La solennità del Corpus Domini a Gioia del Colle

Questa festa è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, che rievoca la liturgia della Messa in Coena Domini, celebrata da Gesù il Giovedì Santo. Fu istituita ad Orvieto da Papa Urbano IV, con la Bolla  Transiturus dell’11 agosto 1264. La ricorrenza ha il grado liturgico di solennità  ed è di precetto. È una […]

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Solennità del Corpus Domini a Gioia del Colle

Questa festa è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, che rievoca la liturgia della Messa in Coena Domini, celebrata da Gesù il Giovedì Santo. Fu istituita ad Orvieto da Papa Urbano IV, con la Bolla  Transiturus dell’11 agosto 1264.

La ricorrenza ha il grado liturgico di solennità  ed è di precetto. È una festa mobile. che cade    il  giovedì successivo  alla solennità della Santissima Trinità, ma poiché il giovedì non è giorno festivo nel calendario civile, ma è un giorno lavorativo, la solennità si trasferisce  alla domenica seguente, che corrisponde anche alla seconda domenica dopo Pentecoste, in conformità con le Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico.

Nella bolla del 1264 la solennità è descritta come  festività del santissimo Corpo di nostro Signore Gesù Cristo, nella quale si afferma la divinità di Gesù Cristo Dio e, in particolare, del Suo Corpo.Sia le orazioni della Messa che la Sequenza attingono alla teologia di San Tommaso d’Aquino.

Nella bolla del 1264 la Solennità è descritta come memoriale Sacramentum in quotidianis Missarum sollemniis, mirificum Sacramentum Corporis et Sanguinis Jesu Christi, cioè festività del santissimo Corpo di nostro Signore Gesù Cristo.

Il significato della festa, che il Messale del 1970 ribattezzò col nome latino Sollemnitas Sanctissimi corporis et sanguinis Christi, vuole testimoniare la fede della Chiesa nel mistero eucaristico, la presenza reale del Cristo nei due segni sacramentali del pane e del vino. Questo mistero si concretizza nella comunione sacramentale sotto le due specie: del pane e del vino.

La processione eucaristica che si svolge in questa solennità sta a testimoniare al mondo la manifestazione trionfale del Signore che è presente in mezzo a noi con il suo Corpo, attraverso il memoriale eucaristico.

Di seguito riporto la ricerca effettuata dal nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La solennità del Corpus Domini a Gioia del Colle.

Processione del Corpus Domini

Nel passato a Gioia del Colle la solennità del “Corpus Domini”, dal latino “Corpo del Signore”, era celebrata il Giovedì successivo alla Santissima Trinità. Con la riforma liturgica venne spostata alla Domenica successiva alla festa della Trinità. La ricorrenza veniva chiamata Festa del Pane di Cristo. Fino agli inizi dell’Ottocento la festa liturgica del “Corpus Domini” prevedeva a mezzogiorno, dopo la Santa Messa officiata in Chiesa Madre, una solenne “peregrinatio” in tutte le Chiese di Gioia. Si assisteva all’ infiorata costituita da un tappeto di petali di rose allestito sulle strade dell’anello extra murario e dal lancio di fiori dai balconi. Il Santissimo Sacramento, posto in un pregiato tronetto dorato era portato a spalle dai sacerdoti cittadini, mentre il governatore portava l’ombrello eucaristico. Nel tempo la processione si ridusse al solo anello viario extra murale. La processione chiamata di Cristo,  era composta dalla banda delle Fave Bianche, dal crocifero, da tutte le confraternite gioiesi, dai bambini che avevano ricevuto la Prima Comunione, dal Capitolo, dai lampari, dal Santissimo sacramento portato a spalle sul tronetto, dalla statua di San Filippo Neri con gli abiti festivi, dal baldacchino, dalle autorità, dalla banda cittadina e dai fedeli. Durante la processione si effettuava la benedizione ai quattro venti o alle quattro tempora, con quella conclusiva sul sagrato della Chiesa di San Francesco di Assisi ed infine il sacro corteo ritornava in Chiesa Madre. In questa occasione si donava il pane di Cristo alle persone bisognose o lo si conservava, come buon auspicio per allontanare la povertà, la carestia, le malattie e la mancanza di lavoro. Dai balconi si stendeva la coperta buona delle nozze. In casa si preparava il pane nuovo e si gustava, per chi lo poteva, l’agnello con le patate, accompagnato dal vino primitivo locale. Pian piano nel tempo l’infiorata, il tronetto e le bande furono abolite e l’ostensorio veniva portato tra le mani del vescovo o dell’arciprete sotto il baldacchino. Particolare in Chiesa Madre era l’allestimento dell’apparato eucaristico, che conteneva oltre al trono sontuoso di Gesù Sacramentato, anche la statua di San Filippo Neri con gli abiti festivi. L’apparato di San Filippo veniva modificato per realizzare quello eucaristico. Attualmente la solennità del “Corpus Domini” prevede soltanto la solenne processione eucaristica cittadina, priva degli accessori sacri e cerimoniali.

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14 Giugno 2020

  • Scuola di Politica

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