La festa di Maria Santissima del Rosario a Gioia del Colle

Il 7 ottobre si venera la Beata Vergine Maria del Rosario, una delle tante feste dedicate alla Madonna. Alla Madre di Gesù, infatti, sono dedicate numerose feste dalla Chiesa cattolica.  Non c’è mese che non abbia una festività dedicata alla Madonna. Tutto il mese di gennaio è dedicato alla SS. Madre di Dio ed inizia […]

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La Madonna del Rosario nella Chiesa di San Domenico

Il 7 ottobre si venera la Beata Vergine Maria del Rosario, una delle tante feste dedicate alla Madonna.

Alla Madre di Gesù, infatti, sono dedicate numerose feste dalla Chiesa cattolica.  Non c’è mese che non abbia una festività dedicata alla Madonna.

Tutto il mese di gennaio è dedicato alla SS. Madre di Dio ed inizia con la ricorrenza del SS. Nome di Maria, Madre di Dio  e prosegue il 23 gennaio con lo sposalizio di Maria con Giuseppe. Febbraio è dedicato a Maria SS. Madre di Lourdes ed infatti il 2 febbraio ricorre la Presentazione al Tempio di Gesù e la Purificazione di Maria, l’11 febbraio ricorre la B. V. Maria di Lourdes. Il  18 marzo ricorre Nostra Signora della Misericordia, il 25  l’Annunciazione del Signore alla B. V. Maria. Il 26 aprile si festeggia la Beata Vergine Maria del Buon Consiglio. Maggio è il mese dedicato alla B. V. Maria e il giorno 8 ricorre la festività della Beata Vergine Maria del Soccorso e la B. V. del Rosario di Pompei, il  13 Nostra Signora di Fatima, il  20 Santa Maria del Pozzo, il  24 maggio quella di Maria Ausiliatrice, il 26 Nostra Signora di Caravaggio e il 31  la Visitazione della Beata Vergine Maria. A giugno, il III sabato dopo la Pentecoste ricorre la festa del Cuore Immacolato di Maria, il 20   Maria Santissima della Consolazione. Luglio è il mese dedicato a Maria SS. Del Monte Carmelo e il 16 si festeggia l’omonima festa. Il 5 agosto ricorre la Madonna della Neve, il 15 agosto  l’Assunzione della Beata Vergine Maria e il 22 agosto la Beata Vergine Maria Regina. L’8 settembre si festeggia a Natività della B. V. Maria, il 12 settembre il SS. Nome di Maria e il 15 settembre la festa della Beata Maria Vergine Addolorata. Il 7 ottobre cade la festa della Madonna del Rosario. L’ 1 novembre è la festa di tutti i Santi, il 21 novembre si  ricorda la Presentazione delle Beata Vergine Maria e il 27  Nostra Signora della Medaglia Miracolosa. L’8 dicembre ricorre la festa dell’Immacolata, il 10  quella di Nostra Signora di Loreto, il 12  Nostra Signora di Guadalupe.

A Gioia si festeggiano numerose ricorrenze della Madonna. La Chiesa Madre è dedicata alla Madre di Gesù e in essa viene venerata anche Maria Bambina. Una parrocchia gioiese è intitolata alla Madonna di Lourdes. Nella Chiesa di Sant’Andrea si festeggia l’Immacolata, nella Chiesa di San Domenico, la Madonna del Rosario, nella Chiesa di Sant’Angelo si ricorda la Madonna del Pozzo. In molte chiese numerose tele raffigurano la Madonna e alcune statue ricordano la venerazione per la Madonna Addolorata.

La Chiesa rurale di Monte Rotondo, più comunemente ricordata con il toponimo di Monte Sannace, è denominata “l’Annunziata”, la cui festa si celebra il 25 marzo. La cappella Monte, ubicata di fronte alla Chiesa di San Vito, è dedicata alla Madonna della Pietà.   La Chiesetta di Vero Zelo, nei pressi del Cimitero nuovo, è dedicata alla Madonna della Croce.

Affresco nella Chiesa dell’Annunziata a Monte Rotondo

Numerose cappelle rurali, annesse ad alcune masserie sono dedicate alla Madonna, segno della venerazione del popolo gioiese per la Madre di Gesù.

Di seguito una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, riguardante la festa della Madonna del Rosario.

La festa di Maria Santissima del Rosario a Gioia del Colle 7 ottobre-I Domenica di Ottobre.

