colle

27 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Associazioni, Storia

Logo della Costituente Democratica Progetto per la Città

Non potremmo comprendere le motivazioni della nascita di un movimento civico, come la Costituente Democratica Progetto per la Città, senza calarla nel clima storico che l’ha generato.

Il 1993 per Gioia del Colle è stato un annus horribilis, un anno da dimenticare, non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche per gli strascichi che convolsero il paese per varie vicende poco liete.

Un primo segnale negativo si ebbe subito verso la metà di febbraio, allorquando, a causa di disfunzioni e disservizi dell’Ufficio Tecnico comunale, un gruppo di ingegneri e di geometri organizzarono una forte protesta nei confronti dell’Amministrazione comunale.

Il 28 maggio l’autoparco dei Carabinieri, alloggiato nei box sottostanti il palazzo che ospita il Centro operativo INPS di Gioia in Piazza Plebiscito, fu interessato da un incendio, presumibilmente di origine dolosa.

Dulcis in fundo il 15 luglio il Consiglio comunale venne sospeso. Il Prefetto Corrado Catenacci nominò tre Commissari a reggere la Straordinaria Amministrazione del Comune. Continua la Lettura

La leggenda di Santo Stefano protomartire a Gioia del Colle

26 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia

Il reliquiario di Santo Stefano nella Chiesa di Santa Maria la Greca a Putignano

Il culto di Santo Stefano in Puglia e a Gioia del Colle si perde nella notte dei tempi.

In un documento del 1180 (Codice Diplomatico Barese, I, 107-108. Doc. n. 55) si legge: Ego Iohannes  f. Nicolay de Amatella de castello Ioha … obtuli ecclsie sancti protomartiris Stephani que sita est foris in burgo eiudsem castelli non longe a muro ipsius castelli et in manibus domini Arivie fratris mei abbatis et rectoris ac fundator eiusdem sancte ecclesie peziam unam terre … cum pezia terre ecclesie samcte et gloriose virginis Marie que ecclesia sita est in Casale.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore era vicinissima a quella di S. Maria Maddalena e a quella di S. Maria di Costantinopoli, cioè la Chiesa di Sant’Angelo, che originariamente sembra sia stata intitolata a Santo Stefano ed era risalente al XII secolo. Continua la Lettura

Dal Mercato Coperto alla nuova sede del Municipio e alla sede INPS

20 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia

La Piazza Coperta in costruzione in Piazza Plebiscito

Nonostante le peripezie che hanno interessato la costruzione della ‘Piazza Coverta’ a partire dal 1899 fino alla definizione del contenzioso nel 1920, che costarono ingenti sacrifici economici per le casse comunali, in modo irresponsabile con somma leggerezza agli inizi degli anni ’70 il Consiglio comunale  delibera  la demolizione del Mercato Coperto  per rendere disponibile l’area da utilizzare per la nuova Casa Comunale.

Le motivazioni addotte per questa scelta furono la scarsa igiene dell’immobile che non garantiva la sicurezza dal punto di vista sanitario degli avventori e dei commercianti e la presenza di topi.

La struttura era utilizzata per la vendita di prodotti ortofrutticoli, di pesce, di carne, di salumi e formaggi. Continua la Lettura

La piscina comunale di Gioia

18 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente

Panoramica della piscina comunale

Da tempi immemorabili si sentiva la necessità di dotare Gioia del Colle di una piscina regolamentare.

Non solo adulti, ma anche giovani e bambini che avevano bisogno di praticare il nuoto sia a livello sportivo o amatoriale sia per pratiche riabilitative erano costretti a recarsi fuori del nostro paese, in altri Comuni che erano dotati di piscina, come Acquaviva delle Fonti, Noci, Casamassima, Cassano delle Murge.

Tentativi in tal senso erano stati fatti da privati, come quella realizzata scoperta e messa a disposizione dallo Sporting village sulla provinciale per Putignano. Continua la Lettura

Il Natale tradizionale gioiese: “Le nove lampade”

18 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia

Le nove lampade

Perdura nel nostro paese una devozione antica: la tradizione della novena di Natale,  nove giorni di preparazione alla nascita di Gesù, tradizione collegata alla pratica delle nove lampade.

Ogni  giorno, alle prime ore del mattino, a partire dal 16 dicembre, viene accesa una lampada, da parte di giovani o adulti della parrocchia, al canto del “Tu scendi dalle stelle” di S. Alfonso Maria de’ Liguori. Il nono giorno c’è  l’accensione dell’ultima lampada, accompagnata da un intenso momento di preghiera, che simboleggia la Luce che la nascita di Gesù porta a tutti gli uomini.

