Dalla Strada Consolare alla Statale 100
La nascita di Gioia del Colle risalirebbe intorno al X secolo, allorquando gli abitanti del centro peuceta di Monte Sannace e i successivi utilizzatori di quel territorio lo abbandonarono e si spostarono più a Sud a circa 5 Km da quell’insediamento. L’insediamento di Monte Sannace si era sviluppato non solo per la posizione strategica del […]
La nascita di Gioia del Colle risalirebbe intorno al X secolo, allorquando gli abitanti del centro peuceta di Monte Sannace e i successivi utilizzatori di quel territorio lo abbandonarono e si spostarono più a Sud a circa 5 Km da quell’insediamento.
L’insediamento di Monte Sannace si era sviluppato non solo per la posizione strategica del sito, posto a circa 400 metri sul livello del mare, su una collina che dominava il territorio circostante, per la presenza di boschi, acqua e terra da coltivare, ma anche per la sua posizione strategica, a cavallo tra le Murge Orientali e quelle Occidentali e in posizione baricentrica tra Bari e Taranto, i due centri economici più importanti della Puglia e di collegamento con l’Oriente, con l’Adriatico e lo Ionio e quindi con i centri commerciali e di traffico più importanti di quei tempi.
Al tempo dei Romani una via Consolare collegava Bari con Taranto, passando per Monte Sannace.Questa via, che, secondo l’abate Francesco Paolo Losapio, fu lastricata dagli imperatori romani. Alla fine dell’ XI secolo il tratto che da Monte Sannace raggiungeva Gioia e proseguiva per Taranto, la cosiddetta Via Orientale, era già in disuso e in abbandono, privo di manutenzione tanto da confondersi con il paesaggio circostante. Al suo posto fu costruita una variante, la cosiddetta Via Occidentale, che, sempre partendo dalla zona denominata Castaldessa o Cristallessa, nei pressi di Monte Sannace, costeggiava il canale Frassineto, incrociava la via per Putignano e proseguiva zigzagando in direzione ovest raggiungendo il borgo gioiese; proseguiva a sud costeggiando il lato sinistro della chiesetta rurale di San Marco e il Lago Magno e, sempre in direzione sud, si ricongiungeva con l’antica Via Orientale per Taranto nei pressi del bosco detto Delitico.
Il 31 maggio 1913 il Consiglio comunale è chiamato a deliberare sulla proposta per la costruzione di una via estramurale, di un nuovo rione e di un cimitero popolare. Si ricorda che in 50 anni le nuove costruzioni sono raddoppiate. Non è stata aperta né una nuova strada né uno spazio pubblico. In 50 anni non è stato piantato né alcun albero, a differenza di altri Comuni, né ci sono strade larghe e rettilinee. Occorre risanare o trasformare la città per due vie: o con lo sventramento del vecchio sistema o modificando la propria periferia.
Per motivi igienici della città e perché si possa riuscire dall’ambiente afoso che opprime la città, il sindaco Cassano Marcellino propone di cingerla di una via estramurale o corso di circumvallazione che correrebbe intorno alla città sviluppando un percorso di circa 3 Km. e mezzo e una larghezza intorno ai 20 metri che sarebbe dotata di una doppia fila di alberi ornamentali. L’estramurale non attraverserebbe alcun edificio o costruzione tranne gli uffici della Società elettrica. Ciò decongestionerebbe il traffico di veicoli e mezzi spazzatura e permetterebbe il passaggio al pomerio mancando Gioia di giardini, viali ed altri posti di svago. Si porterebbero in periferia le arti rumorose ed incomode, si metterebbero attrezzi, carri, bestiame che sono nel centro della città. Si potrebbe inoltre costruire un canale collettore della futura fognatura. Si avrebbero al lato delle nuove delle strade suoli edificatori per 35.000 metri quadri per costruzioni atte a contenere 50.000 abitanti. Ciò porterà al ribasso delle pigioni. Si potranno costruire case operaie. Si potrà in tale zona costruire l’asilo col giardino, l’edificio scolastico e forse anche una caserma, visto che il Governo ha più volte chiesto al Municipio se è disposto a preparare i locali per alloggiarvi un reparto di truppa la cui permanenza a Gioia è giustificata da ragioni topografiche e strategiche. Si può pensare anche ad una nuova piazza per pubblici spettacoli e divertimenti e la creazione di un giardino pubblico. L’estramurale si realizzerà in tre tempi. Il primo da via cimitero, via Santeramo, via Stazione, giardino Paolo Cassano, orto Fiorentini, via Lagomagno, vecchia estramurale, provinciale Taranto, largo della Fiera, strada provinciale per Noci, larga circa mt.2200, circa metà dell’opera. Tale tratto esiste già per mt. 1500 circa; occorre solo ampliarlo in alcuni tratti più angusti. Si avrebbero due comode vie di accesso alla Stazione. La seconda parte del progetto si riferisce al nuovo rione. La terza parte al completamento dell’estramurale da via Noci a via Cimitero e l’acquisto di suolo occorrente per l’impianto del nuovo cimitero popolare.
Questa circonvallazione, nel tratto compreso tra via Mazzini e l’incrocio per Noci, a causa della presenza di una costruzione che ostacolava una buona visione a coloro che la intersecavano in uscita da via Mazzini e per la velocità sostenuta dei numerosi veicoli provenienti da Bari e diretti verso sud, è stata teatro di numerosi incidenti anche mortali.
Con l’urbanizzazione della zona 167, che si estendeva ad est della statale 100, diventa ancora più pericolosa pericolosa per gli abitanti del nuovo quartiere insediativo, per cui è stata avviata la progettazione di una ulteriore variante alla stessa statale. Nel settembre 1999 vengono ultimati i lavori di costruzione dell’ultimo tronco della nuova SS. 100, ovvero a nuova circonvallazione, che partendo all’altezza della Corte dei Sannaci si innestava al vecchio tragitto, in corrispondenza del limite sud del campo di aviazione del 36° Stormo.
Tale tratto presenta un tracciato in galleria, per non interrompere l’interruzione della ex statale che collega Gioia a Noci e ha comportato la sopraelevazione di un tratto del canale principale dell’Acquedotto Pugliese che prosegue in direzione Noci.
Successivamente, dopo una lunga trafila burocratica, è stato ampliato il successivo tratto di km. 2, con 4 corsie di marcia e spartitraffico centrale, fino al tratto che era stato precedentemente allargato.
In questo modo la statale 100 è percorribile per 44 km. in doppia corsia nei due sensi di marcia con spartitraffico centrale.
La strada statale 100 di Gioia del Colle collega due importanti capoluoghi pugliesi: quello di Bari da cui ha origine a quello di Taranto mettendo in comunicazione la costa del Mare Adriatico con la costa del Mare Ionio e si interrompe prima al termine della discesa di Mottola, all’innesto con la Strada Statale 7, proveniente da Castellaneta.
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8 Settembre 2020