Meningite e prevenzione

Gennaio 13, 2008 by  
Filed under Attualità

Dott. Tommaso DonvitoIn relazione ai casi di meningite registrati in questi ultimi giorni, e in particolare in Veneto, si ritiene utile fornire un quadro complessivo della situazione sia dal punto di vista epidemiologico che da quello della prevenzione e del controllo della malattia.
Nonostante la meningite sia in costante diminuzione, ogni anno in Italia si verificano circa 900 casi di meningite batterica. Si tratta di una malattia infettiva grave, ma curabile, anche se si presenta con una mortalità significativa (14% dei casi), in particolare nella sua forma fulminante, come è accaduto nel caso del focolaio epidemico del Veneto provocato dal batterio Meningococco di gruppo C.
Dei 900 casi italiani circa un terzo è causato dal Meningococco (prevalentemente di gruppo C), un altro terzo da Pneumococco, mentre gli altri casi per oltre la metà erano causati dal batterio Emofilo, ormai sconfitto grazie alla vaccinazione specifica di massa dei neonati già attiva in Italia da 7 anni. L'altra metà (circa un sesto dei casi) è invece causata da diversi batteri.
In Italia il tasso di incidenza di meningite meningococcica, che è quella più contagiosa, è tra i più bassi in Europa. Negli ultimi 7 anni si sono registrati in Italia 447 casi di meningiti da meningococco di gruppo C con 63 decessi (14%). Dal gennaio al settembre di quest'anno sono stati notificati 20 casi di meningite C e 2 decessi (non includendo quelli attuali): dopo un rapido aumento dei casi in Italia tra il 2000 e il 2005 c'è stata una significativa riduzione dei casi nel 2006-2007, molto presumibilmente attribuibile all'incremento dell'offerta vaccinale specifica.

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Epidemiologia – 7,6 milioni di morti per cancro nel mondo

Carcinoma Polmonare da fumoBen 7,6 milioni di morti per cancro quest'anno in tutto il mondo e 12,3 milioni di casi. Ed è il tumore del polmone, killer per 975 mila uomini e 376 mila donne, a guidare questo bollettino di guerra, secondo l'American Cancer Society, che per mettere a punto il rapporto ha utilizzato i dati dell'International Agency Research on cancer, 'braccio' dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'oncologia.

Circa 20 mila persone al giorno muoiono di cancro nel mondo.

Fra i fattori di rischio primeggia il fumo, largamente responsabile dell'aumento dei casi di tumore del polmone. Il fardello delle malattie neoplastiche grava sempre più pesante sui Paesi in via di sviluppo: è l'altra faccia della medaglia dell'allungamento della vita media e della diminuzione dei decessi per malattie infettive e della mortalità infantile. Ma l'aumento dei casi di cancro nei Paesi meno ricchi è conseguenza anche di stili di vita sempre più simili a quelli occidentali e della massiccia diffusione del vizio del fumo.

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Obesità  : Un Big Killer troppo misconosciuto

Famiglia sovrappeso (Fernando Botero)L'obesità è una condizione clinica talmente diffusa da potersi ormai ritenere una vera  e propria epidemia, se si pensa che in Italia un adulto su due e una donna su tre e, dato ancor più temibile, un adolescente su tre  risultano essere in soprappeso.

L'obesità apre la strada ad una serie di gravi complicazioni, dal diabete alle malattie cardiovascolari.

In Italia (dati diffusi dal Ministero della Salute) all'obesità possono essere ricondotti ben 52000 morti ogni anno: quindi appare giustificata la definizione di Big Killer se si pensa che tale dato è secondo solo al fumo.

Ma purtroppo si tratta di una condizione alla quale non sempre viene dato "il giusto peso", alla quale ci si  finisce per rassegnare, considerandola come inevitabile e incorreggibile. Troppo frequentemente l'obeso non viene considerato da noi medici, ci passa sotto gli occhi quasi inosservato (è paradossale !), forse perché riteniamo tempo perso quello impiegato nel counseling (ascolto del paziente e comunicazione) e forse perché riteniamo frustrante qualsivoglia tentativo verso il recupero: le diete non vengono seguite, il consiglio di aumentare l'attività fisica non viene messo in pratica, insomma l'ago della bilancia non scende.

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