Il villino Tateo

Via RomaUna veduta panoramica di via Roma di Gioia del Colle, un tempo via  della Stazione, risalente alla fine dell’Ottocento ci mostra  sul lato sinistro, incamminandosi in direzione di Piazza Plebiscito, una vasta area ancora non urbanizzata, in parte utilizzata a giardino pubblico. Nel secolo scorso  il tessuto urbano di Gioia, ed in particolare quello che è compreso tra la Piazza e la stazione ferroviaria, è stato stravolto da costruzioni moderne che ne hanno sfigurato l’originario assetto ottocentesco. In controtendenza con quanto si è verificato lungo quest’asse stradale, di fronte all’ingresso della Villa Cassano, in via Roma, oggi, ma non sappiamo per quanto tempo ancora,  è possibile ammirare, tra la folta vegetazione arborea e di glicini che hanno ricoperto l’artistica recinzione in ferro battuto,  una  villa più modesta, in stile liberty, nota come villino Tateo, così chiamata dal nome degli ultimi  proprietari. Continua la Lettura

La cava di Monte Rotondo

Monte RotondoAbbastanza tormentato è il percorso della cava di Monte Rotondo.

Il terreno su cui insiste la cava  si trova al Km. 6 della strada provinciale Gioia-Putignano;  ricade in zona agricola E/2 ed è censito nel foglio mappale n.18 dell’agro di Gioia del Colle. E’ sottoposto tutto a vincolo idrogeologico ex R.D.L. n. 326/23  nonché in parte a vincolo paesaggistico ai sensi della legge n. 431/85  e a vincolo archeologico ex lege 1089/1939.

La cava si trova in un territorio che ricade nella particolare area geostrutturale denominata ‘ Piattaforma  Carbonatica Apula ‘ che si identifica geograficamente con l’altopiano delle Murge che, fagliato, piegato e interessato da fenomeni carsici, si estende, toccando quote s.l.m. non eccessivamente elevate ( 600 mt. circa ), dalla piana della Capitanata alla piana di Brindisi e dal mare Adriatico alla fossa Bradanica.

La Piattaforma è costituita da rocce sedimentarie di età Mesozoica che formano il ‘ Gruppo dei Calcari delle Murge ‘. Si tratta di una potente sequenza di strati e/o banchi di calcari essenzialmente detritici, a grana variabile ma essenzialmente fine, talora oolitici, tra i quali si rinvengono banchi di calcari biostromali; con irregolare sequenza di strati calcarei dolomitizzati.

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Gemellaggio Gioia del Colle -Targoviste

6 Luglio 2016 Autore:  
Categorie: Primo Piano, Storia, Turismo

GemmellaggioTargoviste, città della Romania, è la sede della contea di Dambovita. Si trova sulla riva destra del fiume Ialomita, a circa 80 Km. da Bucarest, capitale della Romania. I risultati del censimento del 2011 davano a Targoviste 79.610 abitanti, dato che pone la città al 26° posto tra le più grandi della Romania. E’ una città dal passato importante in quanto tra il XV e il XVI secolo è stata la capitale della Valacchia.

Da marzo del 2004 la Romania è entrata a far parte del patto della Nato e dal 1° gennaio 2007 è diventata  Paese membro dell´Unione Europea e, così come previsto dal Trattato istitutivo della Comunità Europea, i suoi cittadini, godono a  pieno titolo del diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e in Italia.

Il Comune di Gioia del Colle, in un periodo di negoziati propedeutici all’allargamento della UE e prevenendone  la ratifica, ha stipulato accordi  e collaborazione con una città della Romania

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Le carte da gioco di Mario Pugliese

Carte di Mario PuglieseCi sono artisti gioiesi, come il pittore Mario Pugliese, che in vario modo testimoniano il loro amore per la nostra città con iniziative originali cercando di valorizzare le nostre tradizioni, la nostra storia e la nostra cultura e di farle conoscere ad un più ampio pubblico, anche al di fuori di stretti  e limitati confini delle mura cittadine.

A lui va il merito di aver risvegliato il Centro Storico del nostro paese dal torpore in cui versava e di aver legato parte della sua produzione pittorica a valorizzare la nostra storia e  il nostro patrimonio artistico e culturale.

