Monte Sannace in mostra: il volto nuovo del museo!

Dicembre 12, 2012 by  
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1. Monte Sannace, scorcio della città bassa e strada delle muraPochi sanno che il Museo Nazionale Archeologico di Gioia del Colle ha cambiato fisionomia. La novità consiste nel passaggio da una dimensione regionale, che pure prediligeva la Peucezia (l’antica Puglia centrale), ad una tipicamente locale, sempre più ancorata alle radici della nostra comunità. Protagonista delle nuove esposizioni è (e sempre più sarà, una volta riallestita anche la II sala) la città peucezia di Monte Sannace, sita nell’agro gioiese all’incirca 5 km a N.E. dal centro urbano moderno. Questa distanza e la mancata sovrapposizione di strutture medievali consistenti l’hanno resa, appunto, una delle città antiche meglio indagate della Puglia, prima con ritrovamenti occasionali e scavi clandestini, poi con campagne di scavo ufficiali della Soprintendenza ai Beni Archeologici e nell’ultimo ventennio anche dell’Università degli Studi di Bari.  

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Fugaci battiti d’ali tra le mura del Castello

Novembre 13, 2012 by  
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L'ingresso alla prima sala della mostraTra breve si udranno solo quelli dei numerosi volatili, che popolano l’austero ed elegante maniero in questo periodo (corvi e piccioni, essendo migrati da un pezzo i falchetti), poiché presto prenderanno il volo dal Museo Nazionale i bambini della Puglia antica con i loro giocattoli e le loro storie. Non appena i singoli reperti, le piccole tombe e i corredi funerari verranno restituiti ai loro rispettivi musei, sembrerà davvero essere stata un “battito d’ali” la durata dell’esposizione temporanea dall’eloquente titolo, “Battiti d’ali. Storie di bambini nella Puglia antica”, che per cinque anni e mezzo, dal mese di maggio del 2007, ha emozionato, commosso, intenerito innumerevoli turisti italiani e stranieri di passaggio nella nostra città. E già un sentimento di malinconia e di nostalgia aleggia nelle sale del museo, mirabilmente allestite, e nel cuore di chi se n’è preso cura in tutto questo tempo, adoperandosi per la loro custodia e valorizzazione!

Ancora pochi giorni, quindi, per rivisitare le frammentarie testimonianze di vita di Optatus, Graecinia Sevia, Grapte, Thalame, Dizoma e dei tanti bambini e ragazzi anonimi, vissuti a Taranto, a Conversano, a Gravina, a Rutigliano, a Monte Sannace, ad Egnazia.

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Agamennone e gli altri lasciano il castello di Gioia

Ottobre 26, 2012 by  
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La contesa delle armi di Achille, partenza di cavalieri, Agamennone turbato.JPGPer un anno e mezzo insieme a visitatori di varie nazionalità e provenienze abbiamo potuto rivivere frammenti di storie di eroi e dei omerici, illustrati su dieci preziosi reperti, databili tra il VI ed il IV sec. a. C., ospitati nella “Sala del Forno” del nostro castello federiciano.

Su un cratere a campana a figure rosse di produzione apula, rinvenuto a Taranto, Achille, sotto la guida della dea Atena, elmata a mezzo busto su di lui, era colto nell’atto di tendere un agguato a Troilo, figlio di Priamo, re di Troia, che ignaro stava facendo abbeverare il suo cavallo, abbandonato al suo destino da un compagno, accortosi del tranello. Secondo l’oracolo bisognava uccidere il giovanissimo principe per vincere la guerra. Accanto al cratere, su una lekythos attica a fondo bianco, anch’essa trovata a Taranto, Aiace e Odisseo si contendevano, invece, le armi di Achille, già morto, per acquisire il suo valore militare.

