San Filippo Neri ed il vento di Gioia del Colle

San Filippo riceve lo Spirito Santo

San Filippo Neri durante la sua vita ha manifestato un carattere allegro e burlesco, ma non canzonatorio, non solo nei confronti del prossimo, ma anche verso se stesso.

Per ammutolire le voci che circolavano sulla sua santità e sminuire la sua persona vestiva in modo trasandato e buffo o si faceva vedere in pubblico con una pelliccia di ermellino, in piena estate, o con un cagnolino in braccio o con la barba rasata per metà faccia o si faceva tagliare la barba in piazza o placava la sete bevendo per strada attingendo ad una bottiglia.

Papini diceva di San Filippo Neri: “Lo chiamino pure l’Apostolo di Roma e lo venerino come santo universale, ma sta il fatto che egli deve la sua originalità all’impronta incancellabile della sua nascita fiorentina. Nessun santo ha riso e fatto ridere al par di lui e a nessun santo, come a lui, si può applicare la famosa definizione dantesca “fiorentino spirito bizzarro”. San Filippo, insomma, è un ragazzo fiorentino che s’è innalzato fino ai vertici della santità, rimanendo in parte quel che era, cioè fanciullo e faceto”.

Anche dopo la sua morte il popolino continua a ricordare e ad amare il suo spirito burlesco e attribuisce a lui alcuni interventi che non riesce a spiegare diversamente. Leggi tutto

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