il Patronato di San Filippo a Gioia del Colle

In due relazioni, una del 1755 e l’altra del 1774, sullo stato  della comunità ecclesiale di Gioia, conservate nell’ Archivio Segreto Vaticano, si dice: La Terra di Gioia gode di Chiesa Collegiata dedicata alla Natività  della Beata Vergine Maria. Patrona Principale  di tale Terra è S. Sofia e dall’ anno 1703 è anche venerato un […]

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statua di San Filippo Neri nella Chiesa Madre di Gioia

In due relazioni, una del 1755 e l’altra del 1774, sullo stato  della comunità ecclesiale di Gioia, conservate nell’ Archivio Segreto Vaticano, si dice: La Terra di Gioia gode di Chiesa Collegiata dedicata alla Natività  della Beata Vergine Maria. Patrona Principale  di tale Terra è S. Sofia e dall’ anno 1703 è anche venerato un secondo Patrono e protettore particolare, S. Filippo Neri.

Il 30 gennaio 1860 il Decurionato di Gioia, poiché non era ancora stata ottenuta l’approvazione canonica e legale del Patronato di S. Filippo, implora all’ unanimità dal re Francesco II e dal Papa Pio IX  la  dichiarazione Legale e Canonica di Compatroni di questa Città  S. Rocco e S. Filippo Neri.

Nella deliberazione  del Consiglio comunale di Gioia del Colle del  marzo 1899 si legge: Il Signor Presidente ricorda al Consiglio che da antico tempo si venera in questo Comune come Codesto Patrono S. Filippo Neri, la cui festività ricade ogni anno nel giorno 26 Maggio. Non sono mancate nei passati tempi deliberazioni della Rappresentanza del Comune per rifermare con solenne attestato l’antica divota consuetudine di venerare San Filippo Neri come Patrono del paese. Però tali deliberazioni non si vedono approvate dalle Superiori Autorità per tutti gli effetti civili e canonici.Per riparare a tale omissione di Superiore approvazione si propone di confermare con solenne deliberazione ciò che è già un fatto sanzionato e consacrato da antiche e constanti consuetudini, proclamando san Filippo Neri Patrono di questo Comune di Gioia del Colle per tutti gli effetti previsti dalle leggi civili e canoniche, e determinando la sollennità del detto Santo in ogni 26 maggio di ciascun anno.

Messa a votazione per alzata e seduta la suddetta proposta la stessa risulta approvata ad unanimità di voti, giusta constatazione fatta dal Signor Presidente, con l’assistenza dei Signori Antonicelli Angelo, Cuscito e Tangorra.

Letto il presente verbale ad alta ed intelligibile voce è stato approvato dall’ adunanza, e firmato dal Presidente Signor D’Eramo dal membro anziano Signor Marvulli e da me sottoscritto Segretario Comunale  in conformità dell’art. 278 della ricordata legge.

Bisognerà attendere circa 40 anni ancora per vedere esaudita questa richiesta: infatti il 13 maggio 1899 l’arcivescovo di Bari, Giulio Vaccaro  decreta che S. Filippo Neri sia per la Città di Gioia patrono egualmente principale che S. Sofia.

Riporto la ricerca dell’insegnante Giuseppe Montanarelli sull’ Atto di Patronato di San Filippo Neri.

Ricerca pubblicata dall’insegnante Giuseppe Montanarelli

A Gioia del Colle l’atto di patronato era una formula vocativa scritta a mano su di una pergamena ed acclamata dall’ Autorità o podestà, sul sagrato della Chiesa Madre, prima della consegna delle chiavi della città a San Filippo Neri. L’atto di patronato popolare sanciva il patto di amore, affidamento e protezione tra la città di Gioia del Colle ed il suo Santo patrono Filippo Neri. La formula settecentesca è stata più volte rimaneggiata a seconda delle vicende storiche e poi a partire dalla seconda metà dell’Ottocento divenne fissa e regolativa. Agli inizi del Novecento la formula venne abolita e sostituita con la preghiera propria del Santo.

L’antica formula dell’atto di patronato di San Filippo Neri a Gioia del Colle recita: “AVE SAN FILIPPO NERI, NOSTRO PADRE DELLA FEDE CRISTIANA E PATRONO DELLA CITTA’ DI GIOIA DEL COLLE IN TERRA DI BARI. GIOIA DEL COLLE SI INCHINA DAVANTI ALLA VOSTRA IMMAGINE GLORIOSA E SI PROSTRA AI VOSTRI PIEDI, ACCLAMANDOVI NOSTRO STRENUO AVVOCATO E SALVATORE. PROTEGGETE, CURATE E GUARDATE LA NOSTRA CITTA’ E TUTTI I SUOI ABITANTI. SCAMPATECI DA OGNI TERREMOTO, MALATTIA, CARESTIA E PERICOLO DELL’ANIMA E DEL CORPO. INTERCEDETE PER NOI PRESSO LA GRAN MADRE DI DIO LA SANTA VERGINE MARIA E LA SANTISSIMA TRINITA’  PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO.  A VOI CON FIDUCIA AFFIDIAMO LE CHIAVI DI GIOIA DEL COLLE E SOPRATTUTTO VI PORGIAMO LE CHIAVI DEL CUORE DI TUTTI I GIOIESI, COME IERI, OGGI, DOMANI E SEMPRE. AMEN”.

