Gino Donvito

Gino DonvitoGino Donvito nasce a Gioia il 23-9-1954 e vive e lavora a Gioia del Colle, nella sua casa di campagna  immersa  nella Murgia barese. Dopo una formazione da autodidatta avvenuta tra Firenze e Parigi negli anni Settanta, decide di ritirarsi a Gioia, nella sua Puglia, che da sempre è una delle più affascinanti ispiratrici della sua arte  e della sua creatività. La luce particolari di questi luoghi, l’incantevole bellezza degli ulivi secolari, segno di un laborioso e centenario passato, e lo spirito libero  e ancora incontaminato di queste zone hanno continuamente ispirato la sua fantasia, rafforzando in lui la convinzione di trovarsi in uno tra i luoghi più suggestivi al mondo. Nella numerose mostre che ha tenuto, l’artista ha presentato i temi più svariati, da Ulisse e gli eroi omerici a Federico II e le dame dell’Imperatore, dalla giostra  medievale della Quintana ascolana fino ad esplorare la misticità del tema sacro. Appassionato conoscitore e cultore della storia medievale, nelle sue opere celebra continuamente miti e leggende legati al Medioevo.

Un lungo ritiro spirituale presso l’Abbazia della Madonna della Scala di Noci  nel 1994 lascia in Gino Donvito un segno indelebile che porta ad una svolta nella sua attività lavorativa. Da quel momento l’artista lascia la tela e i colori ad olio e sperimenta l’utilizzo del legno come supporto pittorico e l’acrilico come tecnica. Non troviamo più  la sua firma sui suoi quadri, che d’ora in poi saranno contrassegnati da un trifoglio di ulivo, che conferisce all’opera oltre che un significato ecoreligioso un valore affettivo. Infatti il trifoglio di ulivo ci rimanda al Tau francescano e alla Croce e ci ricorda uno dei prodotti della nostra terra.

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Donato Boscia

Donato  BosciaDonato Diego Maria Boscia nasce a Corato il 6 novembre 1957 da genitori gioiesi:  Angela Eramo e Vito Boscia, medico veterinario di Gioia del Colle. Donato nasce a Corato perché i nonni materni, il nonno notaio Diego Eramo e la moglie Angela Mastroviti, entrambi di origine gioiese, risiedevano a Corato per esigenze lavorative e, come costume dell’epoca, poiché le nascite avvenivano in casa, sua madre aveva espresso il desiderio di vivere la nascita del primo figlio (Donato Boscia) a casa dei propri genitori, dove si sentiva più tranquilla, visto che il marito Vito Boscia, Medico Veterinario, per la sua professione  era costretto a stare fuori casa gran parte della giornata.

Alcuni giorni dopo il parto i genitori rientrano a Gioia e prendono dimora in un’abitazione in via Roma, dove risiedono per 14 anni. Si trasferiscono successivamente in quella che un tempo era chiamata via Principe Amedeo, oggi via Donato Boscia, residenza della famiglia Eramo-Boscia.

Donato frequenta a Gioia la Scuola elementare Mazzini, la Scuola media Losapio ed il Liceo scientifico R. Canudo.

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Enrico Castellaneta

13 Ottobre 2014 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

CastellanetaNato il 27 maggio 1862 in Gioia del Colle, in Piazza, da padre gioiese ( l’architetto Vincenzo, poi sindaco  ) e da madre altamurana ( Maria Labriola ).

Apprendiamo notizie della sua vita da una sua autobiografia

“Avendo dimostrato da ragazzo buona disposizione per il disegno, mio padre voleva fare di me un architetto o almeno un ingegnere. Studio perciò nelle Scuole Tecniche  di Altamura e nell'Istituto Tecnico con poca buona voglia: i colori mi attiravano. Giovinetto, ebbi la più grande impressione dalla Conversione di San Paolo nella cattedrale di Altamura, una delle più belle pitture di Domenico Morelli. Finalmente mio padre, un po’ tardi, mi permise di frequentare l'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove non c'erano più all'insegnamento il Morelli e il Palizzi.  Vi trovai il Toma da cui sentii subito il fascino personale; sereno, penetrante e serio insegnante.  Frequentai saltuariamente, come i miei compagni, l'Istituto, per la poca fiducia che avevamo della massa degli insegnanti e dell'andamento dell'insegnamento. Quando Pasquale Villari ( cognato del Morelli ) andò al Ministero ( della Pubblica Istruzione )  fece rientrare all'Istituto il Morelli e il Palizzi, io vi ritornai ( 1891 ) e vi rimasi due anni studiando assiduamente.

