Le grotte nel territorio di Gioia

La presenza del fenomeno carsico in Puglia ha generato la formazione di doline, inghiottitoi lame, gravine e  grotte nella nostra regione. Tra queste manifestazioni della natura le più popolari sono le grotte; le  più note e sicuramente le più varie,  più belle e suggestive a livello mondiale sono quelle di Castellana Grotte. Anche il territorio di Gioia […]

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GrottasilicaLa presenza del fenomeno carsico in Puglia ha generato la formazione di doline, inghiottitoi lame, gravine e  grotte nella nostra regione.

Tra queste manifestazioni della natura le più popolari sono le grotte; le  più note e sicuramente le più varie,  più belle e suggestive a livello mondiale sono quelle di Castellana Grotte.

Anche il territorio di Gioia non sfugge al fenomeno del carsismo e agli effetti che esso produce.

A conferma di questo fenomeno  ci sono i nomi di alcune contrade di Gioia: Grotta Caprara, Grotta Sorressa, Lama dei Preti, Lama delle Vigne, Lama Frascella e il nome dato ad una masseria (  Masseria La Grotta ).

Le grotte rinvenute nell’agro gioiese appartengono  al tipo fossile, quello cioè che presenta un modesto stillicidio e mancanza di sia pur modesta presenza di corsi d’acqua.

Tra le grotte più importanti presenti nel territorio di Gioia, ricordiamo:

La Grotta di Monte Rotondo

Le due Grotte Paradiso

La Grotta di Masseria La Grotta

La Grotta di Santa Candida,

La Grotta del Tesoro

La Grotta del Lume

La Grotta della Polvere

La Grotta Scozia

La Grotta Nardulli

La Grotta in località Terzi.

Tra le altre formazioni calcaree che hanno dato luogo a Grave o inghiottitoi citiamo:Grottanuova

La Grave del Vallone della Silica, in contrada Murgia Fraggennaro

La Grave di Terrevole, in contrada Marchesana,

L’Inghiottitoio di Masseria San Francesco, lungo la via vecchia per Castellaneta,

L’Inghiottitoio Santa Maria, lungo la contrada Santa Candida.Ai confini tra il Comune di Gioia e quello di Castellaneta è ubicata una grande masseria denominata Le Grotte, per  la presenza di numerose cavità sotterranee.

La circostanza per la quale il territorio gioiese è interessato al fenomeno carsico non esclude l’eventualità che in futuro altre grotte possano venire alla luce sia casualmente che attraverso indagini idrogeologiche. Sono in molti a credere che numerose sono le grotte ancora inesplorate, come testimoniano alcune recenti scoperte.

Di seguito riporto alcune notizie riguardanti le grotte più importanti scoperte nel territorio di Gioia, delle quali è stata eseguita anche l’esplorazione. 

Grotta della Polvere

E’ attualmente la grotta più vicina al paese; si trova infatti alla sua periferia, in direzione nord-est, verso via Vicinale del Monte. Il nome dato alla grotta lo si trova citato in un atto rogato nel 1842.

E’ una grotta di modeste dimensioni anche perché mostra segni di riempimento con materiale litico riveniente dai campi sovrastanti allorquando questi sono stati spietrati per essere resi coltivabili da parte dei legittimi proprietari.

Grotta di Monte Rotondo

Più nota come grotta di Monte Sannace, si apre al di sotto della pavimentazione della Chiesetta Grotta-6x4dell’Annunziata a Monte Rotondo. La presenza in questa cavità sotterranea, al termine del lavoro operato dalla natura, di un cunicolo scavato dalla mano dell’uomo ha contribuito ad alimentare e avvalorare la leggenda di un passaggio segreto sotterraneo che in passato collegava il Castello di Gioia a questo luogo, passaggio che veniva utilizzato in momenti di pericolo.

E’ probabilmente la prima grotta, la più antica ad essere stata scoperta, in quanto la costruzione della Chiesetta ad essa soprastante risale agli inizi del XIV secolo.

Ancora oggi al centro della navata si trova una lastra marmorea che copre la primitiva botola di accesso alla grotta. Un tempo la chiusura dell’accesso era coperta da una lastra lapidea che riportava l’iscrizione A.D.1711.

La grotta, di modeste dimensioni, presenta alcune concrezioni simili a piccole stalattiti, formatesi in tempi lontani, che sono rimaste tali per secoli probabilmente per la mancanza di permeabilizzazione del terreno, protetto dal pavimento e dall'edificio religioso sovrastante, strutture che impediscono lo stillicidio e la formazioni di ulteriori concrezioni. All’interno della grotta, e precisamente alla sua base, si possono notare alcuni blocchi litici che probabilmente un tempo si sono staccati dal soffitto a causa di crolli.

Grotta di Masseria La Grotta  

MasserialagrottaSi trova a poca distanza da quella di Monte Rotondo, nei pressi dell’omonima masseria, ai confini del Comune di Gioia con quello di Putignano. Caratteristica particolare di questa cavità è data dal fatto che nel secolo scorso l’ingresso, così come avvenuto per i Sassi di Matera, è stato tompagnato da blocchi di pietra e munito di porta e finestra. Probabilmente è stata utilizzata non solo come ricovero per gli animali, ma è stata abitata anche dall’uomo, ipotesi avvalorata dalla presenza di due piccole aperture circolari sulla parte superiore, che verosimilmente servivano per operare il ricambio di aria all’interno della grotta e come valvola di sfogo per il fumo generato dalla combustione del legname utilizzato per riscaldare l’ambiente e per cucinare. E’ stata utilizzata probabilmente come rifugio, anche durante il periodo del brigantaggio dal Sergente Romano. E’ di notevole dimensione e ciò sembra giustificare l’utilizzo della grotta non solo come stalla, ma anche come abitazione per alcuni lavoratori agricoli al servizio e al soldo dei proprietari della vicina masseria padronale, che nel 1920 fu teatro dello scontro armato e del ferimento mortale dell’allora proprietario Giuseppe Pinto.

