La festa della natività della Beata Vergine Maria a Gioia del Colle
Tra le tante feste dedicate alla Madonna spicca quella del giorno 8 settembre, in onore della Natività della Beata Vergine Maria. La celebrazione della festa della Natività della Madonna è stata introdotta dal papa Sergio I (sec VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come […]
Tra le tante feste dedicate alla Madonna spicca quella del giorno 8 settembre, in onore della Natività della Beata Vergine Maria.
La celebrazione della festa della Natività della Madonna è stata introdotta dal papa Sergio I (sec VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore. (Mess. Rom.)
Fino al 1611 l’otto settembre a Gioia si celebrava anche la festa patronale di S. Sofia. Anche la festa di San Vito a Gioia si celebrava liturgicamente l’8 settembre. La festa patronale di Santa Sofia, di rito greco, era celebrata nell’antica Chiesa di Sant’Andrea l’otto settembre di ogni anno e prevedeva un novenario, con l’offerta dell’olio alle Sante. La festa prevedeva una fiera dell’Estate che durava una settimana, dal primo all’otto Settembre di ogni anno.Nel 1828 l’arcivescovo di Bari, Michele Basilio Clary, ordina che la festa di S. Vito non si celebri più l’8 settembre, ma la prima domenica dello stesso mese, essendo sconveniente, e contro la Sagra Liturgia, che si celebri nel giorno 8 del mese stesso, che la Chiesa ha dedicato alla celebrazione della Natività della nascita della Gran Madre di Dio. Anche la festa patronale di Santa Sofia viene anticipata al giorno 7 settembre, per la stessa motivazione.
Dal secolo scorso la Natività di Maria è ricordata nella Chiesa Madre, intitolazione che allude proprio alla Madre di Gesù, dove una cappella è dedicata a Maria Bambina.
Nel 1937 l’arciprete don Luigi Tosco affida al pittore Guido Prayer il compito di decorare la navata della Chiesa Madre e di abbellire il presbiterio con tele raffiguranti un ciclo di pitture riguardanti la nostra Madre (la Madonna). Il Prayer dipinge nella Chiesa Madre la Natività di Maria sull’ Altare maggiore, la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre e l’annuncio della nascita della Vergine (a dx dell’altare), la Glorificazione di Maria tra gli angeli (a sx dell’altare). Nel 1940 don Tosco acquista da Torino la culla di Maria Bambina e fa realizzare le due vetrate artistiche colorate: quella di San Filippo, sulla finestra della facciata della chiesa e quella di Maria Bambina da collocare sul fondo del presbiterio.
L’arciprete don Franco Di Maggio, si è recato spesso a Firenze presso alcuni amici gioiellieri di Ponte Vecchio, che gli donarono la corona d’oro e pietre preziose per Maria Bambina.
Riporto una ricerca storica su questa festa, del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.
La festa della Natività della Beata Vergine Maria a Gioia del Colle, 08 settembre.
Questa festa solenne, che ebbe origine in Oriente, in alcune zone dell’Occidente era certamente commemorata all’inizio del VII secolo.
Il Papa Sergio I, alla guida della Chiesa dal 687 al 701, ordinò di celebrare a Roma, con una processione, quattro festività della Madonna, tra cui la Natività.
La tradizione storica occidentale ci fa conoscere i genitori della Santa Vergine, con i nomi di Gioacchino ed Anna, che i Vangeli apocrifi ci presentano anziani e sterili. Gioacchino, sacerdote del Tempio, ritiratosi per volere divino nel deserto, apprese da San Gabriele Arcangelo, apparsogli in una visione, che avrebbe avuto una figlia tanto desiderata e l’avrebbe consacrata a Dio, chiamandola Maria.
La Beata Vergine fu concepita per opera dello Spirito Santo l’otto Dicembre dell’anno 13 a. C. in seguito alla rivelazione divina fatta a San Gioacchino. La Madonna nacque a Nazareth a mezzogiorno l’otto Settembre dell’anno 12 a. C. Si sposò ad undici anni con San Giuseppe di Clopa il 23 gennaio dell’anno 0. Nella stanza in cui era nata a Nazareth, a mezzogiorno del 25 marzo dell’anno 0, ricevette dall’Arcangelo Gabriele l’annuncio che sarebbe diventata la Madre di Gesù, il Dio Figlio.