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Don Nicola Mazzarelli

7 Dicembre 2013 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Don Nicola MazzarelliRicorre quest’anno il centenario della nascita di un sacerdote gioiese: Don Nicola Mazzarelli, affettuosamente chiamato don Nicolino.

Un uomo, un letterato, un sacerdote fortemente devoto della Madonna, come si vedrà dalla sua biografia.

Figlio di Vito Antonio, falegname, e di Anna Chiaia, casalinga, nasce a Gioia in via Gioberti n. 29, il 7-12-1913, vigilia dell'Immacolata, quasi a presagire la sua convinta e continua devozione alla Madonna.

Riceve il battesimo il 9 dicembre nella Chiesa Matrice, presso il fonte battesimale che attualmente si trova nella Parrocchia di S. Vito.

Espatria con la famiglia negli Stati Uniti, dove risiede alcuni anni.

La mamma, avvertendo la nostalgia del paese natale e dei parenti quando viveva a New York pregava la Madonna perché favorisse il rientro in Italia.

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Adolfo Armando Celiberti

11 Giugno 2013 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

armando CelibertiFiglio di Vito Sante agiato commerciante e di Isabella Surico, possidente, nasce a Gioia in via Principe Amedeo n.7 ( oggi Via Roma ) il 29 maggio del 1902. Gli vengono imposti i nomi di Armando e Adolfo. Frequenta con costante profitto a Gioia le classi elementari, le tre classi del  Ginnasio inferiore e le due del Ginnasio superiore. Non essendovi in Gioia una scuola liceale prosegue gli studi presso i  Liceo di Altamura, dove nel 1921 consegue la licenza con pieni voti. Si trasferisce a Roma dove si iscrive alla Facoltà di Lettere, perché affermava che le aure che si respiravano tra le vetuste mura aureliane e la cupola michelangiolesca di San Pietro erano tonificanti per l’animo e per la mente e perché la suggestione che si sprigionava da quelle sacre pietre era tale da dare i brividi dell’eterno.

Inoltre Roma, al suo sguardo e al suo sentimento compendiava i valori perenni e inalienabili della tradizione  e della civiltà millenaria della nostra gente.

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Don Vincenzo Angelillo

20 Marzo 2013 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

don-vincenzo-angelilliGioia non può non  commemorare e rinverdire al nostro ricordo un nobile ( non certo per nascita ) e illustre concittadino, un uomo di multiforme ingegno, un padre spirituale che ha predicato  il messaggio evangelico e con coerenza e fedeltà lo ha testimoniato nella sua vita,  uno studioso che ha spaziato nel campo dello scibile, in poche parole un uomo che ha reso illustre la nostra Gioia con la sua opera umana, culturale  e spirituale.

Un concittadino in cui modernità, dirittura morale, fede, cultura, umiltà, servizio per i fratelli si fondono in tutt’unicum.

Gioia ha avuto in passato grandi uomini hanno reso illustre il nostro Paese, che ne hanno onorato la nostra città, la cultura.

Tra essi certamente un posto notevole occupa don Vincenzo Angelillo,in arte Angelilli, come lui stesso volle chiamarsi. Il 20 marzo 1963, cioè  50 anni fa, don Vincenzo Angelillo concludeva il suo percorso terreno.

Parlando di lui la mente non può non andare ad un altro figlio di Gioia, anch’egli sacerdote e studioso locale, l’abate Francesco Paolo Losapio, vissuto dal 1762 ( 250 anni fa ) al 1842 ( 170 anni fa ), (ricorrenze passate sotto silenzio), e autore della prima Storia di Gioia, una storia poetica dal titolo Quadro Istorico-politico sulle vicende di Gioia in Bari, detta anche Livia, ma anche educatore dei giovani e benefattore. Continua la Lettura

Don Rocco Traversa

5 Luglio 2012 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Don Rocco TraversaIl 5 luglio ricorre il centenario della nascita di don Rocco Traversa, sacerdote gioiese che per circa 50 anni ha svolto il suo apostolato  in diverse chiese di Gioia.

Era nato a Gioia il 5 luglio 1912 ed è morto a Gioia il 12 febbraio 1999, all'età di 87 anni.

Il 5 settembre prossimo i parrocchiani di S. Lucia, chiesa nella quale ha operato con funzione di Viceparroco,  ricorderanno la figura e l'opera di don Rocco .

Nasce a Gioia del Colle il 5 luglio 1912 da Domenico Traversa  e Angela Maria Donvito. Ebbe due sorelle: Chiara Margherita ( 5-9-1910, 13-02-1999 ) e Maria Leonilde Costantina ( 25-11-1917, 121-2-1942 ).

