La cavalcata dei Re Magi a Gioia, 06 gennaio

I tre Re Magi in cammino verso Betlemme. Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Un tempo durante tutto l’anno si susseguivano numerose feste religiose, legate prevalentemente al culto della Madonna e dei Santi, tra i quali spiccava quello del Patrono. Tra le tante feste religiose che si svolgevano un tempo a Gioia, ce n’è una che va ricordata, e che da numerosi decenni è stata dimenticata: quella che si svolgeva il 6 gennaio di ogni anno, che è ricordata come Epifania, cioè manifestazione di Gesù come Salvatore dell’umanità, come Dio sceso in terra per riconciliare gli uomini con il Padre, come Re dell’universo, il quale viene riconosciuto come tale dai potenti provenienti da tutte le parti del mondo, impersonati dai Re Magi.

Nella tradizione locale durante il periodo natalizio i presepi allestiti nelle chiese e nelle abitazioni domestiche erano arricchiti, oltre che da statue di pastori, contadini e artigiani, anche da quelle che raffiguravano i tre Re Magi a cavallo di cammelli o dromedari, che portavano i loro doni al Bambino Gesù; questi ultimi, però, o venivano posizionati nel presepe in un punto più lontano dalla grotta  e li si faceva avanzare  man mano che si avvicinava la festa dell’Epifania o venivano posti davanti alla grotta del Bambino il giorno 6 gennaio. Leggi tutto

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