La Villa Cassano
24 Ottobre 2018 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
La villa, sicuramente la più bella e grande tra quelle presenti a Gioia, è di proprietà della famiglia Cassano.
La famiglia Cassano, appartenente all’aristocrazia terriera di Napoli, viene in Puglia nel ‘400 e prende dimora a Noci. Nel 1612 un ramo della famiglia si trasferisce a Gioia del Colle e si imparenta con la famiglia Gigante, originaria di Acquaviva delle Fonti, consolidando il proprio patrimonio agrario. Ancora oggi percorrendo la via per Acquaviva, a circa quattro chilometri da Gioia, è possibile vedere la maestosa masseria Gigante, di proprietà degli eredi della signora Zoe Leomanni, vedova Cassano, che ne ha mantenuto la disponibilità fino alla sua morte.
Un esponente della famiglia, Paolo Cassano, per un quarantennio, fino al 1920 circa, è stato produttore di distillati di vino che sono stati esportati in Europa e nelle Americhe, consegendo significativi riconoscimenti a livello internazionale. Gli stabilimenti per la produzione di distillati e le costruzioni utilizzate per gli operai che in essi lavoravano, che oggi fanno parte dell'archeologia industriale di Gioia del Colle, sono presenti e visibili sulla via che conduce a Santeramo in Colle, via che da qualche anno ha preso la denominazione 'Paolo Cassano'.
Il Circolo Unione di Gioia del Colle compie 150 anni
23 Ottobre 2018 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Gioia Nota, Storia
Quest'anno, dunque, ricorre il 150° anniversario della sua fondazione, un lungo periodo che ha visto i componenti del Circolo coinvolti nelle vicende locali legate al momento post-unitario ed essere particolarmente presenti nella storia risorgimentale e in quella politico-economica di Gioia del Colle, anche con figure significative nella conduzione della gestione comunale.
Inizialmente i soci aderenti al Circolo appartenevano a famiglie nobili, facoltose o del mondo agrario, come i Calabrese, Carano, Cassano, Monte, Pagano, Prisciantelli, Soria, Taranto, molti dei quali sono diventati medici, avvocati, professori e hanno preso parte attiva alla vita politica cittadina fino a ricoprire il ruolo di sindaco o di assessori. La fondazione del Circolo Unione di Gioia del Colle risale al 1868 come Circolo Nazionalista Sannace, denominazione che condensava un doppio significato: da una parte sottolineava il sentimento antiborbonico e lo spirito unitario e nazionale della nuova Italia postrisorgimentale che si stava diffondendo anche nella nostra terra e dall’altra faceva emergere lo spirito campanilistico, legato alla tradizione e alla storia locale ed in particolar modo alla presenzadel primo nucleo abitativo insediatosi nel territorio di Gioia, a Monte Sannace.
Il Circolo, per motivi politici, nell'ultimo decennio dell'Ottocento si scinde in due: uno a sostegno del Partito Operaio, giolittiano, capeggaiato dal socio sindaco Marcellino Cassano, con sede in Piazza Plebisito nel palazzo De Bellis, e l'altro, sostenitore del Partito Agrario, capeggiato dal socio e sindaco Daniele Eramo, sempre con sede in Piazza Plebiscito, ma nel Palazzo Monte. La ricomposizione dei due Circoli avverrà subito dopo l'elezione a deputato del candidato giolittiano gioiese Vito De Bellis quando si fusero dando origine al Circolo Nuovo, con sede nell'ex Convento dei Francescani in Piazza Plebiscito e sotto la presidenza di Filippo Monte.
Il pastificio Marella
13 Ottobre 2018 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Gioiesi nel Mondo, Prodotti Locali
Il pastificio Marella, come ricorda lo stesso titolare dell'azienda, avvia la sua attività lavorativa ricalcando le orme di famiglia.
