Mario Vacca
7 Settembre 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Territorio & Ambiente
Tra un mese compirà 80 anni, ma è ancora un uomo dall’animo giovanile e forte, nonostante l’età. Mario Vacca, infatti, è nato a Gioia il 7-10-1941 e, seguendo l’attività di famiglia, ha dedicato il suo tempo lavorativo al settore edilizio, insieme ai fratelli. Diventa maestro costruttore e lavora nella costruzione di complessi edilizi soprattutto nel nostro Comune.
Quando decide di ritirarsi dall’attività lavorativa scopre di avere una particolare inclinazione, alla quale dà sfogo: quella di scolpire. Inizia con la scultura maneggiando il materiale ligneo locale e poi alterna lavori in pietra, utilizzando prevalentemente quella leccese a anche materiali più malleabili.
Il suo laboratorio è situato in via Carlo III di Borbone n. 17 a Gioia del Colle, nel quale è possibile incontrarlo durante le fasi di lavorazione delle sue sculture.
Oltre alle sculture di personaggi legati alla storia di Gioia, in particolare immagini di Federico II, di Bianca Lancia, di personaggi della sua corte e di riproduzione di rapaci, lavori che ha donato al Comune di Gioia e che abbelliscono molti punti del Centro storico e sono esposti nel cortile del castello normanno-svevo, si è dedicato alla produzione di immagini sacre, alcune delle quali sono state esposte nel museo diocesano di Bari e in altre mostre provinciali. Continua la Lettura
La Corte dei Sannaci
18 Agosto 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia
Una rustica masseria risalente alla fine del ‘700 immersa nel verde, a circa 5 Km da Gioia sulla ss. n.100, nel 1972 fu acquistata dal cav. Giuseppe Colonna, un noto imprenditore edile barese, innamorato della bellezza della struttura e della sua ubicazione, a metà strada tra Bari e Taranto, precisamente al Km. 34,400.
Il signor Colonna aveva un’azienda denominata COLOMAR (Colonna Marcantonio), una S.a.s., che offriva prodotti e servizi per l’industria turistica ed alberghiera, costruzione, acquisto, locazione ed esercizio di complessi alberghieri turistici con eventuali dipendenze complementari ed accessorie, forniture alloggio di pensioni, alberghi e hotel.
La scelta dell’acquisto della struttura gioiese fu dettata oltre che dalla bellezza della struttura e del paesaggio circostante anche dal fatto che si tratta di un punto nevralgico e baricentrico tra Bari, Taranto e Matera e tra le bellezze pugliesi e non: Castellana Grotte, Alberobello, Castellaneta, Ostuni, Fasano, Cisternino, Altamura, Gravina, Matera, ecc. Continua la Lettura
La Banda delle Fave Bianche
4 Maggio 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Prodotti Locali, Storia
Sopravvive in alcuni paesi del circondario, in questa nostra società sempre più tecnologica e professionalizzata, un piccolo gruppo bandistico che non ha frequentato alcuna scuola musicale.
È la Banda delle Fave Bianche, nome attribuito forse anche perché ricorda l’elezione a Patrono di Gioia del Colle di San Filippo Neri, avvenuta con una votazione che prevedeva l’introduzione, in un’urna, delle fave bianche.
La banda suonava con grancassa, tamburo e ottavino.
Riferiscono fonti orali che la scelta del Patrono di Gioia, San Filippo neri, venne effettuata dai notabili del paese, che presero in considerazione una serie di candidati.
Alcuni di essi, per favorire una rigenerazione morale e religiosa di Gioia, pensarono di sponsorizzare San Filippo Neri, secondo Apostolo e Compatrono di Roma, figura di santità e di coerenza al messaggio evangelico, di nobili origini, per il fatto di essere figura che, avendo contribuito notevolmente a riportare la Chiesa nell’alveo dei precetti cristiani e della fedeltà a Cristo, meglio di altri Santi poteva incarnare il modello di rinnovamento di Gioia e la rinascita morale ed umana della popolazione locale. Continua la Lettura
Il Carnevale e le maschere grottesche di Gioia del Colle
17 Febbraio 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia
Per consuetudine nei nostri Comuni il Carnevale si fa iniziare il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio abate, e termina il martedì grasso. Un proverbio locale recita: Sand’Andùne, màsckere e sùne, Sant’Antonio, maschere e suoni.
Nei tempi passati le feste di Carnevale erano molto sentite dalla popolazione gioiese. Era un periodo molto atteso dagli studenti, che potevano usufruire di qualche giorno di riposo, ma era anche un periodo di svago e di riposo dal faticoso lavoro quotidiano della nostra popolazione contadina, per riprenderlo poi con maggior lena.
Proprio per questo nella nostra tradizione paesana le feste di Carnevale vedono la presenza di maschere legate alla nostra tradizione contadina e ai nostri prodotti agricoli, tra le quali primeggia Solmozzavino, che racchiude due eccellenze di Gioia: la mozzarella e il vino primitivo.
