Lo stabilimento ‘Gallo prefabbricati’ a Gioia del Colle

Nel 1964 il nostro concittadino, l’imprenditore edile Rocco Gallo, ha avviato a Gioia la produzione di manufatti per l’edilizia. Si deve alla sua lungimiranza e all’aver fortemente creduto che il boom economico che stava interessando la nostra Italia avrebbe portato un notevole sviluppo edilizio, l’aver voluto dare vita ad una industria che facesse fronte alla […]

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Gli uffici e lo  stabilimento Rocco Gallo a metà degli anni ’60, con l’insegna  ‘Manufatti per l’edilizia ditta Rocco Gallo’

Nel 1964 il nostro concittadino, l’imprenditore edile Rocco Gallo, ha avviato a Gioia la produzione di manufatti per l’edilizia.

Si deve alla sua lungimiranza e all’aver fortemente creduto che il boom economico che stava interessando la nostra Italia avrebbe portato un notevole sviluppo edilizio, l’aver voluto dare vita ad una industria che facesse fronte alla crescente richiesta di materiale edile.

Il signor Rocco Gallo aveva una impresa edile e quindi un primo stock di prodotti del suo stabilimento poteva essere assorbito dallo stesso costruttore.Inizialmente lo stabilimento, ubicato sul lato orientale della statale 100, era composto di due grandi reparti: il primo costruito nel 1965 e l’altro fu completato alla fine degli anni ’60.

Si producevano diversi manufatti per l’edilizia, che spaziavano tra articoli per giardini, come statue, fontane, vasi ed altri elementi decorativi.  In un altro reparto erano prodotti: recinzioni per ville e condomini, pavimentazioni per giardini e blocchetti modulari per recinzione, il tutto sempre in calcestruzzo o in cemento armato.

Lo stabilimento si riforniva di cemento dalla cementeria di Barletta e di sabbia proveniente da una cava di Sammichele.

Lo stabilimento era dotato di una serie di macchine e di stampi per poter produrre il materiale che poi veniva esportato anche fuori della regione Puglia.

Alla fine degli anni ’80, anche a seguito di danni provocati da una abbondante nevicata e al crollo si alcuni solai, lo stabilimento si spostò su lato opposto della statale su un suolo di fronte all’esistente struttura e si attrezzò per la produzione, in parte già avviata, di tubazioni in cemento armato sia a vibrocompressione che a compressione radiale, di diverso diametro, da utilizzare sia per la costruzione di acquedotti che per reti fognanti. La ditta Gallo è stata la prima azienda, nell’intero Meridione, ad avviare la produzione di tubi in calcestruzzo armato a compressione radiale.

Panoramica dello stabilimento Rocco Gallo

Per fare fronte alle numerose richieste di propri prodotti, richieste provenienti non solo da ogni parte d’Italia, ma anche da alcuni paesi del Mediterraneo, la ditta Gallo aveva fatto richiesta di finanziamenti europei. Essendo stato beneficiario di un finanziamento europeo a fondo perduto di oltre 4 miliardi di lire, con l’unico vincolo di assumere almeno 13 nuove unità lavorative, di insediare la nuova linea produttiva in una zona ad essa deputata e di venire in possesso di tutte le autorizzazioni all’uopo richieste, la ditta Gallo avviò la pratica al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) di Gioia del Colle.

Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni: quella dei Vigili del Fuoco, dell’Acquedotto, dell’Enel, della Comunità Montana e il placet del Ministero e del Patto Murgiano, la ditta Gallo presentò al Comune di Gioia la richiesta di ampliamento e ristrutturazione dello stabilimento per la produzione di manufatti prefabbricati in calcestruzzo ubicati in Gioia del Colle alla via ex SS. 100, Km. 36, chiedendo l’approvazione quale variante urbanistica ai sensi dell’art 5 del D.P.R. n. 447/1998.

La richiesta era intesa alla trasformazione di circa 100 mila metri quadrati, di proprietà della ditta Gallo, da terreno agricolo in terreno per insediamenti industriali.