E in questo suo tentativo ( tanto più difficile in quanto lo spirito del gioiese è tendenzialmente portato al ‘ raddoppio ‘ di un evento, non sempre allo scopo di raggiungere un valore aggiunto, ma di dimostrare di saper ‘ fare ‘ meglio degli altri, come fanno testo nel passato la presenza di due bande musicali, di due squadre di calcio, di due squadre di pallavolo o di basket, due sedi dello stesso partito politico, per citarne alcuni ), ha avuto il merito di essere riuscito a coinvolgere  in questa difficile ma appassionante avventura altri ‘ colleghi ‘ che  hanno affiancato il suo vulcanico estro e le sue originali iniziative.

Tra i giochi tipici  della nostra società ci sono  ancora le carte da gioco. Tra queste, grazie al pittore Mario Pugliese,  possiamo annoverare anche  le carte da gioco gioiesi.

Pronte  a febbraio 2003 le carte da gioco, che  sono state prodotte  dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gioia del Colle ricordano alcuni  personaggi legati alla storia di Gioia.

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Il Cimitero Islamico di Gioia del Colle

portale islamicoCon deliberazione n. 23  del 4-3-2002 il Consiglio comunale di Gioia, prendendo atto della diversificazione della società gioiese a seguito di flussi migratori provenienti da altri continenti, fenomeno in continua espansione e intuendo che la nostra società sarebbe stata destinata a diventare sempre più multietnica, individua una zona  del Cimitero da destinare al  seppellimento di salme appartenenti a culto diverso  quello cattolico.

La zona interessata si trova  nel campo 21 dell’area cimiteriale,  zona scoperta  e aperta, come è previsto dalla religione islamica, posta  sul lato NO del Cimitero Monumentale e con ingresso in fondo al cancello e al viale di accesso al Cimitero nuovo, luogo originariamente destinato al seppellimento di persone inferiori a 10 anni.  Occupa circa 440 mq. per un totale di 32 tombe, che, seguendo la tradizione musulmana, si dispongono in modo da essere  rivolte tutte  in direzione La Mecca e sono sistemate a livello del terreno.

Con successiva determinazione,  specialmente per la presenza  a Gioia di una consistente comunità islamica, che sin dal 1989 aveva  attivato  una moschea, la più antica tra le 12 aperte  in Puglia, si è pensato di trasformare la zona cimiteriale, precedentemente individuata per i non cristiani, essenzialmente per i defunti di religione islamica.

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Un ” Gate guardian ” a Gioia

aereoA chi si trova a passare per la vecchia statale 100, poche centinaia di metri dall’ingresso della base del 36° Stormo, nel punto in cui il vecchio tracciato si dirama per consentire l’accesso nel Comune di Gioia, nel triangolo che si forma con il proseguimento verso Bari, non sfuggirà di trovarsi di fronte un   gate guardian o gate guard  ( custode o guardiano del cancello). Si tratta di un monumento militare, costituito da  un velivolo, montato su un basamento, utilizzato, in mostra statica, come una simbolica guardia intenta a "sorvegliare" l'ingresso del paese.

E’ un aereo  radiato, precisamente un Aermacchi MB 326, appartenuto al gruppo di stanza nella base aerea di Gioia. L’aereo, infatti, riporta sulla fiancata della fusoliera i numeri 36-40 che corrispondono a quelli che potrebbero considerarsi la targa e il suo numero identificativo: il primo n.36 sta ad indicare la sua appartenenza al 36° Stormo di Gioia, mentre il 40 indica il numero progressivo e identificativo o di matricola dell’aeromobile  della base aerea di Gioia.

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Giardino didattico

Di fronte all’Ospedale Paradiso insiste un suolo, che, come si può notare dall'iscrizione posta sulle 2016-07-01 09.26.30colonne che ne delimitano l'ingresso, apparteneva al prof. Filippo Linzalata. Tale suolo sicuramente fu donato in beneficenza all'I.P.A.B di Gioia,ma  con la soppressione dell'Ente di Pubblica Assistenza e Beneficienza inizialmente non si capiva  chi  dovesse incamerare tale bene.  La sua gestione e la proprietà, data l'esiguità  e lo scarso valore economico del suolo,  piuttosto che essere contese tra i vari possibili possessori, erano rimpallate tra Comune di Gioia e ASL/BA e quindi quella zona era lasciata nel più completo abbandono. Su tale suolo è stato effettuato un primo intervento di recupero, con la creazione di una vasca  con fontana, piante acquatiche e pesci e panchine ad anfiteatro per rendere fruibile  la zona. Per qualche anno l’Amministrazione Comunale, mettendo in atto l’obbligo di piantare un albero per ogni neonato, obbligo introdotto in Italia con  la legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992, ha adempiuto a tale scopo utilizzando questa  zona.

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