Gabriele D’Annunzio e Gioia
17 Giugno 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Fiumi di inchiostro sono stati versati per riassumere la figura di D'Annunzio letterato, poeta, vate, eroe.
D'Annunzio è stato un uomo aperto alla modernità, anche se apparentemente legato alla tradizione e alla cultura classica.
Un aspetto del suo modernismo è attestato in campo aeronautico; a qualche anno di distanza dal pionieristico tentativo di volo dei Fratelli Wright del 1903, D'Annunzio crede in questo nuovo mezzo tecnologico, il velivolo, che può segnare una tappa importante nella storia dei trasporti.
La circostanza per cui sia lui che il figlio, ingegnere, collaborano con l'industriale Gianni Caproni, consentendo di migliorare le prestazioni degli aeromobili che poi utilizzerà nelle sue missioni, è la testimonianza della veridicità di questa affermazione.
La ” passata a Monte Rotondo “
18 Aprile 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia, Turismo
In località Monte Rotondo, più nota come Monte Sannace, i cittadini di Gioia l’ottava di Pasqua, il giovedì e la domenica in Albis si ritrovano intorno alla Chiesetta rurale dell’Annunziata per celebrare un rito, noto come ” passata al Monte “.
E’ un’ antica festa che ha tutto il sapore di un rito magico-pagano e religioso nello stesso tempo e che si svolge agli esordi della primavera, stagione del risveglio della natura e della ripresa della vita dei campi e della rinnovata vegetazione degli alberi.
La constatazione che la cerimonia si svolge intorno ad un luogo sacro dovrebbe far propendere per una interpretazione della stessa come una rinascita dello spirito e come un rito di ringraziamento per il rafforzamento fede cristiana.
E’ molto probabile che però la Chiesa in tempi recenti sia intervenuta a modificare in sacro un rito che originariamente aveva un significato magico-pagano.
Un tale rito lo si trova descritto anche presso i Romani e in alcune zone della Francia e della Gran Bretagna e, poiché era ritenuto contrario ai principi del cristianesimo, sappiamo che viene anche condannato come culto idolatrico da parte di alcuni religiosi, tra cui spicca la figura di San Bernardino da Siena.
Antonio Donvito
19 Marzo 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Primo Piano, Storia
Figlio di Giovanni e Maria Domenica Martoscia, Vito Antonio Donvito nasce a Gioia del Colle il 13 agosto 1914, dove trascorre l'infanzia e l'adolescenza, e dove completa gli studi nel Liceo classico.
Dopo aver conseguito la maturità classica, nel 1936 si iscrive e frequenta la facoltà di Lettere presso l'Università di Napoli, dove si laurea con una tesi in Archeologia, sulla ceramica peuceta, conseguendo il massimo dei voti.
Suoi professori sono stati insigni Maestri e archeologi, come Amedeo Maiuri e Domenico Mustilli. Il primo è stato Direttore del Museo archeologico di Rodi, Sovrintendente agli scavi nel Dodecanneso, Direttore del Museo archeologico di Napoli e degli scavi di Ercolano e Pompei, libero docente di Archeologia e storia dell'Arte e incaricato dell'insegnamento di antichità greche e romane nell'Università di Napoli. Il secondo è stato titolare della cattedra di Archeologia, nell'Università di Napoli.
Con entrambi ha stabilito e mantenuto legami di studio fino alla loro scomparsa ( rispettivamente il 1963 e il 1966 ).
Giuseppe Labrocca
16 Febbraio 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Figlio di Giacomo e di Camilla Cuscito, nasce il 23 giugno 1908 a Gioia del Colle.
Rimasto subito orfano, manifesta una naturale inclinazione per l'arte pittorica e inizia giovanissimo l'attività artistica. Studia inizialmente nell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo e, successivamente, per l'interessamento del principe Borromeo, viene ammesso a frequentare l'Accademia di Brera a Milano, dove completa la sua formazione artistica.
Giovanissimo si impone all'attenzione della critica, tanto che ottiene subito successi ed elogi e raggiunge una vasta notorietà sia a livello nazionale che internazionale.
