Fra’ Serafino – Il sorriso del creatore
Dedicata a Fra' Serafino Melchiorre, eletto socio benemerito del Circolo Unione per "essersi particolarmente distinto a livello nazionale e internazionale con la sua arte eclettica e versatile, conferendo lustro alla città", una conferenza di pregio per ricordare quanto la semplicità possa offrire in dono alla "Liturgia dell'Arte", attraverso un dialogo "serrato", di estrema sintesi nei […]
Dedicata a Fra' Serafino Melchiorre, eletto socio benemerito del Circolo Unione per "essersi particolarmente distinto a livello nazionale e internazionale con la sua arte eclettica e versatile, conferendo lustro alla città", una conferenza di pregio per ricordare quanto la semplicità possa offrire in dono alla "Liturgia dell'Arte", attraverso un dialogo "serrato", di estrema sintesi nei contenuti, sorretto da un perfetto ed istintivo equilibrio geometrico, costruito su linee e tonalità catartiche e rasserenanti, pervase di tenerezza verso l'Umanità.
Stefania Severi, direttrice di "Roma Cultura", segretaria di redazione di "Lazio Ieri e Oggi", illustre storico e critico d'Arte, curatrice di numerosissime mostre d'Arte Sacra, nel "leggere" e decodificare con appassionata competenza il messaggio teologico e artistico del frate, seduce i presenti
in una ispirata e armoniosa esegesi. Un messaggio diretto ed immediato, enfatizzato da una spiritualità che si stempera nei colori, dona incorporea aura alle sculture e torna incanto nei presepi. Negli splendidi scorci di Roma, nei lussureggianti viali, retaggio di atavici ulivi, nelle nevicate, nei cieli tempestosi, gravidi di pioggia tra azzurre promesse di sereno, nei grappoli di glicine dall'indovinata angolatura, dinamici "punti luce" che inventando equilibri cromatici, lasciano in ombra storia e architetture.
Insolito ma autentico autoritratto, natura morta in "natura silente", le margherite gialle nel bricco sulla seggiola che si replicano accanto a pennelli, straccio e colori, mentre sul cielo chiaro di un animo in proiezione verso l'infinito si spalanca la finestra della vita. Sintesi di armonia nella cromia di terre dei cardi, anch'essi "su seggiola", emblema di quella Murgia che ha ospitato e nutrito Fra' Serafino. Trafigge lo sguardo la crocifissione di San Pietro con i suoi colori d'autunno, acceca di azzurro la conversione di San Paolo, acme di spiritualità d'Arte. Nei portali di bronzo il frate scolpisce la storia dei santi, incide messaggi di pace e senza ridondanze abbandona lo spazio per cercare lo sguardo, infine nei luoghi che trasudano Dio sceglie il silenzio di graffianti croci. Alla "Madre" di tutte le madri cui si aggrappa assetato di amore il Figlio, ai castelli di mistici presepi, alla lucente maiolica su cui continua a narrare il Vangelo, affida la sua creatività di "creatura debole e fragile, penna nelle mani di Dio", perchè nulla può essere creato senza che la "colomba dello spirito divino" scenda e infonda sapienza.
Al Presidente del Circolo Unione Giuseppe Cetola, a Pasquale Giordano, instancabile promotore e amico di sempre, ai suoi cari, a tutti i presenti Serafino ha lasciato in dono l'esempio di una santa, semplice ed operosa serenità.
Dalila Bellacicco
Da: La Piazza – Gioia del Colle – Ottobre 2007.
28 Ottobre 2007