La piazzetta San Pio

Il culto e la venerazione per Padre Pio è molto sentito non solo in Puglia e in Italia, ma in tutto il mondo. Secondo alcuni studiosi di statistiche i pellegrini che ogni anno si recano a San Giovanni Rotondo a pregare sulla tomba del Santo supererebbero il numero di quelli che si recano a Lourdes. […]

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Piazzetta San Pio

Il culto e la venerazione per Padre Pio è molto sentito non solo in Puglia e in Italia, ma in tutto il mondo. Secondo alcuni studiosi di statistiche i pellegrini che ogni anno si recano a San Giovanni Rotondo a pregare sulla tomba del Santo supererebbero il numero di quelli che si recano a Lourdes.

Tra i tanti miracoli che per sua intercessione sono stati accertati va ricordato uno, sollecitato dall’allora Vescovo di Cracovia Carlo Wojtyla, futuro Papa Giovanni Paolo II, in una lettera inviatagli nel 1962, nella quale chiedeva al frate una preghiera d’intercessione per la malattia di una cara amica gravemente malata. Fu proprio quel Papa che poi avvierà il suo processo di beatificazione.

Il 21 gennaio 1990, infatti, Padre Pio venne proclamato Venerabile, fu dichiarato Beato il 2 maggio 1999 e proclamato Santo il 16 giugno 2002 in piazza San Pietro da Giovanni Paolo II come San Pio da Pietrelcina.

Denominazione Piazzetta San Pio

La Puglia è particolarmente legata alla figura del Santo non solo per la sua presenza per numerosi decenni a San Giovanni Rotondo, ma anche per aver voluto la costruzione di una nuova Chiesa e soprattutto perché il suo corpo è tumulato nella Chiesa fatta edificare da lui, che è meta di continui pellegrinaggi.

Notevole è anche il culto di San Pio a Gioia del Colle, non solo per la presenza di ‘Gruppi di Preghiera’ a lui intitolati, ma anche per statue presenti in diverse Chiese. La ditta Turra, tra le altre produzioni annovera statue di San Pio. Una gigantesca statua del Santo è visibile anche in una masseria dell’agro gioiese tra l’incrocio della via per Turi e il sito archeologico di Monte Sannace.

Un nostro concittadino, Nino Romano, fervente fedele e devoto di Padre Pio, maturò l’idea di onorare il Santo frate con una statua che ricordasse ai gioiesi la strada da seguire per un vero cristiano. Propose di intitolare una piazza o una strada a Padre Pio, nella zona 167, dove lui risiedeva.Grazie alla approvazione della richiesta, da parte dell’Amministrazione comunale di Gioia, e grazie ad una donazione del Romano e al contributo frutto di una libera sottoscrizione di cittadini gioiesi devoti del frate, a pochi giorni dalla proclamazione di Padre Pio come Beato, esattamente il 30 maggio 1999, viene inaugurata sulla via per Noci, oggi via dottor Giovanni Colapietro, sulla piazzetta intitolata a Padre Pio, la statua del Santo. Alla cerimonia, tenuta alla presenza di un folto numero di persone, ha partecipato padre Lorenzo Invidia, responsabile spirituale dei ‘Gruppi di preghiera’ pugliesi dedicati a Padre Pio.

La statua di San Pio, con l’indicazione dello scultore Vito F. Lamanna

Al centro della Piazzetta, su una base esagonale, si erge un tronco di cono, simile alla cupola di un trullo, sulla cui sommità è stata posizionata una base sulla quale poggia la statua di San Pio in abiti sacerdotali e con le braccia sollevate come nell’atto di recitare il Padre nostro.

L’analogia con il trullo, tipica costruzione non solo di Alberobello, ma anche del nostro Comune, è evidente non solo nella forma conica che è alla base della statua del Santo, ma anche nell’apice. Quest’ultimo elemento, detto anche pinnacolo o cucurneo o tintinule, nei trulli aveva forme geometriche e simboliche e, secondo alcuni studiosi, serviva a soddisfare esigenze di ordine estetico-spirituale, di protezione della famiglia del proprietario-costruttore.

Nel complesso statuario di San Pio la cupola che sorregge il Santo, che imita quella del trullo potrebbe avere anch’essa un significato simbolico, un emisfero che ricorda la Terra su cui l’uomo è chiamato a vivere, mentre la statua di San Pio, che ne forma l’apice, assume anch’essa un significato simbolico di ordine spirituale, cioè la protezione di un Santo che prega e protegge Gioia e i suoi abitanti.

La statua, scolpita in pietra di Carovigno, realizzata nel 1998 dallo scultore Vito F. Lamanna, di Castellana Grotte, come appare dall’iscrizione presente alla base del saio del Santo, è orientata in direzione Nord e guarda verso la via di Noci, con cui confina. Il complesso statuario è circondato da una siepe circolare e presenta nella parte anteriore un piccolo altare che viene utilizzato per alcune celebrazioni liturgiche in alcune circostanze particolari.

Una serie di sedili, presenti di fronte all’altare viene utilizzata dai fedeli che assistono alle celebrazioni liturgiche in occasione della ricorrenza del Santo o che si fermano per recitare qualche preghiera o dai passanti che, dopo una passeggiata all’aperto, si riposano e conversano tranquillamente soprattutto nelle calde sere d’estate godendo il piacere di stare all’aria aperta.

Al lato sinistro dell’altare su un basamento troncopiramidale è stata collocata una statuetta della Madonna di Lourdes, mentre sul lato destro campeggia una grande Croce tubolare metallica, posta su tre basi degradanti, al cui fianco fa il paio una targa metallica, su cui sono riportati i versi della seguente poesia, il profilo del volto di San Pio e una penna che scrive:

Poesia di Padre Faber, Valore di un sorriso

Valore di un sorriso

Un sorriso non costa nulla e rende molto. Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante, ma il suo ricordo è talora eterno. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno. Nessuno è così povero da non poterlo dare. Crea felicità in casa: è sostegno negli affari; è segno sensibile dell’amicizia profonda. Un sorriso dà riposo alla stanchezza; nello scoraggiamento rinnova il Coraggi; nella tristezza è consolazione; d’ogni pena è naturale rimedio. Ma è bene che non si può comprare, né prestare, né rubare, poiché esso ha valore solo nell’istante in cui si dona. E se poi incontrerete talora chi non vi dona l’atteso sorriso, siate generosi e date il vostro; perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso come chi non sa darlo ad altri.

Padre Pio da Pietralcina (1887-1968)

In realtà questa poesia è opera di Padre Frederick William Faber (1814-1863), un pastore anglicano, che progressivamente si avvicinò al cattolicesimo fino ad abbracciarlo nel 1845. Dopo aver preso gli Ordini sacri cattolici entrò nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri e fondò un Oratorio a Londra. È autore di numerose opere in versi ed in prosa, nelle quali descrive la bellezza della religione cattolica.

La piazzetta oltre ad una serie di piante ornamentali, disposte discontinuamente a cespuglio, è stata contornata da piante di olivo, simbolo di pace, ed è dotata di una fontana in pietra.

Sulla targa che indica la denominazione Piazzetta San Pio viene riportato anche che il Santo è Patrono dei volontari di protezione civile.

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5 Febbraio 2021

  • Scuola di Politica

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