Piazza Luca D’Andrano

7 Settembre 2023 Autore:  
Categorie: Scuola, Storia

Piazza Luca d’Andrano

La famiglia D’Andrano ha vissuto a Gioia nei secoli XIII-XIV e ad un suo rappresentante è intitolata la piazza retrostante la chiesa e il Convento di San Francesco, che da loro sarebbero stati fatti costruire o ristrutturare.

Infatti gli storici locali, sulla base di alcuni documenti, concordano sul fatto che la Chiesa ed il Convento di San Francesco siano stati fondati nel XIV secolo da Nicolò D’Andrano, con il beneplacito di Filippo d’Angiò, principe di Taranto, essendo in quel tempo Gioia parte del Principato di Taranto.

I D’Andrano si stabilirono a Gioia essendo al seguito degli Angiò, durante i secoli XIII e XIV, periodo in cui Gioia faceva parte del Principato di Taranto. Continua la Lettura

L’antico cioccolato di Gioia del Colle

Zuccotto al cioccolato, Lounge Bar di Gioia del Colle

Un tempo Gioia del Colle, oltre ad essere un centro conosciuto per la produzione del vino Primitivo, delle mozzarelle fior di latte, per l’attività della  Banda musicale, per la presenza di distillerie, di mulini e pastifici, era anche un rinomato produttore di cioccolato.

Questo prezioso prodotto dopo la lavorazione artigianale veniva confezionato in diversi formati, dando forma a cioccolatini, stecche di cioccolato di diverse dimensioni, uova, dolci.

La preziosa presenza di numerose neviere nel nostro territorio consentiva inoltre la produzione di gelati al gusto di cioccolato, il quale conservava una buona consistenza  grazie all’utilizzo del ghiaccio che si estraeva dalle locali neviere.

È un vero peccato che  ai nostri giorni  a Gioia non  siano più operanti  fabbriche di cioccolato, alla luce del fatto che le ultime ricerche sottolineano gli effetti benefici di questo prodotto nell’alimentazione umana.

Secondo studi recenti, infatti,  il cioccolato non solo fa bene all’umore, per il fatto che contribuisce alla secrezione della serotonina, l’ormone del benessere,  ma ha anche effetti positivi sul sistema immunitario ed è un potente antinfiammatorio; la feniletilamina e la serotonina, in particolare, svolgono anche un’ azione antidepressiva ed eccitante, favorendo la diminuzione del fenomeno della depressione. Continua la Lettura

Curiosità sull’inno di San Filippo Neri a Gioia del Colle

29 Agosto 2023 Autore:  
Categorie: Storia

L’inno a San Filippo scritto da Giuseppe Montanarelli

Non ci sono documenti certi che attestano l’introduzione di un Inno al Patrono San Filippo Neri.

L’Inno attualmente in uso è stato adattato sul testo utilizzato per San Nicola di Bari, poiché presumibilmente quello ufficiale del Santo era andato perduto con il crollo del campanile della Chiesa Madre e del Cappellone di San Filippo, evento verificatosi il 23 febbraio 1942; si tratterebbe dunque non di una composizione originale composta in onore di San Filippo Neri, ma di un rifacimento melodico e testuale di quello nicolaiano.

In assenza di un testo specifico il giorno 23 luglio 2019 il maestro gioiese Giuseppe Montanarelli, attualmente in servizio nel Comune di Terlizzi, ha donato alla Confraternita di San Filippo Neri  l’Inno al Santo e Glorioso Patrono della Città di Gioia del Colle, dal titolo “Gioia Ti Invoca”, Inno le cui parole e musica sono state scritte dallo stesso Montanarelli.

Maggiori informazione su questo evento è possibile attingerle su questo sito, digitando il seguente link: https://www.gioiadelcolle.info/il-maestro-giuseppe-montanarelli-dona-reliquie-e-inno-di-san-filippo-neri/.

Di seguito riporto una ricerca dell’insegnante Giuseppe Montanarelli, dal titolo: Curiosità sull’inno di San Filippo Neri a Gioia del Colle. Continua la Lettura

La gara dei baffi e delle barbe a Gioia

25 Agosto 2023 Autore:  
Categorie: Storia

Il sindaco Donatantonio Taranto (1901-1902)

In un piccolo Comune del tarantino di 3528 abitanti, Montemesola, viene organizzato annualmente un Festival singolare, il “Gran Festival dei Baffi”. Quest’anno il 13 agosto si è festeggiata la 49^ edizione, con la presenza di partecipanti intervenuti da ogni parte d’Italia  e d’Europa.

L’idea di questo Festival trova concretizzazione nel 1965 ad opera del veterinario del Comune di Montemesola, il dott. Carbonara, che in quell’anno trascorse le sue ferie a Postiglione (SA). Durante il periodo di riposo in quel Comune si fece crescere i baffi. Al ritorno a Montemesola, poiché alcuni suoi compaesani affermavano che non aveva un bell’aspetto con i baffi che si era lasciato crescere, rispose che solo le donne erano titolate ad esprimere un giudizio in merito. Di qui nacque l’idea di organizzare un festival di uomini baffuti, che sarebbero stati valutati da una giuria composta di sole donne. Per dare lustro alla manifestazione fu invitato a fare da padrino al primo festival il conduttore televisivo Pippo Baudo.

