La Chiesa delle Anime Purganti

15 Agosto 2023 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Ingresso della cappella del Purgatorio

Tra le numerose chiese presenti in Gioia si è persa memoria di una cappella, dedicata alle Anime del Purgatorio.

Una prima menzione di questa chiesa la ritroviamo nei Decreti relativi alla Santa Visita a Gioia, effettuata nel 1662 dall’arcivescovo di Bari, Diego Sersale. In essi si riporta che è affiancata alle strutture architettoniche della Chiesa Madre e che la sua denominazione è S. Maria del suffragio delle anime del purgatorio. Rettore della chiesa è il canonico Biagio Caputo, al quale l’arcivescovo impone di togliere via dalle pareti sia le ossa che i teschi dei fedeli defunti e di deporli nel cimitero. Era infatti pratica consolidata in quel tempo quella di seppellire i defunti all’interno delle chiese.

La chiesa originariamente aveva due porte; la minore era posta lateralmente. Il vano della sacrestia poggiava direttamente sui muri esterni della cappella di Sant’Anna e probabilmente era comunicante con la Chiesa Madre.

La chiesa viene citata anche a seguito della Santa Visita effettuata nel 1695 dall’arcivescovo di Bari Carlo Loffredo, con sue parole di censura a riguardo di un dipinto, abbastanza esteso, che era affrescato sull’unico altare presente e che aveva come soggetto la rappresentazione delle anime purganti. L’arcivescovo ordina: Che le figure delle Anime delle Donne Purganti nude s’adombrino, e si coprino di fiamme nel petto, e nelle coscie per non apparir le mammelle, che più presto offendono gli occhi di chi li mira, che li portino devozione. Si ricorda anche che nella chiesa del Purgatorio officia la Confraternita detta del Purgatorio per la sepoltura dei defunti più poveri. Continua la Lettura

Il professore Giovanni Santoiemma

20 Luglio 2023 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Scuola, Storia

Il professor Giovanni Santoiemma

Il 13 luglio, all’età di 82 anni, ci ha lasciati il prof. Giovanni Santoiemma, conosciuto da tutti come “Gianni il professore”.

Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo classico di Gioia nell’anno scolastico 1959-60 è stato uno dei primi studenti gioiesi ad iscriversi alla facoltà di Lingue e letterature straniere e a conseguire la laurea con specializzazione quadriennale nella lingua inglese.

In un periodo in cui nelle scuole di Gioia si insegnava quasi esclusivamente la lingua francese, pensare di studiare la lingua inglese per poi insegnarla agli studenti sembrava una scelta azzardata e rischiosa; non per Gianni, che, con uno sguardo rivolto al domani, aveva previsto che il futuro per la società sarebbe stato quello di conseguire la conoscenza della lingua inglese. I fatti hanno dimostrato che Gianni aveva visto bene e che la lingua inglese sarebbe diventata la lingua degli scambi internazionali e della tecnologia. Continua la Lettura

I ‘fuochi del Carmelo’ a Gioia

Tela raffigurante la Madonna del Carmelo. opera del pittore Paolo Lnari, 1797, presente sul terzo altare di destra della Chiesa Madre di Gioia

La settimana del mese di luglio 2023 dal 9 al 16 agosto a Gioia è stata caratterizzata da temperature elevate che hanno superato anche i 40 gradi.

Si potrebbe pensare che si sia trattato di un fenomeno singolare e fuori dall’ordinario, ma alcune testimonianze ci attestano che anche nei tempi passati era frequente che intorno alla metà del mese di luglio, e in particolare in concomitanza della festività della Madonna del Monte Camelo o del Carmine, si presentavano giornate eccessivamente calde.

A conferma di quanto detto, di seguito riporto una ricerca del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, dal titolo I fuochi del Carmelo a Gioia del Colle. Mese di Luglio.

Anticamente a Gioia del Colle si celebravano i riti popolari dei Sacri Fuochi del Carmelo.

Meteorologicamente durante i mesi centrali del mese di Luglio, soffiavano in Paese, vampe infuocate dei venti Scirocco e Favonio, che parevano incendiare l’aria e venivano paragonate a fuochi invisibili, simbolo dello Spirito Santo.