Suo padre Domenico ( 14-4-1859,  1929 ) fu dapprima sarto, poi carabiniere, poi impiegato alle Poste di Gioia.

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Don Giovanni Ingravallo

27 Febbraio 2012 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Don Giovanni IngravalloIl 20 febbraio 2012, in modo solenne, con la partecipazione dell’Arcivescovo di Bari, S.E. Mons. Francesco Cacucci, del suo Ausiliario, Mons. Domenico Ciavarella, del Vescovo di Monopoli, S.E. Mons. Domenico Padovano e di numerosi presbiteri e il successivo 25 febbraio, in modo più ristretto alla comunità locale, la Parrocchia di Maria SS. Immacolata di Lourdes, di Gioia del Colle, ha commemorato la figura e l’opera di don Giovanni, suo parroco per 44 anni.

Don Giovanni Ingravallo nasce a Mola di Bari il 24 maggio 1917 e lì termina il suo percorso terreno il 25 febbraio 2002.

Dopo aver completato i suoi studi in seminario, è ordinato sacerdote  il 20 luglio 1941 nella Chiesa Madre di Mola di Bari, dall’Arcivescovo di Bari, S.E. Mons. Marcello Mimmi.

Più tardi, nel suo ruolo di cardinale di Napoli, Mons. Mimmi gli  invierà il suo saluto e la sua benedizione in occasione della traslazione della salma di don Sante Milano dal Cimitero alla Chiesa dell’Immacolata. Carissimo D. Ingravallo, apprendo con molto piacere la notizia della traslazione della salma del compianto Mons. Milano, dal cimitero ove ha riposato per alcuni anni, alla Chiesa dell’Immacolata ove riposerà per sempre. La magnifica Chiesa che Mons. Milano edificò è il degno mausoleo dello zelante pio sacerdote che con indomabile volontà e inesauribile generosità la condusse a termine a gloria di Dio ed edificazione della sua Parrocchia. Io mi associo alla dimostrazione di riconoscenza che Gioia tutta rende alla memoria del degnissimo Sacerdote e, a quelle del Clero e del popolo, aggiungo le mie preghiere. Benedico te, i parrocchiani, i cittadini tutti che ricordo ancora ed amo. Aff.mo Card. Mimmi. Arcivescovado di Napoli, 27-10-1953. Continua la Lettura

Gioia e i Cavalieri di Malta

4 Novembre 2011 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Cavalieri di MaltaTra gli enti religiosi, possessori di beni ecclesiastici nel territorio di Gioia figurava in passato anche il Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta. Tale Ordine, che era rappresentato dalla Commenda di S. Maria di Picciano, possedeva due feudi nell’agro di Gioia.

Il primo, soprannominato Piscina della Tufara, si snodava  lungo la via per Matera, in un territorio compreso tra la via per Matera e quelle per Montursi e Laterza; era  esteso circa 4311 tomoli e due stoppelli.  Ne facevano parte diverse contrade: le Piscine, le Tufare, Murgia di Montursi, Lago Magno, parchi della Mandra, lago Savino. Al suo interno erano presenti vigneti, frutteti e piscine di acqua sorgiva.           

Il secondo feudo, che  si trovava a nord-ovest del paese ed era soprannominato San Giovanni

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Mons. Sante Milano alla guida della Parrocchia dell’Imacolata di Lourdes

19 Settembre 2011 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Don Sante MilanoIl 15 settembre 2011, in occasione del 60° anniversario della morte di don Sante Milano, la comunità parrocchiale della chiesa Maria S.S.Immacolata di Lourdes ha voluto ricordare la figura e l'opera del primo parroco e fondatore della chiesa.

Don Sante: un uomo intorno al quale aleggia un’aura di santità  nel nome,  nel suo apostolato e nelle  opere da lui compiute.

Don Sante Milano nasce a Gioia del Colle il 7 luglio 1884 e qui muore il 15 settembre 1951.

La sua vita si snoda, quindi, tra il periodo postunitario e le due guerre mondiali, anni critici per la nostra Italia e per il Sud in particolare.

Dopo aver seguito gli studi in seminario viene ordinato sacerdote nel 1909, all'età di 25 anni.

Il 19 novembre 1919 l’Arcivescovo di Bari, mons. Giulio Vaccaro, tenuto conto che Gioia contava circa 25.000 abitanti e che un nuovo quartiere si stava sviluppando ad est del paese ed era il caso che si dotasse di una chiesa,  provvede ad acquistare circa 2.000 mq di suolo su cui erigere la nuova chiesa.

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