Gioia Città ad economia turistica e Città d’Arte?

Logo per una Città d’Arte Anche se Gioia ha una vocazione agro-alimentare, vedi la DOC Vino Primitivo di Gioia del Colle e DOP Mozzarella fior di latte Gioia del Colle, ritengo che il nostro paese possa aspirare ad ottenere il riconoscimento di Comune ad economia turistica e Città d’Arte. Per quanto riguarda i Comuni ad […]

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    Logo per una Città d’Arte

Anche se Gioia ha una vocazione agro-alimentare, vedi la DOC Vino Primitivo di Gioia del Colle e DOP Mozzarella fior di latte Gioia del Colle, ritengo che il nostro paese possa aspirare ad ottenere il riconoscimento di Comune ad economia turistica e Città d’Arte.

Per quanto riguarda i Comuni ad economia prevalentemente turistica, la normativa vigente richiede la presenza sul territorio di un sito di interesse storico – artistico inserito dall’UNESCO nella lista del patrimonio dell’umanità o il rapporto tra determinati parametri che riguardano sia la domanda turistica (arrivi, presenze, superficie territoriale, popolazione residente) sia l’offerta turistica (capacità ricettiva, numero di strutture ricettive, unità locali relative ad attività connesse con il turismo, addetti alle unità locali relative ad attività connesse con il turismo).

E Gioia, al centro della Puglia, risponde pienamente a questa vocazione turistica, in quanto è una Città equidistante da Bari, Taranto e Matera, punto di collegamento tra il Tirreno, l’Adriatico e lo Ionio, centro strategico per raggiungere Alberobello, le Grotte di Castellana, la Valle D’Itria, le coste dell’Adriatico e dello Ionio, via di passaggio per le attività cicloturistiche per la presenza di una pista cicloturistica e di una velostazione, presenta una varietà di strutture ricettive, da numerosi B&B cittadini o sparsi nelle masserie in campagna, ha case vacanze, Hotel, e dispone di ristoranti, trattorie, pizzerie.

Una Porta dell’Imperatore nel Centro storico di Gioia

Molti turisti scelgono Gioia oltre che per visitare le bellezze cittadine (Centro storico con le Porte dell’Imperatore, i Vessilli ad arte, un centinaio di bassorilievi raffiguranti Federico II, i Palloncini in volo, il Castello federiciano e il Museo archeologico, le Chiese, gli scavi di Monte Sannace, il centro più ampio della Peucezia), anche, per la sua baricentricità, come base di partenza per visitare le località turistiche limitrofe e per farvi ritorno di sera.

Per quanto riguarda le Città d’arte, i parametri considerati sono rappresentati dalla presenza sul territorio di edifici o di complessi monumentali e di opere d’arte singole o in collezioni, riconosciuti di notevole interesse storico e artistico, almeno tre musei aperti al pubblico per almeno 8 mesi all’anno, con articolata offerta di mostre e manifestazioni; presenza di offerta di servizi culturali, quali biblioteche, emeroteche, archivi di Stato, raccolte di documenti, presenza di attività culturali quali mostre, convegni, manifestazioni culturali o tradizionali svolte con il patrocinio della Regione, o degli altri Enti locali; presenza di una domanda turistica e di una offerta turistica calcolata sulla base dei parametri.

E anche in questo settore Gioia ha le carte in regola per aspirare a diventare Città d’Arte; oltre ai monumenti sopra citati e alla varietà e abbondanza di strutture ricettive, dispone di una Biblioteca, di un Teatro, di una pinacoteca, di una plurisala cinematografica, dispone del Museo Archeologico Nazionale, di un vasto Museo della Civiltà Contadina (con ampio settore dedicato al settore caseario e a quello vinicolo), di un altro Museo delle attività tipiche del paese, di un piccolo Museo della Banda Musicale di Gioia. Inoltre vi si svolgono mostre, convegni, manifestazioni culturali varie, spesso patrocinati da Enti locali e regionali, attrae molti turisti in occasione delle due feste patronali, San Filippo e San Rocco, e durante la festa del Palio delle botti.

A buon diritto, quindi, il Comune di Gioia del Colle potrebbe candidarsi come Città dell’Arte.

La Sala del trono del castello federiciano di Gioia

Infatti oltre alla presenza nel suo territorio di opere d’arte architettoniche, monumentali e pittoriche del passato, può vantare opere realizzate in un tempo più vicino al periodo che attualmente viviamo, che caratterizzano il nostro Comune conferendogli una particolare attrattiva e una singolare connotazione artistica, tesa a valorizzare la sua storia e a tramandare le sue peculiarità ai posteri, oltre che alla presente generazione.

Tra i progetti che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Donato Lucilla aveva proposto di realizzare nel 2017 c’è da segnalare quello che va sotto la denominazione “Gioia dell’Arte, Street Art a Gioia del Colle”.