A queste espressioni del Carnevale gioiese sin dal passato erano collegate le sfilate di carri allegorici e i ‘festini’, feste da ballo in maschera, spesso motivo oltre che di svago, anche di incontri e di possibili fidanzamenti. Erano in voga anche gruppi mascherati guidati da un ‘conduttore’, che giravano per il paese fermandosi in quelle case dove si organizzavano i festini e invitavano i presenti a ballare con loro e a scambiarsi rime scherzose, in cambio di qualche dolce, taralluccio o un bicchiere di vino. Continua la Lettura
La VE.BA.D. DUPLAST a Gioia del Colle
21 Gennaio 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Prodotti Locali, Storia
Alla fine dell’Ottocento Gioia annovera la formazione di una zona industriale, ubicata sulla via
per Santeramo, a ridosso del passaggio a livello delle Ferrovie dello Stato. Tale zona fu deputata alla costruzione di immobili da adibire a distillerie, alla macinazione del grano e alla produzione della pasta. Questa scelta fu dettata dalla vicinanza alla stazione ferroviaria, che avrebbe consentito il trasporto delle merci prodotte e dalla presenza di abbondanti falde di acqua sorgiva, elemento indispensabile per quelle produzioni industriali.
Nei primi decenni del Novecento alcuni di questi stabilimenti industriali sono stati interessati da una crisi che ha condotto gradualmente alla loro chiusura, mentre altri, qualche anno prima del cosiddetto ‘boom economico’, hanno dovuto subire la stessa sorte.
Per sopperire alla mancanza di lavoro, che era limitato al settore agro industriale, come produzione casearia, vinicola, olearia e ortofrutticola, e creare nuove opportunità lavorative alcuni imprenditori pensarono di dar vita a nuove aziende, in parte legate ai bisogni di una società prevalentemente agricola e in parte alla richiesta di nuove abitazioni.
Queste società, tra cui vanno annoverate la Gallo Prefabbricati e la VE.BA.D., agli inizi degli anni ’60 localizzarono le loro aziende a qualche chilometro a nord di Gioia, lungo la strada Statale 100, importante via di comunicazione che avrebbe consentito un rapido trasporto dei loro prodotti nel nostro territorio e oltre gli stessi confini regionali, in quella che successivamente diventerà la nuova zona artigianale ed industriale gioiese.
La VE.BA.D. S.p.A., Vetrerie Baresi Duraccio, è stata impiantata dai fratelli Duraccio nel 1963 nell’attuale zona artigianale di Gioia del Colle, sulla strada statale 100, primo insediamento produttivo di un certo rilievo sul nostro territorio, se escludiamo quelli legati al settore agro-alimentare (mozzarella e vino).
Sin dagli anni ‘50 i fratelli Duraccio avevano già in funzione un’analoga fabbrica a Ottaviano di Napoli, loro paese di origine: la Vetreria F.lli Duraccio. Essi scelsero di insediare in Puglia, e in particolare a Gioia, una nuova fabbrica perché, essendo un territorio fortemente agricolo, ritenevano che fosse un mercato favorevole all’assorbimento dei loro prodotti.
Inizialmente, infatti, la produzione era rivolta verso due settori: quello vetraio (produzione di bottiglie, contenitori in vetro e damigiane) e quello di materie plastiche.
Agli inizi degli anni ’70 la fabbrica occupava 120 operai; quelli specializzati, gli addetti alle macchine, già pronti a far andare a regime la fabbrica gioiese, provenivano dal napoletano, mentre il resto era di provenienza locale.
Lo stabilimento disponeva di macchine semi-automatiche per la lavorazione del vetro, di impianti di miscelazione del vetro, di forni di cottura, di frantoi e di compressori.
Il settore della plastica usufruiva di moderne macchine aerodinamiche.
Nel corso del tempo l’operato dell’azienda dei Fratelli Duraccio nel nostro Comune ha subito una continua evoluzione attraverso una diversificazione di produzioni per stare al passo con le richieste del mercato e dei consumatori. Continua la Lettura
Lo stabilimento ‘Gallo prefabbricati’ a Gioia del Colle
7 Gennaio 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Prodotti Locali, Storia, Territorio & Ambiente
Nel 1964 il nostro concittadino, l’imprenditore edile Rocco Gallo, ha avviato a Gioia la produzione di manufatti per l’edilizia.
Si deve alla sua lungimiranza e all’aver fortemente creduto che il boom economico che stava interessando la nostra Italia avrebbe portato un notevole sviluppo edilizio, l’aver voluto dare vita ad una industria che facesse fronte alla crescente richiesta di materiale edile.
Il signor Rocco Gallo aveva una impresa edile e quindi un primo stock di prodotti del suo stabilimento poteva essere assorbito dallo stesso costruttore. Continua la Lettura
La ‘fanòve’ a Gioia del Colle
27 Novembre 2020 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia, Turismo
Una delle tappe più importanti per l’umanità è stata sicuramente la scoperta del fuoco.