Questa richiesta, dopo l’iter amministrativo di prassi, fu portata più volte in Consiglio comunale dal sottoscritto, a partire dal 16 settembre 2002 e si concluse nel marzo 2003. In quell’occasione il Consiglio comunale, anche a rischio di far perdere il finanziamento europeo alla ditta Gallo, non concesse parere favorevole alla richiesta presentata, subordinandone l’accettazione alla approvazione di varianti al Piano regolatore comunale.

Alcuni tubi prodotti dalla stabilimento Gallo

La mia presenza nel Consiglio comunale del 18 marzo 2003, in qualità di Presidente del Consiglio, presenza impedita da una forte sindrome influenzale, probabilmente avrebbe potuto dare un esito differente nell’approvazione di quella richiesta, anche alla luce di un incontro tenuto qualche giorno prima tra una delegazione di consiglieri comunali e il titolare della ditta Gallo, durante il quale era stato raggiunto un accordo circa la variazione da approvare in Consiglio, di soli 10 mila metri quadri di terreno da agricolo ad industriale, area strettamente necessaria per la costruzione dei capannoni da utilizzare per la linea di produzione di nuovi manufatti.

Si instaurò, di conseguenza, un contenzioso con l’Amministrazione comunale di Gioia e, purtroppo si giunse alla perdita del finanziamento per scadenza dei termini.

In un secondo tempo l’azienda ha prodotto anche lastre per recinzione, solai e coperture per aziende agricole ed industriali, silos, pavimentazioni civili ed industriali, pozzetti di ispezione per fogna, acquedotti, linee elettriche e telefoniche, oltre ai soliti manufatti per l’edilizia.

Attualmente la ditta Rocco Gallo produce tubi in calcestruzzo, che trovano impiego in diverse applicazioni, come fognature urbane ed industriali, impianti di bonifica, impianti di irrigazione, sia in Italia che all’estero. Inoltre produce pozzetti monolitici, pozzetti d’ispezione, caditoie, pluviali, pozzetti per impianti, cunicoli, fossi, cordoli, pavimentazioni e cunette, fosse biologiche, edilizia cimiteriale, muri e lastre per recinzioni, in calcestruzzo armato e non.

Il tubo Gallo viene realizzato in calcestruzzo sia semplice che armato ed è in grado di resistere a tutte le sollecitazioni meccaniche riscontrabili su strada, in funzione della diversa profondità di scavo e della tipologia di posa in opera. Il metodo di produzione a compressione radiale, che utilizza macchine di fabbricazione tedesca completamente automatiche, consente di evitare conicità interne e di avere generatrici interne continue, senza variazioni di diametro interno e il raggiungimento di elevate caratteristiche meccaniche, rugosità molto basse e assoluta impermeabilità della superficie interna.

La Ditta Gallo produce da oltre 10 anni, il sistema “MONOLITICO GALLO” l’unico sistema di canalizzazione composto da manufatti prefabbricati e componenti, progettati e realizzati per essere in grado di raccogliere, allontanare e ispezionare le acque di scarico sia di origine domestica che industriale, mantenendo inalterati i dati di progetto, salvaguardando le falde freatiche e l’ambiente, nel rispetto delle normative vigenti. Inoltre grazie a particolari componenti prefabbricati il sistema è in grado di migliorare l’organizzazione e la gestione dei servizi sotterranei delle nostre città. Il pozzetto di ispezione “MONOLITICO” risponde ai requisiti ottimali necessari ad un materiale per condotta fognaria: tenuta idraulica interna esterna e viceversa, tenuta idraulica nel collegamento con le tubazioni, resistenza chimica e all’abrasione, resistenza statica, adattabilità ad eventuali assestamenti del terreno.

Trullo prefabbricato prodotto e in esposizione presso lo stabilimento Rocco Gallo

Per qualche tempo la ditta Gallo ha prodotto anche dei tholos in cemento armato, un modulo abitativo prefabbricato che si ispira alla tipologia del trullo, caratteristico manufatto in pietra della nostra zona. Il tholos conserva tutti gli elementi caratteristici del trullo ed è composto da una base circolare o quadrangolare, realizzata con una serie di pannelli ciechi o bucati per gli ingressi e le finestre, sormontato da un primo anello di coronamento, seguito da altri anelli in cemento armato, fino a chiudere la volta a forma di cono. Il tholos assume l’aspetto di un trullo vero e proprio con l’eventuale copertura superiore a base di chiancarelle. Uno di questi manufatti è visibile all’ingresso dell’azienda e un altro all’ingresso del parcheggio del Cimitero monumentale di Gioia.