Il progetto trova lo spunto di partenza dalla presenza nel paese di opere artistiche “all’aperto”, tese a valorizzare il Centro Storico e alcuni rioni della città: le Porte dell’Imperatore, i Frammenti dell’Imperatore, i Vessilli ad Arte, che rimandano al periodo di Federico II di Svevia, alcuni murales, eseguiti su commissione da parte del Comune (Mercato Coperto, recinzione Scuola materna di via Enrico Soria, muro di recinzione di via Cosimo Damiano Riondino), legati alla nostra tradizione agro-alimentare o ad alcuni temi scottanti del nostro tempo, come la pace e la solidarietà tra i popoli, le installazioni di bassorilievi dello scultore gioiese Mario Vacca, che rimandano all’imperatore Federico II.

Di seguito riporto il progetto, stilato dal movimento PRODIGIO, di cui il sindaco Lucilla è esponente e sostenitore.

Il decoro urbano e la qualità degli spazi pubblici saranno al centro dell’operazione di rigenerazione dell’immagine della città di Gioia del Colle.… L’arte è una chiave. Apre nuovi mondi, ci migliora profondamente, ci aiuta a cambiare punto di vista e ad avere un approccio diverso alla realtà, ci permette di crescere accompagnandoci in ogni fase del nostro percorso.

(Dal Programma Elettorale Coalizione Un Impegno…in Comune 2016).

Il progetto Gioia dell’Arte è un ambizioso programma di opere culturali dalle molteplici valenze, tra cui il decoro urbano e l’integrazione sociale. L’idea nasce dalla volontà di valorizzare artisticamente il territorio tramite il recupero e la creazione di opere d’arte a cielo aperto.

Partendo da questa idea di museo a cielo aperto, il progetto Gioia dell’Arte prevede uno sviluppo del territorio in settori, che ospiteranno interventi sul territorio, da svolgersi a cadenza annuale, attraverso il recupero delle opere murali già presenti e la creazione di nuove, pensate come omaggio alla storia dell’arte mondiale e al diffuso fenomeno dello street art.

I due anelli nel Centro storico, presenti nel Programma Elettorale
Coalizione Un Impegno…in Comune 2016

Come illustrato nell’immagine, sono previsti due anelli concentrici che si sviluppano a partire dal nucleo del centro storico. Quest’ultimo sarà, come già detto, sede dell’arte a tema medievale e vedrà sul suo limite la presenza della Pinacoteca comunale. L’anello più esterno ospiterà opere di street artist esperti nel campo del muralismo. Gli interventi saranno effettuati su pareti pubbliche o private previo consenso del proprietario.

L’anello di congiunzione tra periferia e centro storico sarà invece sede di repliche dei capolavori mondiali dell’arte, offrendo la possibilità di godere, ad esempio, di una fedele riproduzione o di una reinterpretazione di un Picasso, o di un Van Gogh durante una passeggiata per le vie cittadine.

Tali interventi saranno realizzati da studenti delle scuole del territorio, coadiuvati dagli insegnanti di storia dell’arte. Preliminarmente a queste azioni deve essere, tuttavia, preservato il patrimonio muralistico già esistente, ad esempio, nelle zone di via Romano o via Riondino, attraverso un’azione di restauro o con nuovi interventi.

Fondamentale è il recupero del patrimonio GRI.DA.S. presente a Gioia del Colle.

GRI.DA.S. è un’associazione napoletana fondata da Felice Pignataro, pugliese di nascita ma trapiantato a Scampia. L’artista scomparso nel 2004, che ha prodotto durante la sua attività più di 200 murales, è stato definito dallo storico dell’arte Ernst Gombrich, del Warburg Institut di Londra, “il più prolifico muralista del mondo”. Le opere di Pignataro sono presenti nei seguenti siti:

Tromba delle scale del palazzo dei Servizi Sociali di Via Arciprete Gatta (buono stato di conservazione), prospetto del Mercato Coperto, muro di cinta della Scuola materna di via Enrico Soria.

I murales sulla facciata del Mercato coperto, in via Regina Elena, eseguiti dal GRI.DA.S.

L’attuale stato dei luoghi del  lavoro in via Regina Elena appare notevolmente danneggiato e logorato sia dal tempo che dall’incuria e dal vandalismo.

Si richiede al Comune di Gioia del Colle di rendersi promotore di questa iniziativa, che bene si lega alle tematiche di recupero dei beni comuni e alle iniziative finalizzate all’ottenimento dello status di Città d’Arte, allestendo tavoli tecnici aperti agli operatori del settore per stabilire modalità di azione e tempistiche, nonché la sussistenza economica della stessa.

Purtroppo a maggio del 2018 il sindaco Lucilla, a seguito della mancata approvazione del DUP, presenta le sue dimissioni e viene nominato un Commissario Prefettizio.

Forse sarebbe il caso di “rispolverare” questa richiesta, da parte dell’Amministrazione comunale e della Pro Loco, e di portare a compimento l’iter per l’ottenimento per Gioia del titolo di Comune ad attività turistica e/o di Città d’Arte.

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16 Maggio 2025

  • Scuola di Politica

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