La stanza della nascita di Maria e della Sua Annunciazione, è presente nella Chiesa della Santa Casa a Loreto. Maria partorì Gesù a 12 anni, il 25 Dicembre dell’anno 0.
Sul piano teologico, la Natività della Madonna segna un punto di svolta nella storia dell’Umanità: Maria è il segno della fedeltà di Dio alle promesse fatte in base all’antica Alleanza e di speranza per il compimento di quella Nuova.
La Vergine Immacolata appare sulla Terra piena di grazia e ricca di tutti i doni di Dio.
A Gioia del Colle, con la dismissione del Cappellone del Santissimo Sacramento, in cui officiava la Confraternita del Purgatorio, la Chiesa Madre venne ristrutturata e poi consacrata alla Natività della Beata Vergine Maria, con l’inserimento nell’altare della Reposizione di una pregevole statua della Madonna neonata. La nuova titolazione auspicava una rinascita della vita spirituale gioiese, proponendo Maria nuova Sofia, quale esempio da seguire per raggiungere la salvezza e la felicità eterna.
La festa della Natività di Maria fu suffragata dalla venuta in città delle Suore di Maria Bambina che introdussero la Coroncina devozionale delle “otto Ave Maria”. La festa liturgica prevedeva la novena, la Messa solenne e la supplica a mezzogiorno. Non si svolgeva la processione perché la Madonna essendo appena nata, il popolo voleva cautelarla e nel pomeriggio dopo la Santa Messa ed il panegirico, si effettuavano l’affidamento dei bambini alla Madre di Dio, la consacrazione delle bambine ed il giuramento delle Figlie di Maria.
La festa della Natività della Santa Vergine era anche celebrata nella Chiesa Conventuale di Sant’Antonio da Padova presso l’ospedale cittadino, in cui è presente un altare dedicato alla Madonna Bambina o Infante con un gruppo statuario, la cui copia originale precedente, anticamente veniva portata in processione, di mattina nella Chiesa Madre per la supplica, dopo aver percorso l’anello viario extra murario cittadino. Terminata la supplica la statua della Madonna Bambina rientrava nella Chiesa di Sant’Antonio, accompagnata dai Frati Zoccolanti Riformati.
Tra i reliquiari presenti nella Chiesa Conventuale, ce n’era uno che conteneva un frammento del velo della Madonna, proveniente dalla Cattedrale di Monopoli, donato dai Monaci di Santo Stefano, che veniva osteso e portato in processione. Con lo stesso reliquiario si realizzava la benedizione solenne alle quattro tempora.
Nel suo Oratorio San Filippo Neri, celebrava la festa solenne della Natività di Maria Santissima, chiamandola affettuosamente la festa del compleanno della Madonna Celeste, con la Santa Messa solenne, il panegirico e l’affidamento dei neonati e dei bambini a Maria. Nell’Oratorio in questo giorno San Filippo Neri realizzava a sera un banchetto offerto a tutti i poveri e diseredati che aveva incontrato durante la giornata. Nel tempo la festa della Natività di Maria a Gioia del Colle si è ridimensionata, pur essendo molto sentita, svolgendosi solo liturgicamente nella Chiesa Madre, con il novenario e gli offici mariani propri.
La festa della Natività della Madonna è la festa particolare della Chiesa Madre di Gioia del Colle, che contribuì indirettamente a ridurre ed inglobare nei suoi riti la festa patronale di Santa Sofia, che venne anticipata al giorno sette Settembre.
La Madonna Bambina, sotto il titolo capitolare Maggiore della Natività della Vergine Santa è la titolare primaria della Chiesa Madre, patrona di tutte le Chiese presenti nel territorio di Gioia del Colle e la protettrice delle Associazioni confraternali e religiose cittadine.
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8 Settembre 2020