Altri trulli in cemento armato sarebbero stati ubicati in una zona  di Monte Rotondo, nei pressi dell’ingresso del carraro che porta alla Chiesa dell’Annunziata,  dove la famiglia Gallo , dopo aver posizionato una grande Croce metallica su un terreno adiacente alla strada provinciale Gioia-Putignano, aveva dato l’avvio alla costruzione di un complesso turistico-ricettivo, un villaggio di oasi di pace e di relax, immerso nel verde, in cui godere momenti di rigenerante riposo lontano dagli impegni quotidiani. L’idea dei progettisti era quello di costruire un centro turistico sulle pendici della Murgia orientale da presentare alle fiere internazionali per attirare non solo un crescente numero di visitatori delle bellezze artistiche e paesaggistiche di Gioia, ma anche come punto di arrivo e  di stazionamento per effettuare percorsi turistici nei Comuni circostanti (Alberobello, Castellana Grotte, Ostuni, Fasano, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Taranto, Altamura, Gravina, Matera, Andria, ecc.).

Il progetto prevedeva la costruzione di alcuni trulli in cemento armato di diversa grandezza, da quelli singoli a quelli quadrupli, di alcuni bungalow, di un teatro che avrebbe dovuto ospitare spettacoli di musica lirica durante l’estate, una sala ricevimenti, alcuni campi da tennis.

Erano stati piantumati dei pini mediterranei, inserite alcune panchine in pietra, sistemati i cordoli che recintavano le aiuole di ulivi e i muretti a secco.  Purtroppo il complesso non ha avuto completamento perché fu sottoposto a sequestro da Tribunale di Bari, per lottizzazione in zona in parte sottoposta a vincolo ambientale.

Panoramica del progetto dell’insediamento del villaggio dei tholos

Anche se l’ingegnere Pietro Milella, dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Gioia del Colle, in quell’occasione, anche  in riferimento ad alcune altre realizzazioni non legalmente perfette, ebbe a dire: Quelle opere che sono state realizzate senza concessione, sono comunque state sanate dall’ Ufficio tecnico, il complesso non è stato più realizzato.

Dal 2016 la ditta Gallo Prefabbricati è una delle 4 aziende che in Italia sono state autorizzate a produrre anche barriere in cemento per strade ed autostrade, elementi che si sono rivelati utili anche per altri scopi, come blocchi di cemento anti-terrorismo, in occasione di eventi e manifestazioni che richiamano un alto numero di presenze.

Per questo fine ha fornito questi blocchi al Comune di Bari in occasione del Capodanno e del G7 del 2017 e ad altri Comuni italiani.

Il Volley Gioia nel Palazzetto dello Sport di Gioia del Colle

In un’intervista Pinuccio Gallo ha affermato: Questo tipo di soluzione come deterrente per azioni terroristiche- ha affermato Gallo- è innegabile che abbiano un forte impatto da punto di vista visivo, per questo ho lanciato una proposta che è stata colta dal Comune di Bari, dove i ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti, si cimenteranno nell’abbellimento.

Abbiamo avuto la necessità di cogliere le esigenze del territorio e di questo particolare momento storico. La nostra azienda è in una posizione baricentrica rispetto anche alla Calabria e alla Basilicata, dove questi manufatti sarebbero stati necessari per diversi lavori sulla rete stradale. Grazie anche alla collaborazione con un’azienda del Lazio abbiamo avviato questo tipo di produzione, da oltre un anno. Purtroppo poi queste barriere in cemento si sono rivelate utili anche per altri scopi.