La manifestazione è ormai entrata a far parte della storia e della tradizione di Montemesola e ogni anno vede sfidarsi concorrenti baffuti e barbuti dalle fogge più stravaganti, originali e particolari.

All’evento, curato dalla locale Pro Loco, quest’anno hanno aderito una quarantina di concorrenti che sono stati valutati da un comitato formato da sole donne, presieduto dal campione del mondo di barba naturale, Fabrizio Bottos, senza diritto di voto. Continua la Lettura

La Chiesa delle Anime Purganti

15 Agosto 2023 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Ingresso della cappella del Purgatorio

Tra le numerose chiese presenti in Gioia si è persa memoria di una cappella, dedicata alle Anime del Purgatorio.

Una prima menzione di questa chiesa la ritroviamo nei Decreti relativi alla Santa Visita a Gioia, effettuata nel 1662 dall’arcivescovo di Bari, Diego Sersale. In essi si riporta che è affiancata alle strutture architettoniche della Chiesa Madre e che la sua denominazione è S. Maria del suffragio delle anime del purgatorio. Rettore della chiesa è il canonico Biagio Caputo, al quale l’arcivescovo impone di togliere via dalle pareti sia le ossa che i teschi dei fedeli defunti e di deporli nel cimitero. Era infatti pratica consolidata in quel tempo quella di seppellire i defunti all’interno delle chiese.

La chiesa originariamente aveva due porte; la minore era posta lateralmente. Il vano della sacrestia poggiava direttamente sui muri esterni della cappella di Sant’Anna e probabilmente era comunicante con la Chiesa Madre.

La chiesa viene citata anche a seguito della Santa Visita effettuata nel 1695 dall’arcivescovo di Bari Carlo Loffredo, con sue parole di censura a riguardo di un dipinto, abbastanza esteso, che era affrescato sull’unico altare presente e che aveva come soggetto la rappresentazione delle anime purganti. L’arcivescovo ordina: Che le figure delle Anime delle Donne Purganti nude s’adombrino, e si coprino di fiamme nel petto, e nelle coscie per non apparir le mammelle, che più presto offendono gli occhi di chi li mira, che li portino devozione. Si ricorda anche che nella chiesa del Purgatorio officia la Confraternita detta del Purgatorio per la sepoltura dei defunti più poveri. Continua la Lettura

Il professore Giovanni Santoiemma

20 Luglio 2023 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Scuola, Storia

Il professor Giovanni Santoiemma

Il 13 luglio, all’età di 82 anni, ci ha lasciati il prof. Giovanni Santoiemma, conosciuto da tutti come “Gianni il professore”.

Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo classico di Gioia nell’anno scolastico 1959-60 è stato uno dei primi studenti gioiesi ad iscriversi alla facoltà di Lingue e letterature straniere e a conseguire la laurea con specializzazione quadriennale nella lingua inglese.

In un periodo in cui nelle scuole di Gioia si insegnava quasi esclusivamente la lingua francese, pensare di studiare la lingua inglese per poi insegnarla agli studenti sembrava una scelta azzardata e rischiosa; non per Gianni, che, con uno sguardo rivolto al domani, aveva previsto che il futuro per la società sarebbe stato quello di conseguire la conoscenza della lingua inglese. I fatti hanno dimostrato che Gianni aveva visto bene e che la lingua inglese sarebbe diventata la lingua degli scambi internazionali e della tecnologia. Continua la Lettura

I ‘fuochi del Carmelo’ a Gioia

Tela raffigurante la Madonna del Carmelo. opera del pittore Paolo Lnari, 1797, presente sul terzo altare di destra della Chiesa Madre di Gioia

La settimana del mese di luglio 2023 dal 9 al 16 agosto a Gioia è stata caratterizzata da temperature elevate che hanno superato anche i 40 gradi.

Si potrebbe pensare che si sia trattato di un fenomeno singolare e fuori dall’ordinario, ma alcune testimonianze ci attestano che anche nei tempi passati era frequente che intorno alla metà del mese di luglio, e in particolare in concomitanza della festività della Madonna del Monte Camelo o del Carmine, si presentavano giornate eccessivamente calde.

A conferma di quanto detto, di seguito riporto una ricerca del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, dal titolo I fuochi del Carmelo a Gioia del Colle. Mese di Luglio.

Anticamente a Gioia del Colle si celebravano i riti popolari dei Sacri Fuochi del Carmelo.

Meteorologicamente durante i mesi centrali del mese di Luglio, soffiavano in Paese, vampe infuocate dei venti Scirocco e Favonio, che parevano incendiare l’aria e venivano paragonate a fuochi invisibili, simbolo dello Spirito Santo.