Grotte Paradiso

Sono due grotte situate a poca distanza l’una dall’altra a circa 5 Km. da Gioia, lungo la provinciale per Putignano, in contrada Serra Capece, non molto distanti da quella di Monte Rotondo. Prendono il nome dall’omonima famiglia che abitava in quel territorio. La prima è più angusta, ha un ingresso verticale e presenta un successivo breve percorso orizzontale, con modeste concrezioni, a causa dello scarso stillicidio. La seconda grotta presenta un ingresso più agevole, ma è di dimensioni modeste. E’ stata sicuramente abitata in quanto ha portato alla luce segni della presenza dell’uomo, che dimostrano che quella zona era abitata durante l’età del bronzo. La vicinanza con il sito archeologico di Monte Sannace costituisce una ulteriore  conferma che questo territorio era abitato in tempi remoti.

Grotta di Santa Candida

Se la grotta di Monte Rotondo potremmo considerarla la prima ad essere scoperta, senza tema di smentita quella di GrottasantacandidaSanta Candida è tra le più belle e quella di maggiori dimensioni rispetto alle altre esplorate e presenti nel sottosuolo del territorio di Gioia. Anche questa è una grotta conosciuta da qualche secolo, infatti è localizzata a sud-est di Gioia, nelle vicinanze dell’omonima Villa, la cui costruzione risalirebbe al 1639. Tutto il complesso rurale e la sottostante grotta abitabile, per gli evidenti segni della presenza dell'uomo sin da tempi remoti, provano che già in tempi lontani questa masseria costituiva una curtis, ossia un piccolo centro di vita comunitaria di persone dedite all’agricoltura.

La grotta si presenta come un vano unico con un soffitto abbastanza alto ed è caratterizzata dalla presenza di concrezioni sia di stalattiti che di stalagmiti di colore prevalentemente biancastro.

Grotta Scozia

Si trova a sud-est di Gioia lungo la via Santa Candida, ai confini del nostro Comune. Fa parte della masseria denominata Villa Scozia. E’ una grotta di dimensione discreta ed è suddivisa in due ambienti da uno sperone roccioso. L’interno della grotta nonostante un apprezzabile stillicidio, denota una scarsa presenza di concrezioni.

Grotta Nardulli

E’ localizzata in direzione sud-ovest, a circa 6 Km. da Gioia, nei pressi del bivio della provinciale Gioia Laterza versogrottanardulli Castellaneta. E’ così chiamata perché non è molto distante dall’omonima masseria. E’ di difficile accesso e di modeste dimensioni. Pur con scarso stillicidio le pareti della grotta presentano alcune concrezioni.

 

 

 

Grotta del Lume

E’ la più lontana da Gioia e si trova lungo la provinciale per Castellaneta e Laterza, nella zona denominata Murgia Giovinazzi. Prende il nome dal rinvenimento al suo interno di una piccola lucerna, segno tangibile della sua frequentazione da parte di una comunità umana. La presenza dell’uomo in questa zona è altresì attestata dal rinvenimento di tumuli dolmenici tra Murgia Giovinazzi , Murgia San Benedetto, Murgia San Francesco e Masseria del Porto.

La grotta si estende per qualche decina di metri e, pur sottoposta all’azione vandalica della mano dell’uomo, che ha inferto numerose ferite a tutto il comprensorio di Masseria del Porto, conserva ancora concrezioni, come stalattiti e stalagmiti, frutto dello stillicidio tuttora presente nella cavità sotterranea e ha portato alla luce resti di ceramica risalenti all’età del Bronzo.

Grotta del Tesoro

Si trova in contrada Terzi, a cica 4 Km. Da Gioia, e prende tale nome probabilmente per il rinvenimento di un tesoro che era stato nascosto in quella grotta da un brigante. Tale scoperta era stata effettuata da un quotista, ossia un contadino al quale era stato assegnato quel pezzo di terra a seguito della quotizzazione di quel territorio demaniale ( 1866 ). Nonostante il nome con cui viene ricordata, la grotta non presenta ricchezza di particolari dal punto di vista geologico. In passato  è stata  utilizzata  come luogo di rifugio.

Grotta in  località Terzi

Si trova a circa 5 Km. da Gioia in contrada Terzi, in zona diametralmente opposta alla grotta del Tesoro. E’ il rinvenimento più recente nel territorio di Gioia. E‘ stata scoperta casualmente a seguito di lavori di scavo effettuati in quella località. E’ particolarmente affascinante per la ricchezza di concrezioni che presenta, anche se risulta di modesta dimensione.

Le foto 1, 2, 3, 4 e 6 sono tratte dal 13° Foglio di identità territoriale  Fatica d'acque, di W. Ivone, Comune di Gioia del Colle, marzo 2002.

 

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17 Maggio 2010

  • Scuola di Politica

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