Non mancavano scene di commiato o di partenza degli eroi per la guerra, come nel caso degli anonimi cavalieri sulla lekythos attica a figure nere da Santo Mola, vicino Gioia, e, mentre osservavamo Menelao e Odisseo in ambasceria a Troia, Ettore e Paride erano in procinto di partire, raffigurati tra Cassandra ed Apollo, con i nomi dipinti sul Kantharos attico a figure rosse da Gravina; ci commuoveva il saluto di Ettore alla moglie Andromaca e al figlioletto Astianatte, in braccio a sua madre, sulla lekythos attica a figure nere da Taranto.

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Novità dal Museo Nazionale Archeologico di Gioia del Colle

Aprile 6, 2011 by  
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AnforaIn occasione della XIII “Settimana della Cultura” (9-17 aprile 2011), che prevede sull’intero territorio nazionale ingressi gratuiti nei luoghi della cultura statali e molteplici iniziative di valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale italiano, è stata allestita nel castello normanno-svevo di Gioia del Colle una nuova mostra archeologica dal titolo: “Agamennone e gli altri. Gli eroi di Omero nella cultura figurativa della Puglia antica”.

Alcune pregevoli ceramiche attiche, importate nella Magna Grecia tra il VI ed il V sec. a. C., ed italiote di V sec. a. C. (vasi a figure nere da Taranto e a figure rosse da Gravina in Puglia, da Gioia del Colle e da Taranto) illustrano il tema della guerra trasferito nel mondo mitico degli eroi, cantati da Omero e dai grandi tragici greci, in particolare il mito di Agamennone, la saga troiana e la loro sopravvivenza in Occidente, ovvero l’adesione al modello greco di stampo eroico da parte delle élites magnogreche e di quelle indigene ellenizzate della Puglia antica.

La mostra, inaugurata il 4 aprile 2011, è visitabile tutti i giorni fino al 30 aprile, in orario continuato dalle 8.30 alle 19.30, con ingresso gratuito esteso alle restanti sale del museo e del castello.

Per ulteriori informazioni: tel. 080 3481305. 

 

Il mondo dell’infanzia della Puglia antica in mostra al castello

Battiti d’ali. Storie di bambini nella Puglia anticaIl giorno 12 maggio, alle ore 18.00 sarà inaugurata, nel Museo Nazionale Archeologico di Gioia del Colle sito nel Castello Normanno Svevo, la mostra titolata: "Battiti d'ali. Storie di bambini nella Puglia antica". La mostra sarà l'evento di punta della Settimana della Cultura 2007 (12-20 maggio) e sarà aperta al pubblico fino 31 dicembre di quest'anno.

L'esposizione è stata curata dell'archeologa Angela Ciancio, direttrice del Museo di Gioia, e finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e patrocinata dal Comune di Gioia del Colle. L'allestimento, realizzato dalla Cooperativa ARES di Gravina in Puglia, occupa due sale poste al piano terra del Castello Normanno Svevo ed espone numerosi reperti archeologici databili dal VII secolo a.C. e IV secolo d.C. provenienti sia dagli scavi più recenti effettuati a Monte Sannace e Santo Mola presso Gioia del Colle, sia dalle collezioni di diversi musei di Puglia quali: il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, Museo Civico S. Benedetto di Conversano, Palazzo Sinesi e il Museo Civico di Canosa, il Museo Civico e la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia, il Museo Nazionale Archeologico di Egnazia (BR) e il Museo Civico di Minervino Murge.

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Il Museo Archeologico Nazionale di Gioia

Maggio 5, 2007 by  
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Reperto Museo ArcheologicoNel 1959 il Comune di Gioia, dopo aver ottenuto il benestare della Soprintendenza alle Antichità della Puglia e del Materano, con sede a Taranto, istituisce un Museo Comunale, che ha come sede l'ex Convento di S. Francesco, in Piazza Plebiscito, dove era stata allocata anche la Biblioteca Comunale.

Questo primo Museo raccoglieva oltre a reperti rinvenuti negli scavi dell'insediamento peuceta di Monte Sannace, anche corredi tombali rinvenuti nella necropoli antica della località Santo Mola, sempre nel territorio di Gioia, attraverso una serie di scavi effettuati tra  il 1940  e  il 1953.

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