Questa memoria mariana, di origine devozionale, istituita da Papa Gregorio XIII, si collega con la Vittoria della battaglia navale di Lepanto, in Grecia, avvenuta il 07 Ottobre del 1571, che arrestò la grande espansione dell’impero Ottomano. Il Papa San Pio attribuì quello storico evento alla preghiera che il popolo Cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario.

Il Papa concesse ad una confraternita spagnola il diritto di celebrare la festa di Nostra Signora della Vittoria. Nel 1716 la memoria fu estesa a tutta la Chiesa Universale come segno di ringraziamento per un’altra Vittoria cristiana sui Turchi avvenuta alle porte della città di Vienna.

Nel 1876 il Beato Bartolo Longo costruì il grande Santuario della Madonna del Rosario a Pompei in provincia di Napoli, dopo aver ritrovato miracolosamente l’8 maggio dello stesso anno, un quadro della Vergine con Santa Caterina da Siena e San Domenico di Guzman, tra le rovine dell’antica città romana.

Attraverso la recita del Santo Rosario, nel meditare i misteri di Gesù, si invoca l’aiuto della Madre di Dio, associata in modo singolare all’Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di suo Figlio.

Con la venuta a Gioia del Colle dei Padri Domenicani, per il culto della Vergine del Rosario fu istituita una apposita solennità mariana celebrata nella Chiesa di San Domenico di Guzman, sita in Piazza Margherita di Savoia, già Piazza San Domenico, il 07 Ottobre di ogni anno.

Nel secolo XV Federico De Silva, nobile spagnolo venuto a Gioia del Colle con gli Aragonesi, fece erigere il Convento dei Domenicani e la Chiesa omonima, dedicata nel secolo successivo a Santa Maria delle Grazie. Alcuni autori sostengono che l’attuale statua delle Madonna del Rosario sia in realtà l’effigie della Madonna delle Grazie e questo si noterebbe dal particolare delle due spighe dorate presenti sul globo terracqueo delle corone di Maria e di Gesù Bambino, simbolo di grazia e di abbondanza.

Altri autori affermano che le due spighe di grano alludono ai grani del Santo Rosario ed identificano proprio Gesù e Maria.

La Natività di Maria, dipinto nella Chiesa Madre

Con il cambio devozionale, venne sostituito il mantello azzurro e l’abito originario. I lunghi capelli a boccoli della statua della Madonna del Rosario, indossati in occasione della festa, erano veri ed appartenevano ad una giovane donna gioiese, che aveva ottenuto una miracolosa guarigione.

A volte nella stessa Chiesa si tenevano i “Parlamenti” per le elezioni alle cariche cittadine, che si effettuavano con i ceci e con le fave.

Il Convento fu soppresso nel 1809 da Giuseppe Napoleone. Il 23 Ottobre del 1838, con decreto dei Reali Borboni, veniva riconosciuta la fondazione, risalente già al 1593, della Confraternita di Maria Santissima Vergine del Santo Rosario, ivi venerata.

Nella tradizione gioiese la Madonna, Regina delle Vittorie, è sempre stata invocata per scongiurare le guerre, le rivolte, le sconfitte belliche e più anticamente anche per suffragare alcune azioni politiche, soprattutto a partire dal Seicento e fino al periodo risorgimentale.

Nel corso degli anni la festa liturgica domenicana si ampliò fino a divenire una delle più celebrate ricorrenze gioiesi.

La festività del Santissimo Rosario, chiamata popolarmente “la seconda festa dei fichi d’India” e più anticamente “la festa delle melegranate”, per distinguerle dalla festa della Madonna Addolorata di Ottobre, chiamata “la festa delle castagne” per la vendita delle caldarroste, era celebrata sfarzosamente con processione, luminarie, ambulanti, concerti bandistici e fuochi pirotecnici.

La solenne processione mattutina, partendo dalla Chiesa Rettoria di San Domenico, percorreva le vie extra murali che circondano il borgo antico per poi rientrare nella medesima Chiesa dove si officiava la Supplica cittadina a mezzogiorno. Si assisteva alla benedizione e distribuzione dei Rosari, soprattutto quelli preziosi, venivano fatti indossare al collo dei bambini. In particolare, se il Rosario attraversava tranquillamente la testa del bambino, questi sarebbe stato fortunato per tutto l’anno, se invece il Rosario non riusciva a passare attraverso a testa, il bimbo sarebbe stato sfortunato per l’intero anno ed avrebbe dovuto subire dalla “magara” o “masciara” un rito per allontanare il malocchio.