A Gioia del Colle nacque nel 1897 Giovannino Vitto, nonno di mia moglie Grazia. Dopo una cruenta guerra sul Piave, quando molti emigravano per cercare fortuna nei nuovi mondi, "Giuannine culechiatte" (nome e soprannome), decise di avviare, da pioniere, insieme alla moglie Graziella, un'attività di salumeria-gastronomia, con annessa piccola produzione di prodotti tipici locali, fra cui la pasta tradizionale e prodotti da forno come i taralli e la peddechedde" focaccina impastata con le patate e adeguatamente imbottita, il più delle volte ed a richiesta del cliente, con salumi o formaggi. Profumi, sapori e nostalgie di altri tempi che continuano a riempirci il cuore. ( Dal sito Pastificio Marella ).
L’azienda Marella, a conduzione prettamente familiare, rinasce a Gioia nel 1987. Produce paste artigianali di semola di grano duro, prodotti da forno e dolci di mandorla della tradizione pugliese, utilizzando solo materie prime locali. Infatti tutti i grani sono coltivati sugli altopiani murgesi e Tavoliere di Puglia da piccole Aziende agricole nelle diverse varietà Cappelli, Simeto, Svevo, Arcangelo, Duro Lucano, Quadrato, Kronos, trasformati in semola nel piccolo mulino CAMEMA in Altamura ed utilizzati in blend negli impasti utilizzati. In particolare, il grano Senatore Cappelli, risorto a nuove colture, produce una SEMOLA
Presentazione secondo tomo del volume ” La Banda musicale di Gioia del Colle “
17 Maggio 2018 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Gioia Nota, Storia
Giovedì 24 maggio 2018 alle ore 18,45 nel Chiostro del Comune di Gioia del Colle il prof. Francesco Giannini presenterà il secondo tomo del libro La Banda musicale di Gioia del Colle 1818-2017. Storia, documenti, immagini, testimonianze.
Carissimo Franco,
dopo avere avuto il piacere di leggere attentamente il primo volume della tua storia della Banda di Gioia, ho avvertito la necessità di prendere carta e penna, per complimentarmi con te, ma, soprattutto, per ringraziarti per il tuo poderoso, titanico impegno.
Oggi viviamo in una società dominata da mode, che nascono e muoiono e che spesso non durano più di una stagione. Siamo alla ricerca di un futuro vago ed indefinito, dimenticando il passato e banalizzando il presente.
Rischiamo così di perdere la nostra identità e con essa i valori più veri che i nostri antenati ci hanno trasmesso e che noi abbiamo il dovere di custodire e di reinventare.
Ben venga, quindi, un lavoro di ricerca come il tuo, che, abbracciando due secoli di storia, ci radica profondamente nel nostro tessuto etico, artistico, civile e sociale.
Ogni gioiese che si ritiene tale, non solo se appassionato di musica, dovrebbe procurarsi la tua opera, leggerla, gustarla e interiorizzarla.
Sei riuscito, con un lavoro certosino, non solo a ricostruire la storia della nostra banda, con una ricerca attenta e particolareggiata, ma ad offrirci uno spaccato di storia, che supera i confini ristretti della nostra realtà locale, per inserirsi nella più grande storia nazionale.
In più occasioni abbiamo lavorato insieme. Ricordo con piacere gli incontri presso la Biblioteca comunale e il Circolo Unione, dedicati alla banda di Gioia e al maestro Paolo Falcicchio,nonché il nostro tour nelle scuole elementari per parlare di San Filippo Neri e del suo legame con Gioia.
Aspetto con impazienza il tuo secondo volume che tratta di un periodo più recente, che sotto certi aspetti ci ha visti partecipi in prima persona.
Ancora grazie per il tuo appassionato impegno.
Tonino Vasco
Alla presentazione interverranno, tra gli altri, il prof . Lorenzo Fico, Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “ G. Paisiello “ di Taranto e il prof. Rocco Eletto, Maestro, Direttore e Concertatore del Gran Concerto Musicale “ P. Falcicchio “ di Gioia del Colle.
