Gli scudi e la quattro Porte di Gioia

Scudo della Porta Maggiore

A  quasi due anni dalla presentazione, (avvenuta il 27 settembre 2020 nel chiostro comunale), degli scudi e dei vessilli delle quattro Porte di Gioia del Colle, da parte de direttore artistico del “Palio delle botti”, Claudio Santorelli, gli stessi scudi sono stati sistemati nei relativi punti.

Infatti all’angolo tra Piazza Plebiscito e via Carlo III di Borbone, presumibile ubicazione della Porta  San Francesco è stato posizionato l’omonimo scudo, opera del pittore gioiese Sergio Gatti; all’incrocio di Piazza Margherita di Savoia con corso Vittorio Emanuele II è stato posizionato lo scudo della Porta Maggiore di Gioia, che probabilmente era ubicata all’imbocco di Corso Vittorio Emanuele II, opera del pittore gioiese Pompeo Colacicco; all’imbocco di Via Bartolomeo Paoli, angolo Corso Garibaldi è stato posizionato lo scudo della Porta San Domenico, opera del pittore gioiese Mario Pugliese; all’angolo tra via Paolo Losito e Piazza XX Settembre è  stato posizionato lo scudo Porta del Casale, opera del pittore gioiese Filippo Cazzolla. Leggi tutto

Parte la seconda edizione del “Palio delle botti”

Dopo la prima edizione del ' Palio delle botti ' Gioia si appresta a vivere la seconda edizione della manifestazione nei giorni 19 e 20 agosto 2017.

L'edizione di quest'anno prevede la partecipazione di 12 Cantine produttrici di vino Primitivo: Donvito Tufara, vincitrice dello scorso Palio, Patruno-Perniola, Tenuta Chiaromonte, Cantine Guttarolo, Cantine Imperatore di Adelfia, Azienda Agricola Giuliani, Casa Vinicola Coppi di Turi, Cantine Polvanera, Azienda Agricola Tre Pini, Tenute Nettis, Tenuta Viglione, Vini Plantamura.

Ed è proprio ad Erasmo Plantamura, scomparso recentemente, infaticabile sostenitore della valorizzazione dei nostri prodotti tipici, ed in particolare del vino Primitivo di Gioia, che l'organizzatore della manifestazione, Claudio Santorelli,  ha voluto dedicare questa seconda edizione del Palio.

Altra novità di questa seconda edizione è il Palio riservato ai  piccoli spingitori, con botti ridimensionate e dipinte dagli alunni degli istituti comprensivi Mazzini-Carano e San Filippo Neri-Losapio.

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Il Palio delle Botti

PalioAnche se ai diversi ingressi nella città di Gioia circa 20 anni fa furono posti sei segnali turistici con la scritta: Gioia del Colle,città federiciana del vino primitivo e della mozzarella,  non tutti, neppure molti gioiesi,  sanno che Gioia del Colle è la  patria del vino primitivo. Quando si parla di primitivo pugliese la mente corre subito a Manduria, paese a circa 95 Km da Gioia in provincia di Taranto, assurto agli onori delle cronache per essere produttore affermato del prezioso nettare.

Ad onor  del vero spetta al canonico gioiese Francesco Filippo  Indellicati ( 1767- 1831 ) il merito di aver impiantato  a Gioia  il primo vitigno di primitivo alla fine del ‘700, anche se si suppone che già nei secoli VIII-III a. C. nel territorio nei dintorni di Gioia si producesse vino, come farebbe pensare il ritrovamento di numerosi contenitori in argilla, ritrovati nell’antico sito peuceta di Monte Sannace  a 5 Km. da Gioia, destinati a contenere vino.

Per chi volesse maggiori informazioni sul primitivo di Gioia è possibile consultare su questo sito il post: www.gioiadelcolle.info/cantina-polvanera/.

Per  riscoprire e valorizzare le tradizioni e i prodotti di eccellenza del nostro paese, grazie ad un’idea di Claudio Santorelli, in collaborazione con il laboratorio di idee ‘ Il Faro ‘ e di Gioia del Colle Joha il 27 agosto 2016 si è tenuta la prima edizione del ‘ Palio delle Botti ‘ Trofeo  ‘ Città del primitivo ‘.

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