Il fenomeno atmosferico si verificava solitamente durante la novena, i giorni festivi della memoria liturgica di Maria Santissima del Monte Carmelo, Regina delle Sante Anime del Purgatorio, compresi i giorni successivi, fino all’Ottava della Festa. I Gioiesi ritenevano che la Madonna del Carmine facesse spirare in Città e nell’Agro Gioiese il vento caldo umido Scirocco, misto al torrido e secco Favonio, per far comprendere ai Fedeli viventi, le pene che soffrivano transitoriamente, le Anime Sante, immerse nel fuoco purificatore del Purgatorio, in modo da accelerare, attraverso le preghiere e le buone azioni caritatevoli, la loro salita in Paradiso. Continua la Lettura

Due nuove intitolazioni di siti comunali

Il Liceo Classico P. V. Marone in una foto del 1949

Il Comune di Gioia del Colle si sta arricchendo di due nuove intitolazioni di siti cittadini.

Infatti con deliberazione n. 202 del 28-06.2022, la Giunta Comunale di Gioia del Colle, dopo aver  esaminato la richiesta presentata dalla Pro Loco di Gioia del Colle,  dopo aver verificato la regolarità della stessa alla luce delle vigenti disposizioni nazionali e comunali e tenuto conto dei pareri favorevoli  di regolarità tecnica espressi dai dirigenti comunali, nonché del fatto che tale approvazione non comporta riflessi diretti ed indiretti sulla situazione economico-finanziaria  o sul patrimonio dell’ente, con voti unanimi e palesi, ha preso atto del parere favorevole espresso dalla Commissione Consultiva per la Toponomastica, giusta processo verbale n. 11 del 20-06-2023 e, per l’ effetto, di procedere alla intitolazione dei due giardinetti che fiancheggiano il Liceo Classico ‘Publio Virgilio Marone’: quello di via Roma al prof. Fortunato Matarrese chiamandolo ‘Giardino Fortunato Matarrese’ e quello di Via Armando Celiberti al prof. Francesco Cortese chiamandolo ‘Giardino Francesco Cortese’.

Ha deliberato inoltre di trasmettere il provvedimento all’Ufficio Tecnico – Area Tecnica, per la predisposizione degli adempimenti di competenza.

I proff. Matarrese e Cortese, oltre ad aver insegnato Materie Letterarie e latino nel Liceo Classico ‘P.V. Marone’,  contribuendo alla formazione culturale e umana di intere generazioni,  per diversi anni hanno ricoperto il ruolo di preside nello stesso Istituto scolastico e sono autori di numerose pubblicazioni.

In particolare il prof. Matarrese, oltre ad aver prodotto  pregevoli studi su illustri personaggi gioiesi, va ricordato come uno dei maggiori e  accreditati studiosi danteschi a livello internazionale.

Per ulteriori approfondimenti sui due professori è possibile consultare questo sito, digitando i seguenti link: https://www.gioiadelcolle.info/index.php?s=fortunato+matarrese, e https://www.gioiadelcolle.info/index.php?s=francesco+cortese.

 

Il Maestro Michele Marvulli

2 Giugno 2023 Autore:  
Categorie: Storia

Il Maestro Michele Marvulli

Il maestro Michele Marvulli è nato ad Altamura nel 1929. Sin da piccolo  si è avviato alla carriera di pianista-concertista. Ha seguito regolari studi musicali presso il liceo ’Nicolò Piccinni ‘ di Bari.

Ha conseguito lusinghieri successi a seguito della partecipazione a  importanti concorsi pianistici  ( tra i quali sono da segnalare quelli di Genova nel 1953 e di Ginevra nel 1955, dove consegue una medaglia d’oro nella sezione musica da camera in duo con la violinista Ludmilla Kutznetsoff).

STra i suoi insegnanti ricordiamo: Nicola Costa e Vladimir Ersham per il pianoforte, Arturo Bonucci per la musica da camera, Nino Rota per la composizione e Franco Ferrara per la direzione d’orchestra. Si perfeziona a Roma con il maestro Rodolfo Caporali e consegue il diploma di Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Arturo Bonucci.