Il numero nove delle lampade ha un valore simbolico, ottenuto dalla moltiplicazione al quadrato del tre simbolo della Trinità. Le lampade vengono poggiate su un candelabro rituale che ricorda molto la “menorah” ebraica. Continua la Lettura

La Scuola adotta un Monumento Parte II

Logo del Progetto La Scuola adotta un Monumento

Anche gli altri quattro Istituti scolastici di Gioia del Colle: la Scuola Media Statale ‘Enrico Carano’, il Liceo Classico ‘P. Virgilio Marone’, il Liceo Scientifico ‘Ricciotto Canudo’, l’Istituto Tecnico Industriale ‘Galileo Galilei’, hanno partecipato al Progetto ‘La Scuola adotta un Monumento’.

La ‘ Scuola Media Statale ‘Enrico Carano’ ha adottato la Chiesa e il Convento di San Francesco.

Gli studenti dei corsi A, D, F, G, H, I, sono stati guidati dai docenti Francesca D’Acunti, Franca Lamanna, Vito Laudadio, Enza Losito, Franca Antonicelli, Franca Pastore, Antonio Bianco e Antonia De Candia.

Referente del Progetto è stata la prof.ssa Francesca D’Acunti. Marco Mastrovito, ex alunno della Carano, ha contribuito all’informatizzazione finale del lavoro.

In una prima fase gli studenti, insieme ai loro docenti, si sono riuniti nella Chiesa di San Francesco e hanno realizzato alcuni cori e la lettura del Cantico delle Creature e della Preghiera, composti dal Santo. Continua la Lettura

La Scuola adotta un Monumento. Parte I

Logo del Progetto La Scuola adotta un Monumento

Il Progetto “La Scuola adotta un monumento” è nato a Napoli nel 1992, su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove e d’intesa con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il C.E.D.E., i Ministri per la Pubblica Istruzione e i Beni Culturali e Ambientali, la Soprintendenza dei Beni Artistici Ambientali e Archeologici di Napoli e Provincia e il Provveditorato agli Studi di Napoli.

In seguito si è sviluppato su rete nazionale.

Le finalità del progetto riguardano essenzialmente l’ambito della formazione della personalità del giovane, che deve, con l’aiuto della scuola, costruirsi una struttura culturale solida e problematica, acquisire una nuova consapevolezza delle proprie radici culturali ed assumere atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro, anche attraverso la conoscenza del bene culturale.

Gli obiettivi didattici generali del Progetto sono:

-sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e, più in generale, dell’ambiente; Continua la Lettura

Il campo sportivo di Gioia del Colle

Campo sportivo e tribuna in Via della Fiera

Risale al 1911 la formazione della prima squadra di calcio a Gioia del Colle, con il nome di Unione Sportiva Pro Gioia, che aveva la sede sociale in via Principe di Napoli, l’attuale via Ricciotto Canudo.

Il vessillo del Circolo Sportivo Pro Gioia ebbe il battesimo ufficiale il giorno 1-9-1914.

L’Unione Sportiva Pro Gioia nel 1916, secondo anno dell’entrata in guerra dell’Italia, organizzò una manifestazione di beneficenza.

Al termine del conflitto, e precisamente nel 1919, furono istituite altre società calcistiche: la Società Sportiva Fulgor e quella Alessandro Manzoni, voluta dal sacerdote don Vincenzo Angelillo, che al grande scrittore italiano intitolò una Scuola-convitto da lui gestita. Continua la Lettura

Il portale restaurato della Chiesa di Sant’Angelo a Gioia

9 Dicembre 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

La Chiesa di Sant’Angelo con il portale color verde

Nel Centro storico di Gioia è ubicata una delle Chiese più antiche di Gioia del Colle.

Da alcuni documenti normanni del XII secolo apprendiamo che intorno al 1170 l’abate Arivie avrebbe fatto costruire a sue spese, nei pressi del castello, una chiesa dedicata a santo Stefano. In un successivo periodo questa veniva chiamata chiesa “di San Giovanni”.

Tra la fine del secolo XV ed il principio del successivo giunge a Gioia un contingente di soldati Albanesi, detti anche Schiavoni ( perché originari della Sclavonia ), al seguito di Bartolomeo Paoli, per offrire il proprio aiuto agli Aragonesi. Molti di quei soldati al termine delle operazioni militari non rientrano nella loro terra, ma rimangono a Gioia e fissano la propria dimora nella zona che va dalla parte est del castello a quella nord della Chiesa Matrice, rione che da loro prende il nome di Borgo degli Albanesi o degli Schiavoni.

Poiché gli Albanesi professavano la religione greco-ortodossa, tra il 1500 e il 1506, per praticare il loro culto, ” pensano di ampliare, restaurare ed abbellire l’antica Chiesa di S. Giovanni” o S. Maria di Costantinopoli, in cui si officiava secondo il rito greco, il loro rito, come si legge in due epigrafi poste sulla facciata ovest della Chiesa, in via Arciprete Gatta, e che si riferiscono, la prima alla Cappella di San Michele Arcangelo, e la seconda alla Cappella di san Giovanni Battista e all’Ospedale adiacente. Continua la Lettura

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