La ditta Gallo non si ferma a queste realizzazioni, ma, forte di un qualificato staff di progettisti e di collaboratori, sta cercando nuove opportunità e nuovi interventi, diversificando la propria produzione.  Il dott. Pinuccio Gallo sempre nel 2017 affermava: Abbiamo partecipato ad un bando regionale sulla ricerca e l’innovazione assieme a due Università e ad uno studio tecnico e a settembre partiremo con la sperimentazione di un frangiflutto in cemento che possa contenere le mareggiate ed evitare l’erosione delle coste. Il progetto sperimentale partirà dal comune di Torchiarolo, nel brindisino, e speriamo che nell’arco di due anni ci dia i buoni risultati ottenuti in laboratorio.

L’on.  dott. Giuseppe Gallo

Alla famiglia Gallo è legata l’attività del Volley Gioia, della cui squadra per circa un decennio è stato presidente il dott. Giuseppe Gallo, figlio del titolare dell’azienda. Durante la sua presidenza il Volley Gioia ha conseguito per ben due volte la promozione nella serie A 2 e due volte la promozione nella serie A 1, riuscendo a vincere anche due volte la Coppa di Lega. La sponsorizzazione della squadra, da parte della famiglia Gallo, riportata anche sulle maglie dei giocatori del volley, ha contribuito a far conoscere ancor maggiormente il nome dell’azienda e il nome di Gioia a livello nazionale.

La gestione della fabbrica era affidata allo stesso proprietario, il signor Rocco Gallo, il quale era coadiuvato soprattutto dal figlio Pinuccio, che alla morte del padre ha raccolto la sua eredità e ora guida l’azienda, che vanta 57 anni di storia e che impiega circa 50 persone, continuando a portare alto il nome di Gioia a livello internazionale.

A Rocco Gallo si deve la pubblicazione di una pianta guida di Gioia del Colle, che si fregia dei disegni di Vincenzo Tuccillo; una prima pianta risale al 1974, mentre una seconda pianta è datata 1984.

La prima edizione oltre alla pianta di Gioia con l’elenco  delle vie con riferimento al quadro toponomastico, conteneva  notizie storiche su Gioia del Colle, con traduzione anche in tedesco ed in lingua inglese,  con cenni sul castello normanno-svevo, sulla chiesa di Sant’Angelo,  la chiesa Madre S. Maria Maggiore, il Municipio ex convento dei domenicani, il palazzo San Francesco ex convento e chiesa, Monte Sannace e Montursi.

Pianta di Gioia, prima edizione

La seconda edizione, oltre alla pianta di Gioia e l’elenco  delle vie con riferimento  alla  pianta dell’abitato, presenta la pianta dell’agro gioiese con la viabilità extraurbana e l’indice alfabetico di tale viabilità. Il geometra Vincenzo Tuccillo ha corredato  la pianta guida con disegni raffiguranti: il castello normanno-svevo, l’Arco di Cimone, l’Arco in Via Sardella, l’Arco Nardulli, l’Arco di Costantinopoli, l’Arco San Nicola, la facciata di vecchia casa in Via Fusco, il  Municipio, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Monte Rotondo, il palazzo San Francesco, la Chiesa di Sant’Angelo,, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di Santa Lucia, la Chiesa dell’Immacolata Concezione di Lourdes, la Chiesa di San Vito.

In occasione della presentazione della seconda edizione della pianta guida di Gioia don Nicola Mazzarelli scrive: Un Bel Bis!… 1974 e 1984. Ancora una volta, con la consueta e munifica generosità, il  Comm. Rocco GALLO regala alla cittadinanza la nuova e rifatta pianta della Città: con “clichés” di richiamo, perfetta odonomastica e punti orientativi dell’agro circostante.

È  un lavoro utilissimo e complesso che un privato cittadino, un uomo però ed una personalità dai molteplici meriti, mercé il valido ed intelligente aiuto del Geom. Vincenzo Tuccillo, già noto come tecnico dal fine gusto artistico e come cittadino d’alta statura morale, offre e dona ai gioiesi e al forestiero. Rocco GALLO, infaticabilmente infaticato, ha saputo creare un’industria, imponente per mole e perfezione strutturale, la quale è un monumento di tenacissimo ed illuminato lavoro che oltre ad onorare l’autore, costituisce un vanto ed un orgoglio per la nostra Città.

Alla Ditta e al Geom. Tuccillo  vada un vivo ringraziamento ed  un nutrito benauspicante plauso.

