Il Macello Comunale

Dicembre 7, 2009 by  
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Fino agli anni che precedono la proclamazione dell'Unità d'Italia era prassi comune in quasi tutti i Macello Comunalepaesi del Sud macellare gli animali nelle pubbliche strade. In tale circostanza i cittadini si aiutavano vicendevolmente e gratuitamente.  Sembrava quasi di partecipare alla celebrazione di un rito sacro, durante il quale le strade erano affollate, pullulanti di un andirivieni di gente, specie di bambini che curiosavano, come se si trattasse della folcloristica celebrazione della festa del Santo Patrono.

Con delibera del 6 novembre 1861, sindaco Antonio Taranto, il Decurionato di Gioia decideva di prendere un locale ad uso del  Macello per uccidere gli animali lontano dalla vista e dalla curiosità delle persone, oltre che per motivi igienici.

Il 25 novembre 1871 Il Consiglio dei Decurioni delibera la costruzione del nuovo Macello nel giardino degli ex Francescani Riformati  e conferisce l'incarico della progettazione all'architetto Giovanni D'Erchia di Monopoli.

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