1 luglio 1920: l’eccidio di Marzagaglia

Aprile 6, 2020 by  
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I tentativi di esportare nel Sud dell’Italia un tipo di industrializzazione pesante, sono stati una scelta che si è dimostrata perdente (come dimostrato dagli insediamenti di Bagnoli e di Taranto). Il Mezzogiono, invece, andrebbe valorizzato maggiormente nella sua vocazione agricola e nella trasformazione dei prodotti dell’agricoltura.

Nel 1915 gli  uomini del Sud, in età di leva, erano stati chiamati alle armi per combattere contro l’impero  austro-ungarico  con  la speranza, anzi la promessa  che,  al ritorno vittorioso da quel conflitto avrebbero potuto godere dell’assegnazione di terre da coltivare.

Lo stesso Primo Ministro Antonio Salandra, per animare i soldati a combattere, dal 1915 aveva dichiarato alla Camera che alla fine della guerra ogni contadino, eroe del fronte, avrebbe avuto la sua parte di terra come ricompensa offerta dalla Patria ai suoi valorosi figli.

Grande fu la delusione all’indomani del 4 novembre del 1918: quei superstiti, scampate vittime del Primo Grande Conflitto Mondiale, pur essendo riusciti a portare sana la pelle  nel loro Comune, furono vittime di una cocente realtà, quella di aver dato vite dei loro cari alla Patria e di ritrovarsi in una situazione di povertà e di delusione per ricompense negate.

Il Governo, infatti, oltre ad essere in preda ad una profonda crisi economica, prese tempo, poiché non riuscì a trovare una mediazione tra le richieste dei

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Peppino Papalia

Novembre 24, 2014 by  
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downloadIl 24 novembre 2014 ricorre il 50° anniversario della morte di  un personaggio legato alla storia di Gioia del Colle. 

Nasce a Bari l'1-10-1897 da una famiglia calabrese di tradizioni democratiche e mazziniane.

Dopo essersi laureato in Giurisprudenza nell'Università di Napoli  partecipa alla prima guerra mondiale. Alla fine della guerra entra a far parte dello studio legale dell'avvocato socialista Michele Catalano. Aderisce alla scuola di pensiero meridionale di matrice positivistica, che  in Terra di Bari era rappresentata da Andrea Angiuli, Giovanni Bovio e Giuseppe Alberto Pugliese, conosciuti per le teorie innovative nel settore della filosofia del diritto penale.

E' stato uno dei fondatori del movimento liberale-socialista e del Partito d'Azione. Ha preso parte al primo Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale che si svolse a Bari nei giorni 28  e 29 gennaio 1944. Il Partito d'Azione lo nomina come rappresentante della Puglia nella Consulta Nazionale insieme ad Eugenio Laricchiuta e a Giuseppe Di Vittorio.

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