La ferrovia turistica Gioia del Colle-Rocchetta Sant’Antonio

La tratta ferroviaria Gioia del Colle – Rocchetta Sant’Antonio fu inaugurata 130 anni fa, il 31 luglio 1892, dal lucano politico, storico e meridionalista Giustino Fortunato, che sostenne con forza la sua realizzazione per consentire all’entroterra murgiano e a quello lucano di uscire dall’isolamento in cui si trovavano, zone tagliate com’erano da agevoli collegamenti viari […]

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Automotrice diesel AL n 668 utilizzata per la prima corsa di prova della riattivazione della Gioia-Rocchetta

La tratta ferroviaria Gioia del Colle – Rocchetta Sant’Antonio fu inaugurata 130 anni fa, il 31 luglio 1892, dal lucano politico, storico e meridionalista Giustino Fortunato, che sostenne con forza la sua realizzazione per consentire all’entroterra murgiano e a quello lucano di uscire dall’isolamento in cui si trovavano, zone tagliate com’erano da agevoli collegamenti viari e ferroviari con il territorio circostante. Gestita inizialmente da FF.SS. (Ferrovie dello Stato) e successivamente da RFI  (Rete Ferroviaria Italiana), la tratta è stata dismessa nel 2011 perché ritenuta ramo secco, passiva dal punto di vista gestionale, e per favorire il trasporto su gomma. Dal 2016, infatti, l’esercizio ferroviario sulla Gravina-Gioia del Colle è stato sospeso da RFI in conseguenza del mancato rinnovo del contratto di servizio da parte della Regione Puglia.

A partire da quella data i collegamenti ferroviari tra Gioia e Spinazzola sono stati garantiti con corse sostitutive automobilistiche.

Purtroppo, dopo la dismissione, la linea ferroviaria, ormai priva di ogni controllo, in numerosi punti ha subito diversi episodi di vandalismo e  di furto dei binari.La  volontà di far rivivere vecchi e disusati tronchi ferroviari nasce dalle  modifiche della legge n. 128/2017 che ha disciplinato le modalità di individuazione e finanziamento delle linee ferroviarie in disuso o in corso di dismissione, situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico, da reimpiegare e valorizzare a fini turistici.

Il 26 maggio del 2020 l’On. Nunzio Angiola, in base a quanto disposto dalla legge 128/2017,  con una interrogazione a risposta immediata in Commissione, chiedeva che alla tratta Gioia del Colle-Rocchetta fossero riconosciute la valenza storica e le caratteristiche di particolare pregio culturale, archeologico, paesaggistico e turistico e da valorizzare, richiamando turisti e visitatori alla scoperta delle bellezze paesaggistiche dei territori che attraversa e anche gli eventuali tempi di realizzazione del progetto ai fini turistici.

Nella risposta, il sottosegretario Roberto Traversi, sulla base degli elementi forniti da Rete Ferroviaria Italiana, riferiva che per il ripristino dell’infrastruttura e la riattivazione della circolazione ferroviaria i tempi di realizzazione erano stati stimati in circa 24 mesi, con un costo, come prima tranche, di 33,5 milioni di euro, di cui 13 milioni per gli asset ubicati nel territorio della regione Basilicata e 20,5 milioni per quelli ubicati nel territorio della regione Puglia.

Questa tratta, lunga complessivamente circa 140 Km, che si sviluppa tra Basilicata e Puglia, fu individuata  come meritevole di recupero con altre 18 dell’intera rete ferroviaria nazionale.

Gli interventi di ripristino prevedevano la rimozione della vegetazione presente sull’intera linea, la revisione dell’armamento e il ripristino nei tratti mancanti, il livello sistematico e lo scarico del pietrisco, il ripristino del collegamento Gioia del Colle – Spinazzola con Spinazzola – Barletta, la verifica e manutenzione straordinaria delle opere d’arte, a cui si aggiungevano nella parte lucana anche il ripristino cunette, il risanamento tratti inquinati e tratti di binario.

Si è pensato di chiamarlo «Treno della dolce vita» e a conclusione dei citati interventi i treni potranno viaggiare con un limite massimo di 70 km/h, per consentire ai viaggiatori di godere delle bellezze del paesaggio, e i circa 40 passaggi a livello, pubblici e privati, saranno tutti presenziati.

Logo della Fondazione FS Italiane

L’opera  è stata sostenuta fortemente anche dalla “Fondazione FS Italiane”, oltre che dal “Comitato Riapriamo la Ferrovia Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle”.

Il 22 maggio 2022 dalla stazione di Gioia del Colle è partito il primo treno, una automotrice diesel AL n 668, o meglio la prima corsa di prova da Gioia ad Altamura, alla presenza dell’On. Nunzio Angiola, uno dei fautori della riattivazione a fini turistici della Rocchetta-Gioia del Colle. Si tratta dell’apertura del primo tratto dell’intero percorso, nuovamente ripristinato e messo in sicurezza.

Proseguono nel frattempo i lavori per riaprire il tratto fino a Spinazzola.

Per poter completare l’intero piano di interventi previsti saranno necessari ulteriori risorse economiche il cui valore è in fase di definizione.

Il ministro Franceschini ha assicurato che il decreto è di prossima emanazione e che nel Recovery Plan sono previste importanti risorse per il finanziamento delle ferrovie a uso turistico.

Il completamento dell’opera, oltre al recupero di una delle tratte storiche più antiche d’Italia e delle bellezze del suo territorio, consentirà di operare importanti interscambi con altre tratte di maggior rilevanza e maggior flusso di passeggeri, come la Spinazzola-Barletta e la Bari-Taranto.

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26 Giugno 2022

  • Scuola di Politica

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