Nel corso della presentazione saranno proiettati documenti e immagini inediti, inerenti la Banda musicale di Gioia del Colle.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
‘I tre amori di Dante’ di don Vincenzo Angelilli
20 Marzo 2018 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Gioia Nota, Storia
Sabato 17 marzo 2018 nel salone del Circolo Unione di Gioia del Colle i proff. Vito Antonio Lozito e Francesco Giannini, in una serata dedicata a 'Dante e Gioia', hanno presentato il saggio critico ' I TRE AMORI DI DANTE ', di Vincenzo Angelilli, sacerdote, educatore, poeta, saggista.
Si riporta di seguito una sintesi della serata.
In occasione del 55° anniversario della morte di don Vincenzo Angelillo (in arte Angelilli) il prof Vito Antonio Lozito ha fatto stampare a proprie spese il saggio del sacerdote gioiese, dal titolo ‘ I tre amori di Dante’, scritto 95 anni or sono.
Il lavoro è stato presentato sabato 17 marzo nel salone del Circolo Unione di Gioia. Il prof. Lozito, dopo il saluto del presidente del Circolo, dott. Leonardo Marazia, e la lettura del curriculum dei relatori, ha illustrato brevemente l’argomento della conversazione sul saggio di Angelillo. Ha evidenziato il fervore culturale che tra la fine del l’800 e l’inizio del ‘900 investe Gioia e che ruota intorno a don Vincenzo Angelillo e al Circolo culturale-musicale di Marino Rosati.
Tre ragazze, tra studentesse universitarie e laureate, a ricordo di analoga presenza di studenti universitari alla veglia funebre per la morte di don Angelillo, hanno introdotto ‘I tre amori di Dante’.
Nuovi Scavi Archeologici a Monte Sannace
28 Agosto 2017 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Gioia Nota, Primo Piano, Storia, Turismo
Numerosi studiosi di archeologia e di ricercatori, tra cui il nostro concittadino prof. Antonio Donvito, sostengono che Monte Sannace in passato sia stato il centro più importante della Peucezia, non solo per l'estensione del villaggio, ma anche per la posizione strategica dello stesso, essendo ubicato al centro di una serie di arterie che conducono da Nord a Sud ( da Bari a Taranto ) e da Est ad Ovest ( da Matera a Brindisi ), ubicazione che permette di collegare l'Adriatico con lo Ionio e il Tirreno con l'Adriatico e con lo Ionio.
Gli studiosi sostengono altresì che molto ci sarebbe da scavare per portare alla luce altri reperti che ci permetterebbero di inquadrare meglio l'importanza del sito nello scacchiere regionale e che a loro parere, solo una metà dell'antico centro abitato sia stato riportato alla luce.
Continua, perciò, anche quest'anno l'attività di studio e di ricerca nel Parco Archeologico di Monte Sannace.
Infatti da lunedì 4 settembre 2017 parte la 22^ Campagna di Scavo nel sito archeologico di Monte Sannace, che avrà la durata fino al 13 ottobre 2017.
L'attività di scavo, a cura del DISUM, Dipartimento di Studi Umanistici ( sezione Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici ) dell'Università degli Studi ' Aldo Moro ' di Bari, si avvale della Direzione Scientifica della prof.ssa Paola Palmentola.
Francesco e Sebastiano Capurso
9 Giugno 2016 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Primo Piano, Prodotti Locali, Storia
Un medico gioiese agli inizi del 900 parte per le Alpi svizzere e tornò dalla Valtellina (SO) con i due nipoti con vacche svizzere di razza brunalpina, bovini meno esigenti delle altre razze nel cibo e produttrici di maggior quantità di latte, e che quindi sostituirono la locale podolica.
Questa scelta rivoluzionaria per quegli anni mise gli allevatori nella condizione di produrre molto latte e ai piccoli laboratori artigianali caseari locali consentirono di avere a disposizione la materia prima per la trasformazione del prodotto vaccino locale. Si trattava di piccole botteghe-latterie più di veri e propri caseifici, in cui artigiani del latte lavoravano la materia prima per trasformarla i bunrro, mozzarelle e formaggi. Tra queste botteghe figurava ai primi del’900 quella di Orazio e Clemente Milano in via della Stazione, oggi villino Tateo.