Nel dopoguerra si trasferisce in Svizzera e frequenta la Hohe Musikschule di Basilea. Rientrato in Italia, a partire dagli anni ’60 nel corso di oltre 40 anni di insegnamento nei Conservatori di Bari, Firenze e Pesaro, fonda e coltiva una delle più importanti scuole pianistiche italiane (Emanuele Arciuli, Luigi Ceci, Gregorio Goffredo, Giovanna Valente, Angela Montemurro Lentini ed innumerevoli concertisti/ docenti di chiara fama). Continua la Lettura

Celebrazione del Centenario della morte di Ricciotto Canudo

1 Giugno 2023 Autore:  
Categorie: Comunicati, Scuola, Storia

Locandina sulla commemorazione di Ricciotto Canudo

Il 10 novembre 1923 muore a Parigi Ricciotto Canudo, padre dell’estetica cinematografica, spirito e studioso poliedrico, colui che ha coniato  la definizione di ‘Settima Arte’ per il Cinema.

A Canudo, nato a Gioia del Colle  il 2 gennaio 1877, nel Centenario della nascita, l’Amministrazione comunale di Gioia ha fatto apporre sul prospetto della sua casa natale una targa commemorativa.

A Ricciotto Canudo è stato intitolato il Liceo Scientifico Statale del Comune di Gioia del Colle.

In occasione del Centenario della sua morte  l’Istituto di Istruzione Superiore Licei ‘Canudo-Marone’ ITI ‘Galilei’  di Gioia del Colle ha organizzato una serie di manifestazioni a partire da maggio fino  a novembre del 2023 sotto il titolo ‘Canudo e la valorizzazione delle Sette Arti’.

Le manifestazioni, che godono del patrocinio della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Gioia del Colle e di Apulia Film Commission, usufruiscono della collaborazione  del Palazzo Romano eventi, dell’Associazione dei genitori degli studenti dell’I.I.S.S. ‘R. Canudo’, della Masseria Canale e di SIC! ProgettAzioni Culturali. Continua la Lettura

I ‘portatori’

Confratelli ‘portatori’ del busto argenteo di San Filippo

Da tempo immemorabile a Gioia quasi ogni mese si festeggiava un avvenimento religioso legato alla ricorrenza liturgica di un Santo. Tre erano i momenti forti di queste ricorrenze: la celebrazione della Messa in onore del Santo, la processione della statua del Santo e la festa civile che era imperniata sull’ascolto della Banda musicale e sullo ‘sparo’ dei fuochi d’artificio.

Tra queste tradizioni quella più coreografica e maggiormente partecipata è senz’altro la processione del Santo o della Santa, che, portato a spalla da quattro individui, attraversava le vie della città accompagnata dalle Confraternite e dai sacerdoti locali, dagli amministratori comunali, da un folto numero di fedeli, mentre numerosi cittadini facevano ala al passaggio della processione, ed altri dai balconi, addobbati con drappi preziosi, lanciavano petali di fiori all’arrivo della statua del Santo.

Fino agli inizi del secolo scorso, nella ricorrenza delle feste dei Santi, per portare a spalla le statue dei Santi durante le relative processioni si ricorreva all’affidamento attraverso una ‘licita’: coloro che offrivano una somma superiore a quella degli altri partecipanti all’asta si aggiudicavano quel privilegio.

Con il passare degli anni e fino alla fine del secolo scorso toccava anche ad alcuni confratelli o ad alcuni fedeli il compito e l’onore di portare in processione le statue attraverso le vie del paese. Continua la Lettura

Via Giuseppe Barba

16 Maggio 2023 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Via Giuseppe Barba

Nel quartiere bizantino di Gioia, sul prolungamento di via Spada, vicolo che si imbocca tra la sede INPS e piazza Cesare Battisti e che porta al sagrato della chiesa di Sant’Andrea, è ubicata la via che porta il nome dell’arciprete Giuseppe  Barba.

Nella Galleria in sonetti di ritratti storco-poetici degli Arcipreti della Collegiata insigne di Gioja in Bari pubblicata in Appendice al Quadro istorico-poetico sulle vicende di Gioia in Bari detta anche Livia, al XII Ritratto, che di seguito riporto, l’abate Francesco Paolo Losapio ci notizia dell’Arciprete Dottor D. Giuseppe Barba, un religioso già in vita  in odore di santità.

Nutrire i vivi, e seppellire i morti

Eran pregi di Barba, e non di meno

Tutte l’altre virtù dell’alme forti

E di grand’uomo egli annidava in seno.

