La Festa di San Giuseppe Lavoratore

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Dichiarando San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica, Papa Pio IX, nella " Quomadmodum Deus " del 1870, non faceva altro che esprimere il sentimento del popolo cristiano e, allo stesso modo, prolungare l'insegnamento dei suoi predecessori. Questa strada fu seguita dai suoi successori, tra cui spicca Leone XIII che chiedeva alle famiglie cristiane di consacrarsi alla Sacra Famiglia di Nazaret  esemplare perfettissimo della società domestica e, insieme, modello di ogni virtù e di ogni santità.

Il Primo Maggio 1955, Pio XII istituisce la festa di San Giuseppe Lavoratore, per sottolineare l'importanza e la dignità del lavoro, anche quello svolto umilmente e nel silenzio della propria dimora. Quella di San Giuseppe sembra un'esistenza  non molto diversa da quella di tanti altri uomini del suo tempo. In realtà, per la Chiesa, è un'esistenza degna di essere proposta come modello per ogni lavoratore, perché è un'esistenza tutta proiettata all'ascolto della Parola di Dio e posta al servizio del Suo disegno di salvezza.

Pio XII volle cristianizzare la festa del lavoro  del 1°maggio istituendo in quel giorno la festa di san Giuseppe Lavoratore. Volle presentare San Giuseppe come protettore ideale di tutte le classi della società e di  tutte le professioni.

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La Chiesa di San Vito Martire

26 Aprile 2009 Autore:  
Categorie: Storia

vitomartireLa venerazione di San Vito da parte dei gioiesi è stata sempre molto sentita; ne è una testimonianza tangibile il fatto che a numerosi nascituri viene imposto il nome del Santo martire, sia isolatamente che accompagnato dal nome di un altro Santo ( Antonio, Nicola, Giuseppe, Leonardo, Maria… ).

San Vito può vantare a Gioia l'intitolazione di tre chiese: la prima, più comunemente ricordata come quella della Purificazione o della Candelora, viene indicata dal popolo come la vecchia Chiesa di San Vito per la presenza di una statua del Santo, la seconda è il primo semplice edificio che ha ospitato la sede parrocchiale e nella quale si celebra la messa nei giorni feriali e la terza corrisponde alla nuova Chiesa, dove gli abitanti del quartiere  partecipano alle funzioni liturgiche nei giorni festivi e di precetto e dove si impartiscono i sacramenti.

L'idea di istituire una nuova parrocchia a Gioia risale a don Sante Milano ( 1887-1976 ), chiamato don Santino per distinguerlo dall'omonimo cugino e sacerdote,  noto per essere stato il fondatore della Chiesa dell'Immacolata Concezione di Lourdes.

Quest'anno ricorre il 50° anniversario  della erezione canonica della parrocchia di S. Vito; infatti viene eretta come parrocchia  dall'Arcivescovo di Bari Mons. Enrico Nicodemo, il 29 novembre 1959, l'anno in cui Papa Giovanni XXIII annuncia al mondo l'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II.

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