Giacomo Argento
29 Maggio 2016 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Nasce a Gioia il 18 gennaio 1878 e muore a Gioia il 2 marzo 1951.
Lo strumento che suona è il Trombone solista.
Figlio d’arte, in quanto il padre Francesco è stato musicante della banda di Gioia ( basso tuba ) ed è padre del direttore d’orchestra Pietro.
Poiché mostra subito talento musicale il padre lo avvia sin da giovane allo studio della musica. Frequenta a Gioia una scuola musicale ed è allievo dei maestri della banda Raffaele Breazzano e Giuseppe Chiaia. Frequenta il Conservatorio S. Pietro a Maiella a Napoli dove si diploma sotto la guida del maestro Camillo De Nardis.
Giacomo Argento è stato il miglior flicorno tenore che la banda di Gioia del Colle abbia mai avuto. Guida la banda gioiese nel 1919 in qualità di capobanda o Vice Maestro.
Insieme a Raffaele Chiaia è stato l’artefice dei brillanti risultati che la Banda di Gioia ha riscosso su tutte le piazze d’Italia.
Raffaele Chiaia
27 Maggio 2016 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Raffaele Chiaia è nato a Gioia il 20 novembre 1878 ed è morto a Gioia l’1 aprile 1958. Il suo strumento è la 1^ Cornetta.
Suo padre, Giuseppe, musicante di clarinetto e maestro della banda di Gioia dal 1898 al 1905, già a 12 anni lo inizia allo Il suo talento musicale viene subito apprezzato, tanto che a 14 anni è una famosa cornetta e dopo qualche anno è scritturato come solista prima nella banda di Francavilla Fontana e successivamente in quella di Putignano. A Putignano conosce e sposa Maria Rachele Ponzone. La sua fama si diffonde anche oltre oceano. Infatti dopo il matrimonio si reca in America dove riceve una scrittura nella banda di Filadelfia. Dopo sei mesi, però, preso dalla nostalgia per l’Italia, fa rientro a Gioia.
Conosce il Maestro Falcicchio e da allora fino al termine della sua carriera il suo nome è legato alla banda di Gioia del Colle.
Raffaele Chiaia continua a suonare la tromba e il flicorno soprano fino all’età di 75 anni circa, anche se non più come solista, ma come suonatore di tromba e di flicorno soprano, sempre con la stessa valentia e bravura.
Mario Girardi
21 Maggio 2016 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Primo Piano, Storia
Il prof. Mario Girardi è nato l’1-11-1948 ed è venuto a mancare il 15 giugno 2015, in concomitanza della festa di San Vito, al quale santo ha indirizzato anche alcune sue recenti ricerche storiche.
Diplomatosi nel Liceo Classico e laureato in Lettere classiche, è stato chiamato (2001) dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari ad insegnare, come Professore Ordinario, Filologia ed esegesi neotestamentaria, Storia dell’esegesi patristica, Letteratura cristiana antica (anche per la Facoltà gemmata di Taranto). È stato redattore (dal 1993) della rivista Vetera Christianorum, organo scientifico del Dipartimento di Studi classici e cristiani, e dal 2005 ha condiviso con il collega Giorgio Otranto la direzione della collana di Quaderni di Vetera Christianorum. Ha diretto (dal 2003) le Settimane di Studi patristici, organizzate a Trani dal Dipartimento di Studi classici e cristiani.
Quale «professore invitato» ha tenuto (1981-2001) corsi di Lectio Patrum e seminari di agiografia e metodologia della ricerca in scienze patristiche all’Istituto «San Nicola» di Bari, Facoltà di Teologia della Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino in Roma. Dal 1986 ha fatto parte del Consorzio interuniversitario per gli Studi sulla letteratura esegetica cristiana e giudaica antica. È stato membro di Giunta nella Consulta nazionale dei professori universitari di Letteratura cristiana antica ( CULCA ); socio dell’Association internationale d’études patristiques ( AIEP ); dell’Associazione italiana per lo studio della santità dei culti e dell’agiografia (AISSCA ); del Gruppo italiano di ricerca su «Origene