   Or benigno, or severo in modi accorti

   Usò lo sprone, oppur la sferza e ‘l freno,

   Intrepido or minacce, ora conforti

   Di vizi, o di virtù secondo il treno.

Grave nel portamento e nel contegno,

Vestìa con gran decoro, e sempre in fronte

Del sacro minister splendeagli il segno.

   Nuovo Sannacherib lasciò le impronte

   Di morte sul suo capo: Iddio per pegno

   D’amor salvollo, e con maniere conte. Continua la Lettura

La masseria Gigante

La masseria Gigante, vista dall’alto

Della famiglia Cassano abbiamo parlato in un altro articolo pubblicato su questo sito, visionabile cliccando sul seguente link:  https://www.gioiadelcolle.info/gioia-del-colle-e-la-famiglia-cassano/.

Nel 1612 un ramo della famiglia Cassano si trasferisce a Gioia del Colle e si imparenta con la famiglia Gigante, originaria di Acquaviva delle Fonti, consolidando il proprio patrimonio agrario.

Dal 1812 al 1813 capo dell’Amminisrazione comunale di Gioia è Filippo Gigante.

La masseria Gigante è ubicata sulla via che porta ad Acquaviva a circa 5 Km. dall’abitato di Gioia.

Non siamo a conoscenza dell’anno di costruzione di questa masseria; l’incisione presente su una pietra che è murata nel corpo di fabbrica delle cantine edificate nel 1884 riporta la seguente iscrizione: V. G. G. F. A D 1753, probabilmente iniziali della famiglia Gigante che fece costruire la masseria in quella data. Nella seconda metà dell’Ottocento la costruzione fu restaurata e ampliata da Filippo Cassano, che ne era proprietario.

Particolare della scalinata della masseria Gigante

In epoca più vicina a noi la masseria è stata proprietà della signora Zoe Leomanni, coniugata Cassano. Alla sua morte la masseria e stata data in eredità ai figli della signora Milena Perniola, figlia dell’ultimo marito della signora Zoe. Gli eredi hanno provveduto al restauro dei tetti della masseria, che erano in gran parte fatiscenti, e tali lavori hanno consentito l’utilizzo dei terreni di pertinenza della masseria, con la costituzione di una azienda agricola, che prende il nome da Masseria Gigante, che conducono direttamente,  per colture biologiche di grano e di vigneti.

Anche se la struttura presenta alcune feritoie sul coronamento, non rientra nel novero delle masserie fortificate.

La masseria, una delle più belle presenti nell’agro gioiese, sia dal punto di vista architettonico che per la volumetria che occupa, si sviluppa su tre livelli.

Secondo la tradizione delle grandi masserie il primo livello, quello a piano terra, era adibito in parte a ricovero di attrezzi e di bestiame e in parte ad abitazione del massaro e degli addetti alle attività agro-zootecniche.

Da ammirare è la facciata principale che presenta una elegante e imponente scalinata antistante l’edificio e un portale modanato. Continua la Lettura

Don Tonino Bello nel 30° anniversario della morte

Don Tonino Bello con papa Giovanni Paolo II

Quest’anno ricorrono due anniversari: due cantori dell’armonia, della musica e della pace, che ci allontanano dalle miserie umane per innalzarci al cielo, a Dio, Re della pace, dell’armonia e dell’amore.

Sono entrambi nativi di Alessano, dove sono anche sepolti. Il primo è il maestro Paolo Falcicchio direttore della Banda Musicale di Gioia del Colle, del quale quest’anno ricorre il 60⸰ anniversario della morte mentre l’altro è don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, anche lui musicista per diletto, a cui piaceva suonare la fisarmonica e l’organo, cantore dell’armonia dell’universo e della pace, del quale quest’’anno ricorre il 30⸰ anniversario della morte.

Sin dall’antichità la musica ha suscitato un fascino straordinario a tal punto che molti popoli credevano che essa fosse un dono degli dei.

Ma è di don Tonino Bello che stasera vogliamo parlare e dedicargli questa rappresentazione.

Il 20 aprile 2023 ricorre il trentesimo anniversario della morte di don Tonino Bello (Alessano 1935- Molfetta 1993). Continua la Lettura

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