Proprio per l’importanza che questa scoperta ha rivestito per l’umanità e per i benefici che ha apportato nella vita degli uomini, nell’antichità fiorirono numerosi miti sul fuoco, inteso come elemento riservato esclusivamente agli dei.
A testimonianza di questa esclusività divina circa l’utilizzo del fuoco ci soccorre il mito maggiormente conosciuto, che il poeta greco Esiodo (VIII-VII secolo a.C.) ci ha tramandato: quello di Prometeo.
Uno dei Titani, Prometeo, che non partecipò alla sommossa ordita contro Giove, ma voleva bene agli uomini, nel vedere la loro condizione misera pensò: Voglio aiutare gli uomini. Voglio che la loro vita diventi meno selvaggia, che essi imparino a difendersi dalle tigri e dai cinghiali, che coltivino la terra, lavorino i metalli, si nutrano di cibi caldi e arrostiti e non di sanguinanti e crudi resti di animali. Voglio donare all’uomo il fuoco!
Prometeo, pur sapendo che questo suo desiderio era contrario a quello di Giove e che un tale dono fatto agli uomini avrebbe causato la sua rovina, decise di sfidare l’ira del capo degli dei. Mentre gli dei stavano banchettando felici sul monte Olimpo, Prometeo entrò nelle fucine del dio Vulcano e gli offrì da bere del vino mescolato con molto succo di rossi papaveri dicendo: Sono venuto a portarti quest’anfora di vino etnèo. Bevi, fabbro laborioso, questo ti darà più forza che il tuo nèttare! Approfittando del torpore in cui era caduto Vulcano e del fatto che il fuoco era rimasto incustodito, Prometeo, raccolse alcuni tizzoni scintillanti in un bastone cavo che lo stesso Vulcano gli aveva donato e portò il fuoco agli uomini sulla terra, gridando: Vi porto il fuoco! Vi porto la vita, la civiltà, la gioia! Il tonante Giove udì le urla di vittoria e scattò: Il temerario che ha donato agli uomini il fuoco deve essere punito. E così lo sfortunato Prometeo fu punito. Continua la Lettura
Le sagre dello zampino e della mozzarella a Gioia
25 Novembre 2020 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia, Turismo
LA SAGRA DEL FORNELLO E DELLO ZAMPINO
Fino alla fine degli anni ’70 Piazza Plebiscito durante il periodo estivo si animava perché vi si svolgevano due sagre, legate alla produzione di due specialità tipiche di Gioia del Colle: lo zampino e la mozzarella.
Alcuni macellai gioiesi nel mese di settembre si davano appuntamento in Piazza Plebiscito ed allestivano dei fornelli mobili in cui cuocevano sulla brace spiedi di zampini preparati secondo la tradizionale ricetta gioiese. Lo zampino è una sottile salsiccia composta di pezzi di circa dieci centimetri di lunghezza ciascuno, insaccati in un budello naturale. Sembra che venisse preparato, per essere consumato dai signori che abitavano nelle masserie, già dal ‘700 e costituiva un piatto di mezzo tra il primo e il secondo, quasi che quella pietanza volesse metterci lo ‘zampino’ tra i due piatti, per cui, secondo alcuni, da questa particolarità e utilizzo si spiegherebbe tale denominazione. Continua la Lettura
La mozzarella di Gioia del Colle è DOP
17 Novembre 2020 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Primo Piano, Prodotti Locali, Storia
È di questi giorni la notizia che la mozzarella di latte vaccino di Gioia del Colle ha ottenuto la DOP (Denominazione di Origine Protetta) con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea.
Il percorso per raggiungere questo prestigioso traguardo è stato molto travagliato, in quanto è stato avviato circa dieci anni fa.
La richiesta, però, è stata formalizzata nel mese di agosto del 2017. Un primo ostacolo nel raggiungimento dell’obiettivo è stato posto dal Consorzio produzione mozzarella di bufala campana, che si opponeva alla denominazione di mozzarella per il prodotto caseario di Gioia del Colle, marchio già utilizzato da quel Consorzio. Continua la Lettura
I manufatti dell’archeologia industriale di Gioia del Colle
12 Novembre 2020 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Prodotti Locali, Storia, Territorio & Ambiente
Affermare che Gioia, come recitano i cartelli stradali posti agli ingressi del paese, sia solo una città federiciana, connotata dalla produzione del vino primitivo e della mozzarella, è sicuramente molto riduttivo e non rende giustizia alla storia e alle nostre tradizioni locali. Infatti degne di memoria sono altre caratteristiche salienti del nostro Comune, che si identifica anche come città che vanta una delle più premiate Bande musicali e come sede, in un passato non molto lontano, di numerosi insediamenti industriali, legati ad altrettante attività cui è vocato il territorio gioiese. Continua la Lettura