I proietti o esposti a Gioia

Maggio 8, 2025 by  
Filed under Storia

La ruota dei proietti

Spesso i mass media danno notizia di neonati, venuti alla luce in casa e non desiderati, che vengono abbandonati per strada o addirittura nei cassonetti della spazzatura, da individui che vogliono liberarsi di un peso o del frutto di una unione illegittima o di violenza carnale.

Non è un fenomeno particolare ed esclusivo dei nostri giorni, come si potrebbe erroneamente pensare, frutto della società del consumismo, che tende al raggiungimento del massimo piacere e all’eliminazione di ogni forma di limitazione di libertà e di godimento della vita senza le conseguenti responsabilità connesse agli impegni e ai doveri collegati alla funzione genitoriale.

Era una vera e propria piaga che interessava tutta l’Europa e solo nel Regno di Napoli nel 1785 il numero dei proietti ammontava a circa 25.000 unità. Uno dei problemi che affliggevano le contrade italiane, e anche   Gioia già prima dell’800, era la presenza dei proietti o esposti, cioè i trovatelli, i neonati, figli che venivano abbandonati, perché frutto di unioni illegittime o forzate o di donne di malaffare.

Il termine “proietto”, è il participio passato del verbo proiettare, derivato dal latino proiectus, part, pass. del verbo proiectare, che significa gettare fuori, gettare davanti a sè o davanti ad un luogo altrui.

I neonati abbandonati dai genitori venivano deposti nella cosiddetta “ruota dei proietti”. Essa era costituita da un dispositivo girevole di forma cilindrica, prevalentemente in legno, diviso in due parti e chiuse da uno sportello. Questo congegno, che era posizionato in corrispondenza di un’apertura su un muro adiacente a un convento, permetteva di collocare, senza essere visti dall’interno, gli esposti, i proietti cioè i neonati che venivano abbandonati dai genitori. Leggi tutto

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