La benedizione di San Filippo Neri ai gioiesi

San Filippo era noto agli uomini del suo tempo per il suo carattere allegro e per la sua socievolezza. Nella Vita di S. Filippo Neri scritta dal P. Pietro Giacomo Bacci, prete della Congregazione dell’Oratorio, si legge: Fu dotato di bellissimo ingegno, piacevole di corpo ben formato, e di una attrattiva mirabile; qualità, che ordinariamente […]

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San Filippo con i piccoli. Chiesa Madre di Gioia

San Filippo era noto agli uomini del suo tempo per il suo carattere allegro e per la sua socievolezza.

Nella Vita di S. Filippo Neri scritta dal P. Pietro Giacomo Bacci, prete della Congregazione dell’Oratorio, si legge: Fu dotato di bellissimo ingegno, piacevole di corpo ben formato, e di una attrattiva mirabile; qualità, che ordinariamente sogliono ritrovarsi in quelli, che sono stati eletti per guadagnar’anime al Signore…. Trattava di sorte con tutti, rendevasi amabile, e caro a ciascheduno; sì che e per la bontà della sua natura, e per la purità de’ suoi costumi, era da’ compagni, e dagli altri, che lo conoscevano, chiamato Pippo buono.

Quando incontrava gente per strada o veniva a contatto con qualcuno in chiesa era il primo a salutare e a rivolgere un augurio affettuoso, consistente nella benedizione del Signore che lo accompagnasse nel corso della giornata.

Anche nel nostro paese, ad imitazione di quella consuetudine messa in atto da San Filippo Neri, e in senso benaugurale, fino a qualche tempo fa gli anziani quando incontravano bambini vivaci e allegri rivolgevano nei loro confronti semplici parole, in forma dialettale, accompagnate dalla richiesta di protezione e di benedizione da parte del Signore.

Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La benedizione di San Filippo Neri ai gioiesi.

A Gioia del Colle anticamente c’era l’usanza verbale, quando i cittadini si incontravano, di scambiarsi la benedizione reciproca, soprattutto in presenza dei bambini, dei giovani e delle persone fragili.

Se era femminuccia, la persona anziana esclamava:”La bendic!”. Se invece era un maschietto, la persona più anziana esclamava: “U bendic!”.

Secondo la tradizione locale, quando i Padri Oratoriani vennero in città, raccontarono ai Gioiesi che San Filippo Neri, quando incontrava per strada la gente o quando si congedava dalle persone buone e soprattutto da quelle cattive, salutava i convenuti con questa formula: “Il Signore Ti benedica e faccia risplendere il suo volto glorioso su tutta la tua persona e la Madonna ti accompagni in pace. Amen!”

Gli antichi Gioiesi che erano fedelissimi devoti di San Filippo Neri, indegnamente e per umiltà non pronunciavano tutta la formula, limitandosi a dire: “Il Signore ti benedica”.

Più anticamente, quando una persona compiva una buona azione i Gioiesi dicevano: “San Flipp  t

bendisc ed ava ve na sorta ric!”

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8 Giugno 2021

  • Scuola di Politica

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