Ha svolto la sua attività pittorica nella città natale, dalla quale si è allontanato solo per partecipare a mostre e concorsi nazionali e internazionali.
Tra tutte le sue esperienze professionali va segnalato un un episodio che ci fa comprendere il suo animo e il suo costante impegno nella ricerca e nell'affermazione del bello che è presente nel creato e del bene che è nel Creatore. Il 23-11-1962 la Giunta comunale delibera un contributo a Giuseppe Labrocca perché lo stesso partecipi, come pittore, alla Mostra Artistica del Concilio Ecumenico Vaticano II con un quadro da donare alle Chiese povere.
Bernardo Terio
28 Dicembre 2009 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Nasce nel 1911 a San Pietro Vernotico, in provincia di Lecce, da genitori di origine gioiese.
La sua famiglia dopo qualche anno si trasferisce a Gioia, dove il giovane Bernardo frequenta le scuole elementari, quelle medie, le ginnasiali ed infine le liceali.
Sin dall'infanzia e per il periodo della sua carriera scolastica manifesta interesse per tutte le discipline, ma predilige particolarmente quelle scientifiche. La sua innata inclinazione per le materie scientifiche lo porta, nei momenti liberi, a catturare animaletti di specie diverse, dei quali osserva attentamente sia i movimenti che le diverse reazioni alle sue sollecitazioni.
Come studente si segnala e si distingue per il suo spirito vivace e critico, tanto da essere additato ad esempio agli altri coetanei.
Nel 1937 consegue brillantemente la laurea in Scienze Naturali presso l'Università di Napoli, ottenendo il massimo dei voti, la lode e la pubblicazione della tesi.
L’ I.T.I.S. , ex Lanificio Lattarulo
30 Novembre 2009 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Fino alla prima metà del Novecento Gioia è stato un paese florido non solo nel settore agricolo, ma anche in quello industriale; ciò è testimoniato sia dalla presenza di industrie di trasformazione di prodotti agricoli, come distillerie, frantoi oleari e enologici, mulini e pastifici, molte delle quali oggi fanno parte dei monumenti dell'archeologia industriale locale, sia dalla presenza di altri opifici, come il Lanificio Lattarulo.
Quest'anno ricorre il 50° anniversario dalla deliberazione del Comune di Gioia di acquisto dell'opificio ex Lattarulo, che successivamente verrà destinato a sede dell'ITIS.
Alla fine dell'Ottocento un giovane di Fasano divenuto ormai nostro concittadino, Angelo Lattarulo di Onofrio, dopo aver iniziato a lavorare come garzone nello stabilimento di Saverio De Bellis a Castellana Grotte, dà avvio alla sua attività lavorativa a Gioia come tintore, andando in giro per il paese con un carretto e chiedendo alla gente se avesse abiti e indumenti da tingere. Successivamente impianta anche una modesta tintoria a carattere artigianale in alcuni locali presi in fitto in via Monte Sannace.
Piazza del Plebiscito o Plebiscito
21 Ottobre 2009 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia, Turismo
Dopo aver constatato che Gioia aveva raggiunto gli 11.000 abitanti, il Decurionato nella seduta del 6 giugno 1824 ritiene che sia giusta l'esigenza di costruire una piazza.
Gioia a quell'epoca aveva dei luoghi aperti, utilizzati per diverse finalità. Vi erano degli spiazzi che erano frequentati nelle ore pomeridiane dai braccianti in cerca di lavoro, poichè lì incontravano i signori in cerca di manodopera per le loro terre; vi erano degli spazi ampi, in cui si svolgevano le fiere e i mercati. Quelli più antichi erano situati di fronte alla Chiesa di San Francesco, di fronte al Castello normanno-svevo e alla periferia del paese, in direzione est verso Noci. In questi casi non si può parlare di una vera e propria piazza, essendo, quelli, luoghi privi di cura e di regolare manutenzione; spesso erano zone di accumulo e di depositi vari e, quindi, anche in rilevato rispetto al livello della strade adiacenti.
