Don Nicola Ludovico è tornato alla casa del Padre

Don Nicola Ludovico, sacerdote gioiese e arciprete della Chiesa Madre di Casamassima, paese in cui ha dispiegato la sua opera pastorale per circa trenta anni, si è spento ieri pomeriggio nell'Ospedale San Paolo di Bari. Aveva mosso i suoi primi passi presso la parrocchia di S. Maria Immacolata di Lourdes a Gioia, sotto la guida di don Giovanni […]

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don NicolaDon Nicola Ludovico, sacerdote gioiese e arciprete della Chiesa Madre di Casamassima, paese in cui ha dispiegato la sua opera pastorale per circa trenta anni, si è spento ieri pomeriggio nell'Ospedale San Paolo di Bari. Aveva mosso i suoi primi passi presso la parrocchia di S. Maria Immacolata di Lourdes a Gioia, sotto la guida di don Giovanni Ingravallo.

Nato nel 1946 a Gioia, al termine della scuola elementare ha  frequentato prima  il seminario vescovile  a Bari e successivamente quello regionale di  Molfetta.

Tra un mese avrebbe festeggiato il suo quarantesimo anniversario di sacerdozio; infatti è stato ordinato  sacerdote insieme a don Carlo Lattarulo il 17 luglio 1971, nella Chiesa dell' Immacolata Concezione di Lourdes, chiesa che è stata la sua palestra di vita e di formazione religiosa.

La sua partenza dalla scena di questo mondo è stata preceduta da un lungo periodo di malattia e di sofferenza, che lo ha visto nel suo ultimo anno di vita percorrere, come Cristo che ha annunciato nella sua vita, il Calvario, che è preludio alla vera vita.

Oltre al fratello Mario,  alla cognata  e ai tre diletti nipoti lo piangono l'intera comunità della sua nativa Parrocchia, tutti coloro che l'hanno conosciuto e hanno apprezzato la sua parola, sempre pronta a consolare chi era nel bisogno, nell'afflizione, nella sofferenza, il suo magistero sacerdotale e la sua opera di educatore.

Chi, come me, lo ha conosciuto e ha potuto apprezzare il suo darsi agli altri con un'inconsueta ma travolgente carica, con il sorriso e la battuta sempre pronti, con la sua voglia di stare in mezzo alla gente e soprattutto fra i giovani, non può non avvertire la sua mancanza.   

Infatti  molti giovani lo ricorderanno non solo come docente di religione nel locale Liceo Classico, ma anche come amico, perché  con loro ha voluto condividere gli anni più belli  della sua vita; amava stare in mezzo ai giovani, trasmettere loro, con il suo sorriso e le sue spontanee battute,  la gioia di vivere, la scoperta dei veri valori umani per farli avvicinare, in un secondo momento, spontaneamente e  discretamente, al messaggio evangelico e cristiano che aveva scelto di annunciare.

Grazie don Nicola per il  servizio che hai reso in favore delle nostre comunità.

Possa tu godere della pace eterna e della vera gioia che è il premio per le tue fatiche terrene.

Ciao, don Nicola.

Francesco Giannini

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18 Giugno 2011

  • Scuola di Politica

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