Riporto la seguente ricerca Il Patrono. La festa grande nella tradizione gioiese, effettuata sempre dall’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La festa in onore di San Filippo Neri fu introdotta a Gioia del Colle sin dal 1703. Secondo una tradizione leggendaria, tramandata dall’abate Losapio, poiché nel terremoto del 1731 la città non riportò alcun danno, i Gioiesi riconoscenti per la sua intercessione, proclamarono San Filippo Neri nuovo Patrono.

Dal 1844 le fiere ed i festeggiamenti, tenuti in onore di Santa Sofia, furono dedicati a San Filippo ed avevano luogo dal 22 aprile al 2 maggio. Dal 1890 la festa ebbe luogo dal 26 al 30 maggio.

Soltanto nel 1899, S.E. Mons. Giulio Vaccaro, arcivescovo di Bari, decretò San Filippo patrono di Gioia.

La deputazione patronale venne fissata  nel giorno 26 maggio di ogni anno, in memoria del dies natalis del Santo.

Il 26 aprile, giorno dell'”apertura” dei festeggiamenti, si inaugurava la festa caratterizzata, fino agli anni sessanta, dalla processione pomeridiana della statua lignea del Santo rivestita  degli abiti sacerdotali feriali. In tempi più remoti, nei giorni precedenti l’apertura dei festeggiamenti, si allestiva in Chiesa Madre un sontuoso trono chiamato “l’apparato di San Filippo” su cui veniva collocata l’immagine del Santo con gli abiti sacerdotali festivi.

Durante il periodo dei festeggiamenti si svolgevano tre fiere: la vendita del bestiame, degli attrezzi agricoli e delle merci varie.

In Piazza XX Settembre si allestiva il tradizionale  “seggio” del Santo, costituito da un tempietto che  ospitava un  antico busto ligneo di San Filippo Neri portato in processione dalla Cattedrale al Seggio e viceversa nell’ultimo giorno di festa.

Fino agli anni quaranta, il Comitato Feste Patronali bandiva la “licita” o asta per chi doveva acquistare e trasportare la statua del Santo nella processione di gala.

Al mattino del 26 maggio, la statua del Santo, dopo la consegna delle chiavi  della città da parte del Sindaco, sfilava in processione per tutto il paese e verso mezzogiorno sostava in Largo Sannelli (l’attuale Piazza Pinto), per assistere al fuoco pirotecnico a terra costituito da batterie alla “bolognese”, della rotella “pazza” e dalle “calcasse”.

La processione rientrava in Chiesa Madre solo dopo aver transitato nella strada in cui risiedeva il Sindaco della città. Nel pomeriggio si assisteva alla presa del “palio della cuccagna” e a sera sfilava una seconda processione del Santo salutata, in Piazza Vittoria (oggi Piazza  XX Settembre), dai bengala e dall’aerostato. Si partecipava agli spettacoli da strada con girovaghi, giostrai, indovini, cantastorie, saltimbanchi.

I giorni di festa erano allietati dall’esecuzione dei classici complessi musicali locali e forestieri. Le “diane” pirotecniche e la sfilata di due concerti bandistici inauguravano le giornate festive.

Nei tempi precedenti l’elettrificazione, l’illuminazione della festa era costituita  dai tubi di acetilene, dai lumi a gas o a petrolio.

I giorni di festa si concludevano con l’accensione delle ruote e delle fontane pirotecniche.

L’ultimo giorno festivo veniva popolarmente chiamato della “fatuaria” o della stanchezza.

I festeggiamenti proseguivano in tono minore nella festa detta “dell’ottava di San Filippo Neri” e si concludevano con la solennità del Corpus Domini.

Pergamena attestante la concessione di cittadinanza di Gioia a San Filippo, anno 2015

Nel 2015, V Centenario della nascita di San Filippo, il Comitato Festa Patronale il 21 luglio data di nascita del Santo, ha voluto chiudere i festeggiamenti in onore del Santo patrono con un atto devozionale di rilevante risonanza: la riconoscenza dei gioiesi per San Filippo, con la concessione ufficiale a Lui del titolo di concittadino.

Riporto il testo del documento che attesta tale avvenimento: Comune di Gioia del Colle. Nel quinto centenario della sua nascita, data la notevole importanza della sua figura nella storia della Chiesa Cattolica, modello evangelico pedagogico e sociale di virtù e solidarietà, monito storico vivente per le odierne e future generazioni, preso atto della plurisecolare profonda devozione sempre manifestata nei suoi confronti dalla Comunità di Gioia del Colle, testimoniata dall’ averlo scelto come “Principal Protettore”, siamo onorati di considerare Nostro Concittadino San Filippo Neri. Gioia del Colle 21 luglio 2015

In nome della Cittadinanza Gioiese    Il Commissario Straordinario Rossana Riflesso.

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26 Maggio 2020

  • Scuola di Politica

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