Di seguito riporto quanto posto sulla  pianta guida, tratto  dalla Gazzetta del Mezzogiorno  del 26 maggio 1983: Un imprenditore del Sud self-made.

Chi percorre la S. S. 100 diretto a Gioia del Colle non può fare a  meno di posare i suoi occhi su una realtà imprenditoriale che non può che inorgoglire colui che l’ha creata. Si tratta dello stabilimento di produzione di manufatti in cemento di Rocco GALLO & figli.

La vita del fondatore Rocco è contraddistinta da varie tappe conseguenti ad intuizioni della sua fantasia creativa cui corrispondono regolarmente realizzazioni pratiche sempre di grande utilità,  economicità ed affidabilità.

La prima intuizione l’aveva realizzata nel settore delle costruzioni, validissimo imprenditore,  dopo aver vissuto l’esperienza del duro lavoro iniziato all’età di sette-otto anni appena.

Da muratore pensava a manufatti già pronti, che avrebbero ridotto notevolmente i tempi nelle singole fasi del lavoro. Nasce così la produzione dei blocchi per muratura, delle lastre per pavimentazione,  di frangisole in cemento ed altri. 

Pianta di Gioia, prima edizione

Nel 1974 si verifica  la grande ristrutturazione aziendale, destinata a rivoluzionare l’intero mercato dei tubi.

L’idea in proposito cominciò  a manifestarsi agli inizi degli anni ’70 per maturare in decisione operativa esattamente un decennio fa, all’insorgere dell’epidemia colerica.

Bisognava dotare i nostri centri, dai più piccoli ai comuni capoluoghi, di nuovi efficienti servizi idrico-fognanti per meglio tutelare la salute degli abitanti. Rocco GALLO mise a disposizione dei progettisti delle Amministrazioni  un progetto già lungamente impiegato ed apprezzato nei paesi stranieri che per la sua economicità ed affidabilità sostituiva od integrava  agevolmente altri prodotti tradizionalmente impiegati.  Nasceva il tubo “GALLO” in calcestruzzo cementizio semplice o armato vibrocompresso.

A seguito dell’introduzione del nuovo prodotto lo stabilimento di via Bari, nonostante mille difficoltà, si espande gradualmente e diviene un punto di riferimento preciso per tutte le imprese che operano nell’ambito delle infrastrutture primarie nell’urbanizzazione dei giorni nostri.  Il tubo “GALLO”  trova sbocchi di mercato anche nel bacino mediterraneo e si afferma, pe la sua elevata funzionalità, nelle più grandi realizzazioni degli ultimi anni, fra le quali l’ampliamento della fognatura di Bari costituisce il fiore all’occhiello della dimensione acquisita dalla Ditta GALLO.

Ma non è ancora finita. Quel vulcano di intuizioni ch’è il titolare, tanto per non smentirsi, ha già messo in cantiere una nuova impresa, nel campo questa volta dei pannelli prefabbricati per l’edilizia civile e industriale. Un pannello di facile uso, pratico, rispondente alle mille esigenze di una clientela eterogenea.

Il tutto comporterà a breve una nuova linea di lavorazione,  un vero e proprio raddoppio dell’attuale stabilimento e quindi un notevole sforzo nella politica d’investimenti.

Ce ne parlano non senza orgoglio, i figli Giuseppe e Saverio, degni garanti della continuità produttiva dell’azienda: “Lungimiranza ed intraprendenza sono state sempre delle costanti nella lunga attività di nostro padre”.

Nella figura carismatica  di Rocco GALLO si fondono oggi armoniosamente valori patriarcali della nostra più genuina tradizione e aspetti manageriali moderni. Dall’esperienza di una generazione trae vantaggi la capacità gestionale dei figli, chiamati  ad assicurare all’azienda gli insostituibili supporti della programmazione e del rapido adeguamento alle tecnologie più avanzate, per continuare a contribuire cospicuamente a mantenere i livelli occupazionali di Gioia del Colle e paesi limitrofi minacciati,  come il resto d’Italia, da una pericolosa crisi.

Alcune notizie riportate in corsivo in questo articolo sono state tratte dal sito dell’azienda.

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7 Gennaio 2021

  • Scuola di Politica

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