Andrea Benagiano
1 Ottobre 2009 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota
Nasce a Gioia del Colle il 1° ottobre 1904 da Giuseppe Benagiano e da Crescenza Passiatore.
Frequenta a Gioia fino al V Ginnasio, poiché il nostro Liceo Comunale viene istituito più tardi, nel 1925. Completa gli studi liceali presso il R. Liceo Cagnazzi di Altamura. Si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, dalla quale si trasferisce a Bari non appena qui viene istituita l'Università ( 1925 ). Concluso il triennio un suo professore, il senatore Amedeo Perna, viene trasferito dall'Università di Bari a quella di Roma, per dirigere la cattedra di Odontoiatria; anche il nostro lo segue e completa i suoi studi laureandosi in medicina, non ancora venticinquenne, nel mese di luglio del 1929.
Prosegue gli studi, conseguendo la specializzazione in Odontoiatria presso l'Università di Roma nel mese di luglio del 1931.
Per due anni svolge servizio volontario presso la clinica odontoiatrica dell'Università di Roma, finché nel 1933 inizia la sua carriera come Assistente del reparto di Ortodonzia presso l'Istituto Superiore di Odontoiatria " George Eastman ", sempre a Roma, occupandosi di ortopedia dento-maxillo-facciale.
L'Ospedale Eastman, inaugurato il 21 aprile 1933 da Mussolini, è stato voluto dal filantropo americano Geoge
Pasquale Favale
8 Settembre 2009 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota
Poche sono le notizie riguardanti questo benefattore gioiese. Di certo aveva fatto fortuna andando via da Gioia. Aveva sposato una ricca donna inglese, con la quale aveva effettuato numerosi viaggi per l'Europa. Per un periodo, dopo che la moglie è colpita da cecità, abita a Gioia, ma successivamente si trasferisce a Napoli, dove termina la sua esperienza terrena.
Era un uomo amante delle arti; tra l'altro scrisse una commedia in cinque atti, compose una musica dal titolo Elzira, e una tragedia lirica in tre atti, estratta da una tragedia di Voltaire.
L'8 marzo 1882 Pasquale Favale muore a Napoli, strada Mergellina, palazzo Manette n.84, lasciando a sé superstite due fratelli: Pietro, domiciliato in Napoli e Giuseppe domiciliato in Gioia.
Con testamento pubblico del 24 marzo 1880 il signor Favale dispone della sua eredità attraverso diversi legati a favore dei signori: Antonietta Ottieri, Donato Favale di Gioia del Colle, Berta Undelfinger dimorante in Riedersletten Wurthenhbergh, al Municipio di Napoli, di Bari, di Gioia del Colle, di Londra, di Parigi e nomina esecutore testamentario il signor Pietro Miletto.
Il Comune di Gioia, tramite il signor De Bellis, nominato come speciale procuratore, e il signor Susca, in qualità di assessore rappresentante il Comune di Gioia che si era recato a Napoli per accettare l'eredità del defunto Pasquale Favale, vengono a conoscenza di due legati: uno per il Comune e l'altro per l'Asilo Infantile.
Giuseppe Van Westerhout
18 Dicembre 2008 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Gioia Nota
Appartenente ad una famiglia originaria dell'Olanda, terra famosa per aver dato i natali a illustri pittori fiamminghi, Giuseppe Van Westerhout, fratello minore di Raffaele, nasce a Gioia del Colle il 3 marzo 1929.
Dal 1939 al 1949 studia insieme al fratello Raffaele presso la Scuola di Disegno di Gioia del Colle sotto la direzione del prof. Enrico Castellaneta. Frequenta i corsi di disegno ornato, architettura tecnica e plastica.
Nel 1950 frequenta il IV Corso di disegno presso la Scuola d'Arte di San Giacomo in Roma e il 1951, sempre a Roma, frequenta il corso libero di nudo all'Accademia di San Luca.
A Roma trascorre i migliori anni della sua vita, trentacinque per la precisione, dedicandosi alla attività pittorica, compresa l'Arte Sacra.