Il cippo commemorativo al Generale Wladislaw Anders

Il giorno 16 dicembre 2018, a cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, in un’aiuola  del versante NE di Piazza Pinto alle ore 10  sarà inaugurato un cippo commemorativo in memoria del Generale e politico polacco Wladyslaw Anders (1892-1970), il quale per sua volontà è sepolto nel cimitero polacco di Montecassino, luogo in cui […]

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Il giorno 16 dicembre 2018, a cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, in un’aiuola  del versante NE di Piazza Pinto alle ore 10  sarà inaugurato un cippo commemorativo in memoria del Generale e politico polacco Wladyslaw Anders (1892-1970), il quale per sua volontà è sepolto nel cimitero polacco di Montecassino, luogo in cui aveva combattuto con i suoi soldati contro l’esercito tedesco e teatro di morte per molti suoi commilitoni.

La stele commemorativa è il frutto della sinergia di due cittadini gioiesi:il prof. Leonardo  Losito e il sig. Angelo Antresini.

L’idea dell’installazione è partita dal prof. Losito, amico, ricercatore, storico, docente, giornalista free lance, residente a Varsavia. E’ lo stesso professore ad indicare le motivazioni della decisione assunta, scelta condivisa dall’Amministrazione comunale, nella persona del Commissario Prefettizio, perché rientrante nell’ambito della collaborazione  da parte dei cittadini per la cura e la rigenerazione degli spazi urbani. Attraverso documentazioni e testimonianze orali  sono venuto a conoscenza che nel dicembre 1943, quindi 75 anni fa, a seguito dello sbarco in Puglia dei soldati del Secondo Corpo d’Armata polacco, guidato dal generale Anders, nei giorni di domenica i soldati venivano a Gioia a piedi dalla periferia di Taranto e di San Basilio per assistere alla

Santa Messa nella Chiesa di San Francesco, messa celebrata a loro disposizione dal rettore don Vincenzo Angelillo. 
Questa scelta, oltre che alla disponibilità di don Angelillo, era dettata  anche dall'obbligo da parte  dei soldati  polacchi di partecipare alla liturgia domenicale.

Don Vincenzo Angelillo dà ospitalità ai militari polacchi della 13° Compagnia si trasporto della 3° Divisione, che subito dopo l’armistizio si stanziano a San Basilio- Mottola e celebra anche per loro i sacri riti e mostra una disponibilità umana e fraterna al punto che quando  i militari fanno rientro in patria nel 1946 donano a don Vincenzo una icona raffigurante la Madonna di Czestochowa, Regina della Polonia  . Prima della

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loro partenza per la Polonia, da parte dell’Amministrazione comunale  viene offerto loro un rinfresco.

Il prof. Losito ricorda che del gruppo di militari polacchi faceva parte il sig. Szost, che al termine del conflitto mondiale non fece  più ritorno in patria, ma prese dimora a Gioia del Colle.

La realizzazione della stele commemorativa è stata resa possibile grazie alla generosità del sig. Angelo Antresini, che svolge attività di import-export proprio con la nazione polacca e che si è assunto l’onere del cippo e di tutte le spese per la sua messa in opera. L’opera in pietra che lui ha scelto, ad un occhio attento, sembra raffigurare il volto di un uomo di profilo, con fronte, occhio, naso, mento e berretto, con la guancia sfigurata e un prolungamento liteo che presenta quattro aperture, due a forma di cuore e una di croce con punte arrotondate. A detta dell’Antresini rappresenterebbero i buchi e le distruzioni operate dalla guerra, per ricordare gli orrori che produce e insegnare alle giovani generazioni a ricercare rapporti di amicizia e di pace tra le nazioni, così come lui realizza in campo commerciale e lavorativo. 

Lo stesso benefattore, oltre al progetto del cippo che ha sottoposto all'approvazione dei competenti uffici comunali, ha corredato la documentazione e la richiesta di autorizzazione delle

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motivazioni che lo hanno spinto a questo gesto e della spiegazionedel valore simbolico del cippo e dell'inserimento nel contesto storico e geografico di Piazza Pinto.

Alla cerimonia di inaugurazione interverrà la figlia del generale Anders, Anna Maria, Senatrice e Ministro della Repubblica  per il Dialogo Internazionale, attualmente in carica a Varsavia, la quale scoprirà la targa commemorativa per suo padre.

Sulla lapide è riportata la seguente iscrizione nella lingua italiana e in quella  polacca: In memoria del Generale Weadslaw Anders Comandante del II Corpo d'Armata polacco che a dicembre del 1943 sbarcò in Puglia per combattere con le truppe alleate avanzando valorosamente verso Nord per  liberare l'Italia e l'Europa  dall'occupazione tedesca ed in speciale ricordo dei suoi soldati che ogni domenica venivano a piedi a Gioia del Colle da Masseria S. Teresa e dall'area di S. Basilio-Mottola dov'erano acquartierati per pregare nella Chiesa di S. Francesco la Madonna Nera di Czestochowa Regina di Polonia e Protettrice del suo popolo.  Gioia del Colle  21-XII-2018    75° Anniversario dello sbarco in Puglia.  Magister  Aniolus Antresini produxit.

Il prof. Losito  ricorda anche  la circostanza in cui ha incontrato la figlia del generale Anders e quella in cui il generale conobbe la sua futura moglie. Era una brava attrice che aveva recitato anche con Vittorio De Sica, Paolo Carlini e Anna Magnani ed era anche una valente cantante; fu in occasione di una sua esibizione canora al fronte, per rinfrancare i soldati in operazioni di guerra, con una canzone  italiana, che scoccò la scintilla che portò il generale Anders a chiederle di sposarla.

Ancora oggi alcuni gioiesi ricordano episodi e momenti di collaborazione ed amicizia che li videro coinvolti con i militari polacchi di stanza nel nostro paese.

In particolare l'avv. Gennaro Losito ricorda che nel 1945, insieme ad un altro gioiese, Gaetano Salomone, partecipò ad un meeting regionale di atletica leggera italo-polacco che si tenne a Molfetta. Gli atleti italiani e polacchi gareggiarono al meglio delle loro possibilità e con spirito agonistico secondo il detto di Pierre de Coubertain: L'importante non è vincere, ma partecipare. Gli atleti polacchi riuscirono vincitori in  numerose gare, ma non suscitarono l'invidia dei partecipanti pugliesi, anzi in quell'occasione si rinsaldarono i reciproci vincoli di amicizia.

Lo stesso avv. Losito ricorda che in quegli anni faceva parte di un gruppo filodrammatico gioiese che si esibì a Sammichele di Bari. A quello spettacolo, inaspettatamente, erano presenti anche militari e ragazze polacche, che espressero la loro approvazione e  il loro gradimento per la prestazione dei giovani attori gioiesi. Al termine della applaudita esibizione gli attori gioiesi, non avendo a loro disposizione un mezzo con cui far ritorno a Gioia, accolsero favorevolmente l'invito dei militari polacchi ad unirsi a loro e rientrarono in paese a bordo dei loro automezzi.

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15 Dicembre 2018

  • Scuola di Politica

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