Via Gianrizzi

Spesso la denominazione di una strada riporta solo un cognome e non il nome di nascita dell’intestatario della via, per cui non risulta facile comprendere se si riferisce all’intera famiglia o a un suo componente in particolare. È il caso di via Gianrizzi, una traversa di via Roma. Si tratta del nome di una famiglia […]

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Via Gianrizzi

Spesso la denominazione di una strada riporta solo un cognome e non il nome di nascita dell’intestatario della via, per cui non risulta facile comprendere se si riferisce all’intera famiglia o a un suo componente in particolare.

È il caso di via Gianrizzi, una traversa di via Roma.

Si tratta del nome di una famiglia che con le proprie elargizioni contribuì alla fondazione di Opere Pie a favore della popolazione gioiese.

Un membro della famiglia Gianrizzi legò, con testamento del 16 ottobre del 1679, rogato in Acquaviva dal notaio Domenico Antonio Rosa, le sue sostanze per il sorteggio di una dote annuale in favore di una fanciulla povera: è quella che passa alla storia come l’Opera Pia Gianrizzi.Ne abbiamo notizia in una missiva, nella quale manca il nome del Testatore. Infatti l’11 settembre 1812 il Relatore al Consiglio di Stato, Commendatore dell’Ordine Reale delle Due Sicilie, Intendente della Provincia di Bari e Presidente al Consiglio Generale degli Ospizi, scrive alla Commissione Amministrativa di Gioia: Essendosi esaminato l’Autografo del Budget della eredità di Gianrizzi, si è rilevato l’equivoco, che ha fatto variare la somma di esito pel canone alla Prebenda del Primicerio Favale, da voi esposto nel rapporto del dì 1 del passato luglio …

Nel verbale di passaggio e consegna dell’Amministrazione delle Opere Pie della Commissione di Beneficenza alla Congregazione di Carità di Gioia dell’1 gennaio 1863, a proposito dell’Opera Pia Gianrizzi è riportato quanto viene consegnato di carte, documenti, registri e mobilio e il relativo stato di situazione finanziaria: N° 22 processetti di subasta per fitti di fondi rustici ed urbani, sollenizzati in diverse epoche compresi pure quelli di vecchia data. N° 18 stati discussi e di variazione. N° 17 conti vendite dell’Amministrazione dal 1822 al 1838. N° 7 Borderò d’iscrizione contro i debitori residenti. Il ruolo del quadro reso esecutivo. Un volumetto di corrispondenza relativa alla causa contro Angelillo

Prebenda al primicerio Favale dal budget dell’eredità Gianrizzi

L’Opera Pia Gianrizzi si trova nel seguente stato di situazione finanziaria. 1° Tomoli quattro e stoppelli quattro, terre da semina, site in contrada Acquaro e Lagomagno. Riportate in fondiaria all’art. 1407 Sezione D ed E N°978 e 1633, divisi in due partite, la prima di tomoli tre coll’imponibilr di £196:83, e la seconda di tomoli uno e stoppelli quattro, coll’imponibile di £ 63:11 danno l’attuale rendita di £ 232:69. – 2°) Un sottano sito strada Laterza, riportato in fondiaria all’Art. 1407 sezione N, N° 625 coll’imponibile di £ 11:05, dà l’annuale rendita di £ 21:25. – 3° Una casa soprana, e sottana, agli Albanesi segnata in fondiaria all’art. 1407, Sezione O, N° 720 e 722 coll’imponibile di £ 25:50, danno l’attuale rendita di £ 68:00. – 4° Si spossedevano pure dalla suddetta Opera Pia due sottani in contiguità l’uno dall’altro sita agli Albanesi e riportati in fondiaria all’art. 1407 Sezione O, il primo al N° 270 coll’imponibile di £ 10:63 e l’altro al N° 722 coll’imponibile di £ 17:00, i quali due sottani per vetustà crollarono nel decorso anno essendo rimasto soltando il suolo, che dietro l’approvazione della Deputazione Provinciale si metterà in vendita impiegando il prezzo in acquisto di rendita sul Gran Libro. – 5° Pe canone enfiteutico depurato riceve £ 4:42. – 6° Per tanti capitali mutui quandocumque ritenuti da varii della somma in uno di £ 396:09 riceve l’annuale censo depurato a decimo£ 18:53. – 7°- Per fondo di dotaggi impiegati sul Gran Libro della somma di £ 528:83 l’Opera Pia riceve l’annua rendita di £ 25:50. I quali su descritti cespiti danno la totale rendita di £ 370:39 rendendosi variabile per la natura dei primi. Per ciò che si ottiene poi il passivo giusto esaudisce la rendita nelle seguenti spese, cioè soldo agl’impiegati, contributo per diario, manutenzione dei fondi, culto, dotaggio a zitelle, elemosina ai poveri, e causali, non mancando quasi in ogni anno dagli avanzi in cassa per l’economia sull’esito dell’intiera rendita. Passando alla verifica della cassa si è rinvenuto oltre l’esatto della gestione corrente, gli avanzi in cassa a tutto il 31 dicembre ultimo della totale somma di £ 595:13 di disponibilità presso del Tesoriere Sig. Colucci ad ogni richiesta e destinazione a farsi dalla novella Amministrazione.  Come pure si son rinvenute altre £ 595:00 come avanzi in cassa per destinazione, ossia per dotaggi a doversi pagare a zitelle povere.

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17 Settembre 2024

  • Scuola di Politica

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