Il fenomeno atmosferico si verificava solitamente durante la novena, i giorni festivi della memoria liturgica di Maria Santissima del Monte Carmelo, Regina delle Sante Anime del Purgatorio, compresi i giorni successivi, fino all’Ottava della Festa. I Gioiesi ritenevano che la Madonna del Carmine facesse spirare in Città e nell’Agro Gioiese il vento caldo umido Scirocco, misto al torrido e secco Favonio, per far comprendere ai Fedeli viventi, le pene che soffrivano transitoriamente, le Anime Sante, immerse nel fuoco purificatore del Purgatorio, in modo da accelerare, attraverso le preghiere e le buone azioni caritatevoli, la loro salita in Paradiso. Continua la Lettura

Il Maestro Michele Marvulli

2 Giugno 2023 Autore:  
Categorie: Storia

Il Maestro Michele Marvulli

Il maestro Michele Marvulli è nato ad Altamura nel 1929. Sin da piccolo  si è avviato alla carriera di pianista-concertista. Ha seguito regolari studi musicali presso il liceo ’Nicolò Piccinni ‘ di Bari.

Ha conseguito lusinghieri successi a seguito della partecipazione a  importanti concorsi pianistici  ( tra i quali sono da segnalare quelli di Genova nel 1953 e di Ginevra nel 1955, dove consegue una medaglia d’oro nella sezione musica da camera in duo con la violinista Ludmilla Kutznetsoff).

STra i suoi insegnanti ricordiamo: Nicola Costa e Vladimir Ersham per il pianoforte, Arturo Bonucci per la musica da camera, Nino Rota per la composizione e Franco Ferrara per la direzione d’orchestra. Si perfeziona a Roma con il maestro Rodolfo Caporali e consegue il diploma di Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Arturo Bonucci.

Nel dopoguerra si trasferisce in Svizzera e frequenta la Hohe Musikschule di Basilea. Rientrato in Italia, a partire dagli anni ’60 nel corso di oltre 40 anni di insegnamento nei Conservatori di Bari, Firenze e Pesaro, fonda e coltiva una delle più importanti scuole pianistiche italiane (Emanuele Arciuli, Luigi Ceci, Gregorio Goffredo, Giovanna Valente, Angela Montemurro Lentini ed innumerevoli concertisti/ docenti di chiara fama). Continua la Lettura

Celebrazione del Centenario della morte di Ricciotto Canudo

1 Giugno 2023 Autore:  
Categorie: Comunicati, Scuola, Storia

Locandina sulla commemorazione di Ricciotto Canudo

Il 10 novembre 1923 muore a Parigi Ricciotto Canudo, padre dell’estetica cinematografica, spirito e studioso poliedrico, colui che ha coniato  la definizione di ‘Settima Arte’ per il Cinema.

A Canudo, nato a Gioia del Colle  il 2 gennaio 1877, nel Centenario della nascita, l’Amministrazione comunale di Gioia ha fatto apporre sul prospetto della sua casa natale una targa commemorativa.

A Ricciotto Canudo è stato intitolato il Liceo Scientifico Statale del Comune di Gioia del Colle.

In occasione del Centenario della sua morte  l’Istituto di Istruzione Superiore Licei ‘Canudo-Marone’ ITI ‘Galilei’  di Gioia del Colle ha organizzato una serie di manifestazioni a partire da maggio fino  a novembre del 2023 sotto il titolo ‘Canudo e la valorizzazione delle Sette Arti’.

Le manifestazioni, che godono del patrocinio della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Gioia del Colle e di Apulia Film Commission, usufruiscono della collaborazione  del Palazzo Romano eventi, dell’Associazione dei genitori degli studenti dell’I.I.S.S. ‘R. Canudo’, della Masseria Canale e di SIC! ProgettAzioni Culturali. Continua la Lettura

I ‘portatori’

Confratelli ‘portatori’ del busto argenteo di San Filippo

Da tempo immemorabile a Gioia quasi ogni mese si festeggiava un avvenimento religioso legato alla ricorrenza liturgica di un Santo. Tre erano i momenti forti di queste ricorrenze: la celebrazione della Messa in onore del Santo, la processione della statua del Santo e la festa civile che era imperniata sull’ascolto della Banda musicale e sullo ‘sparo’ dei fuochi d’artificio.

Tra queste tradizioni quella più coreografica e maggiormente partecipata è senz’altro la processione del Santo o della Santa, che, portato a spalla da quattro individui, attraversava le vie della città accompagnata dalle Confraternite e dai sacerdoti locali, dagli amministratori comunali, da un folto numero di fedeli, mentre numerosi cittadini facevano ala al passaggio della processione, ed altri dai balconi, addobbati con drappi preziosi, lanciavano petali di fiori all’arrivo della statua del Santo.

Fino agli inizi del secolo scorso, nella ricorrenza delle feste dei Santi, per portare a spalla le statue dei Santi durante le relative processioni si ricorreva all’affidamento attraverso una ‘licita’: coloro che offrivano una somma superiore a quella degli altri partecipanti all’asta si aggiudicavano quel privilegio.

Con il passare degli anni e fino alla fine del secolo scorso toccava anche ad alcuni confratelli o ad alcuni fedeli il compito e l’onore di portare in processione le statue attraverso le vie del paese. Continua la Lettura

« Pagina precedentePagina successiva »

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.