Inizialmente la statua della Madonna, rivestita dagli abiti festivi e dotata degli attributi in oro, comprendenti e corone, gli scettri e le catenine del Rosario, veniva portata a spalle dai devoti, con il cordone d’onore e più anticamente dai “Cavalieri del Rosario” riccamente vestiti e fregiati, percorrendo l’itinerario che effettuava la processione solenne di gala del Patrono San Filippo Neri.

Negli anni mariani la statua della Madonna del Rosario veniva posta in trono su di un carro trionfale trainato da sei cavalli bianchi.

In occasione della festa, l’antica Piazza di San Domenico, posta nei pressi della Porta Bari o Porta Maggiore, veniva abbellita da festoni floreali, drappi e lumini.

Con l’elettrificazione l’attuale Piazza Margherita di Savoia era addobbata da una “spalliera” artistica lungo il piazzale del Municipio e parte del Corso Vittorio Emanuele.

Più anticamente, prima della processione, si assisteva alla consegna degli scettri e dei rosari, alla statua della Madonna e di Gesù Bambino, da parte delle autorità cittadine.

Sull’altare Maggiore della Chiesa si allestiva “l’apparato” o trono effimero, dove veniva collocata l’immagine della Madonna.

Lo “struscio” avveniva in Corso Vittorio Emanuele ai cui lati abbondavano i venditori ambulanti di frutta secca, delle melegrane e degli ultimi fichi d’India.

Tela della Madonna del Rosario nella Chiesa di San Domenico

Rinomati concerti bandistici allietavano le due giornate dedicate alla Madonna del Rosario, dalla cassarmonica, collocata sul piazzale del Municipio.

Piccoli aerostati e fuochi pirotecnici concludevano le due serate festive.

Attualmente la festa esterna, con la regolamentazione dei sacri riti religiosi, viene celebrata la prima Domenica di Ottobre e non prevede la processione, ma la Supplica in piazza a mezzogiorno, con l’esposizione della statua sul sagrato della Chiesa.

La memoria mariana del Santo Rosario viene celebrata una seconda volta nel corso dell’anno e precisamente l’8 Maggio, in concomitanza con la festa e la Supplica devozionale alla Madonna del Rosario di Pompei, istituita dal Beato Bartolo Longo, in occasione del ritrovamento del quadro prodigioso della Vergine.

La festa della Madonna del Rosario di Pompei veniva celebrata in tono minore nella Chiesa Rettoria di San Rocco, il 07 Ottobre, poi la prima Domenica di Ottobre e soprattutto l’8 Maggio, con l’allestimento di un sontuoso apparato collocato sull’altare mariano, il novenario, la Messa Solenne e la Supplica. L’altare rimaneva addobbato fino alla festa dell’Ottava di Ottobre e per tutto il mese di Maggio.

Alcuni autori sostengono che il quadro della Madonna del Rosario di Pompei, all’inizio del mese di Maggio veniva portato in processione dalla Chiesa di San Domenico a quella di San Rocco, per permanervi tutto il mese di Maggio, al termine del quale ritornava nella Chiesa di San Domenico.

Il quadro l’08 Maggio veniva portato in processione nella Chiesa Madre, dove a mezzogiorno si officiava la Supplica.

Con l’arrivo in città dei Rosarianti, che officiavano temporaneamente nella Chiesa di San Rocco, il quadro rimase nella medesima Chiesa e collocato definitivamente nell’altare privilegiato, mentre nella Chiesa di San Domenico venne ripristinato l’antico altare della Vergine di Pompei.

Nel suo Oratorio romano San Filippo Neri celebrava con solennità la festa della Madonna del Rosario, il 07 Ottobre, esaltandola quale regina gloriosa della Vittoria del Bene sul Male. In questo giorno il Santo della gioia celebrava la Messa solenne, il panegirico, l’offerta delle rose alla Vergine, la consacrazione dei bambini discoli e delle persone insicure nella Fede, affinché vincessero il male, allontanando o meglio fuggendo le tentazioni. San Filippo Neri officiava la supplica a mezzogiorno e donava ai suoi ragazzi e fedeli dei rosari, da indossare anche al collo per affrontare la quotidiana battaglia contro il Diavolo tentatore.

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7 Ottobre 2020

  • Scuola di Politica

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